8. Hogwarts: La festa

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Liv guardò l'orologio un'ultima volta prima di bussare alla porta del dormitorio maschile.
20.10

Bussò una volta, dei passi dall'interno si avvicinarono a lei e sentì la maniglia girarsi.

Una ribelle chioma mora le si piazzò davanti, era Sirius.

Il ragazzo sgranò gli occhi alla sua vista.

"Posso entrare o ti serve la parola d'ordine...?" Sorrise lei.

Lui la guardò e le sorrise spostandosi al lato per farla passare.

Nella stanza a piazza circolare, Lily era seduta a parlottare con Remus sul suo letto, Marlene e James discutevano di Quidditch e Peter parlava timidamente con Mary - si vedeva lontano un miglio che aveva una cottarella per lei -.

Tutti si girarono verso di lei e le augurarono buon compleanno in coro, poi Lily si alzò a stringerla forte, James la alzò in aria abbracciandola e Remus le diede semplicemente un timido bacio sulla guancia, mentre gli altri si limitarono a sorriderle.

Si girò poi verso Sirius, che la guardava combattuto, così fu lei ad avvicinarsi ad abbracciarlo, e lui rise alzandola leggermente da terra.

"Auguri Snowy." Sorrise tra le sue braccia.

I ragazzi scartarono le scatolette di caramelle e iniziarono a provare una ad una le caramelle Tuttigusti + 1 mentre parlavano di scuola, di Quidditch di tanto in tanto, e del più e del meno.

Liv pensò, che era stata davvero molto fortunata ad aver incontrato dei ragazzi come loro, e di aver trovato un'amica come Lily in così poco tempo;

"Le cose si riequilibrano sempre Liv, in un modo o nell'altro."

In quel momento riaffiorò alla mente il ricordo delle parole di suo padre, che c'era sempre stato nei momenti difficili, e che le aveva insegnato che le tante cose brutte che ti succedono in un arco di tempo, poi vengono sempre ripagate da medesime cose belle.

Liv smise ad un tratto di sorridere, gli occhi le si inumidirono.

Notò lo sguardo di Sirius su di lei, e prima che potesse chiederle qualsiasi cosa, con una scusa si alzò e uscì dalla stanza, diretta giù nella Sala Comune.

Una lacrima le rigò il viso.

Si sedette su un divanetto davanti al fuoco e si lasciò finalmente andare.

Calde lacrime scendevano lungo il suo viso e il mascara si scioglieva lentamente.

All'improvviso qualcuno scese la scala alle sue spalle e Liv si affrettò ad asciugarsi le lacrime.

"Per la cronaca... Lily si è alzata per prima ma io l'ho fermata..." Sirius si sedette accanto a lei.

Liv lo guardò, quel ragazzo riusciva a strapparle un sorriso anche nei momenti peggiori.

"Che ci fai qui?" Gli chiese a mezza voce mentre continuava ad asciugarsi il viso con il dorso della mano.

"Perché piangi?" Le chiese lui togliendole con il pollice quello che era rimasto del mascara colato sulle guance.

"Pensavo a mio padre." Ci fu qualche secondo di silenzio, in cui Sirius sembrò di nuovo esitare, ma poi si avvicinò a lei e le avvolse le spalle con un braccio, avvicinandola a se.

"A volte le cose brutte accadono... io ne sono la prova vivente..."
"...ma poi tutto si sistema, in un modo o nell'altro." Gli occhi di Liv ripresero a lacrimare.

"...h-ho detto qualcosa di sbagliato..?" Sirius si alzò a guardarla e lei si buttò tra le sue braccia.

"Mio padre diceva sempre così."

R U mine? || sirius black Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon