42. Hogwarts: Incanto Patronus

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La mattina, tutti si sentivano molto strani, ma molto contenti allo stesso tempo.

James traballava ancora un po' per la stanza, Peter era chiuso in bagno a vomitare, mentre Sirius e Remus se la ridevano dai loro letti.

"Lato positivo di essere un lupo mannaro, suppongo." Remus intrecciò le braccia dietro la testa facendosi da cuscino.

"Lato positivo di avere una ragazza responsabile." Gli fece eco Sirius.

A colazione, nuovi gufi arrivarono con il quotidiano de il Profeta, e nuove cattive notizie arrivarono.

"Credono di aver individuato i nomi di alcuni aggressori..." annunciò James.

"Antonin Dolohov, i fratelli Lestrange, e... Greyback." Il ragazzo guardò Remus, che alzò subito il capo dalla sua ciotola di cereali.

"C'era da immaginarselo, no? È questo che i mostri fanno... le scelte sbagliate."

Liv posò una mano dietro il collo di Remus, accarezzandolo.

"Moony, è ok. Non può toccarti finché sei qui, con noi."

"Non è quella la mia paura." "Che venga pure a cercarmi."

"Ma... i lupi mannari sono creature oscure... e io sono una creatura oscura... cosa credi che penserà la gente quando mi registrerò al Ministero, a marzo? Visto e considerato che tutti sanno che Greyback è un lupo mannaro?"
"Nessuno oserà guardarmi più in faccia, le signore stringeranno le borsette o i loro bambini quando passerò per strada - chissà se mi permetteranno di passeggiare liberamente per strada -, tutti vivranno nella paura con me nelle vicinanze... perché-"

"Moony."
"Non accadrà niente di tutto questo." "La gente che ti conosce qui a Hogwarts, sa che tu non sei il tipo di uomo. Loro sanno che non sei dalla loro parte."

"E se l'idea di Liv funziona, e Silente è d'accordo a creare una resistenza, tu ne farai parte e combatterai in prima linea con noi, e allora, la gente saprà che tu non sei ciò che credono tu sia." James si unì all'incoraggiamento.

Remus li guardò negli occhi, poi sospirò rumorosamente.

"Spero che abbiate ragione, ragazzi."

In quel momento, Piton, Malfoy e Crouch fecero il loro ingresso in Sala Grande, e un grande trambusto si accese al tavolo di Serpeverde;

Regulus era già seduto nella mischia, e sembrò infastidito e annoiato dal comportamento.

I tre ragazzi infatti, camminavano con aria di superiorità e con dei sorrisi compiaciuti sui loro volti, e sembravano essersi organizzati riguardo al vestiario quella mattina: abiti rigorosamente neri, e grossi anelli a forma di serpente sull'anulare della mano destra.

Piton si avvicinò ai Malandrini sorridendo avidamente, sventolando la mano in aria.

"Come andiamo, Lupin?" "Passate delle buone serate?"

Remus si toccò la tempia con la mano, poi si portò la manica della maglietta davanti al naso e alla bocca, come per coprirsi da un odore disgustoso.

Liv lo vide immediatamente e tornò a guardare Piton.

Ma certo,  fottuto bastardo.
Argento.

"Vieni Moony, andiamo in biblioteca a prendere quel libro per Aritmanzia, eh?"
"Ci vediamo dopo, ragazzi."

Lanciò un'ultima occhiataccia a Piton e poi sussurrò a James, che era il più distante dalle orecchie viscide di Severus.

R U mine? || sirius black Where stories live. Discover now