39. Hogwarts: L'ultimo primo giorno

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Passarono una settimana esatta giù al lago, poi tornarono al Parker Manor per i giorni estivi restanti.

|| Martedì 1º settembre 1977 ||

Signorina Olivia Parker,
Parker Manor, Londra.

Liv, tesoro,
Mi dispiace doverti avvertire che quest'anno io e tuo fratello non riusciremo a tornare per il tuo primo giorno di scuola, perciò dovrai andare da sola.
I tuoi amici dovrebbero comunque essere ancora con te, perciò spero non ti dispiaccia troppo.
Ad ogni modo, spero ci vedremo presto e continueremo comunque a scriverti.
Fai attenzione, resta sempre accanto a Sirius e ai tuoi amici, e proteggi chi ha bisogno di protezione.

Salutaci Lily e gli altri,

Elizabeth Parker.

Liv guardò perplessa la lettera di sua zia, e poi la fece leggere a Sirius e agli altri ragazzi.

"Che cosa diavolo stanno facendo per impiegarci tutto questo tempo?" Liv rimuginò sulle parole di sua zia.

"Non lo so... ma una cosa è certa: ha a che fare con qualcosa di molto più pericoloso delle classiche faccende del Ministero." James rilesse la lettera una terza volta.

"Magari ci hanno preceduti con l'idea della resistenza." Propose Sirius.

"Magari complottano addirittura alle spalle del Ministero." Ipotizzò Remus grattandosi la testa.

Finirono la loro colazione e ricontrollarono le loro valigie, prima di usare la Metropolvere per arrivare a King's Cross.

"Ragazze! Come state?!" Marlene corse incontro a Lily e Liv affiancata da Mary.

"Passata una buona estate?" Mary si staccò dall'abbraccio con Liv e la guardò con un sorrisetto divertito, sussurrando.

"Oh si, dannatamente buona." Sussurrò lei di rimando, girandosi a guardare Sirius che in quel momento era impegnato in una conversazione con Peter.

Mary sorrise, ma poi, eccolo lì.

In lontananza, tre figure maschili camminavano uno al fianco dell'altro, al centro, il più alto di tutti, c'era Regulus Black.

Sirius restò fermo per un'attimo, scrutando suo fratello, accompagnato da Malfoy e Crouch.

Regulus sembrò notarlo perché gli occhi divennero di colpo più gelidi di quanto fossero mai stati.

Era inevitabilmente cresciuto quell'estate.

Era alto quanto Sirius, i capelli gli erano cresciuti e ora scendevano sul viso come acqua nera; le spalle erano più spesse di quanto Liv potesse ricordare.
Il viso era scolpito e la mascella più pronunciata.

Regulus incontrò lo sguardo di Liv, ormai erano sempre più vicini.

Lui voleva dirle qualcosa, poteva leggerglielo in faccia, ma si limitò a scrutarla attentamente prima di salire sul treno.

Liv si girò a guardare James, Remus e Sirius, che a quanto pare avevano pensato le stesse cose.

"Andiamo, il nostro vagone ci aspetta." Prese Sirius per un braccio e Lily per l'altro e salirono sull'Hogwarts Express.

Sirius stette in silenzio per l'intero viaggio, guardando fuori dal finestrino e di tanto in tanto lasciando sguardi veloci a Liv, che teneva la mano stretta nella sua.

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora