21. Estate: Agosto 1976

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|| Venerdì 2 agosto 1976 ||

L'inizio di agosto aveva lasciato tutti a bocca aperta.

Ora che doveva andare da James a divertirsi con gli altri Malandrini, pensò Liv quella sera, aveva iniziato a piovere?
In agosto??

Erano le dieci di sera, Liv era in camera sua a leggere in silenzio, la casa era vuota.

Sua zia e suo fratello erano partiti con qualche giorno di distanza per conto del Ministero, Liv aveva detto loro che non sarebbe stato un problema rimanere a casa da sola un paio di giorni, prima di andare dai Potter.

Un po' rimpiangeva la sua scelta, si annoiava terribilmente da quando erano partiti.

Ares e la sua Elfa Domestica Molly erano gli unici esseri viventi nel raggio di chilometri a farle compagnia, il che non era di chissà quale divertimento.

Era proprio in quei momenti, che Liv sentiva di più la mancanza dei suoi amici.

Soprattutto la mancanza di lui.

Lei e Regulus si erano visti e scambiati lettere per tutta l'estate, e oltre che di Sirius, avevano parlato di cose da ragazzi, e avevano scoperto di avere molto in comune.

Liv chiuse il libro e lo ripose sul comodino.

Si sdraiò sul suo morbido letto a baldacchino e iniziò a fissare il soffitto.

Chissà che cosa stava facendo Sirius in questo momento. Pensò.

Chissà se Sirius pensava a lei nello stesso modo in cui lei pensava a Sirius.

Durante le giornate di noia aveva sperimentato molte sensazioni, pensando a lui.

Ora che stava crescendo, iniziava a capire molte più cose e moriva dalla voglia di provare.

Durante l'estate, il suo corpo non aveva fatto altro che cambiare: le curve erano sempre più accentuate e il petto era cresciuto.
Anche Lily aveva attraversato la stessa fase di cambiamenti.
Il suo viso era cambiato, le sue forme anche.
Ora avevano l'aspetto che si avvicinava di più a due donne.

Aveva capito, finalmente, cosa le suscitava quel forte bruciore allo stomaco.

Lily le aveva descritto una cosa simile un giorno, spiegandole che era una cosa normale, era colpa degli ormoni.

Liv si chiese se anche Sirius era cresciuto, si ritrovò a pensare cose che non avrebbe mai condiviso con nessuno.
Ma era normale, no?

Poi si costrinse a pensare anche agli altri, se fossero cresciuti, cosa pensavano... ma non le faceva lo stesso effetto pensare a James o Remus, o a Peter?!

Lo sbattere della porta al piano di sotto la fece sussultare, e la distolse dai suoi pensieri.

Chi poteva mai essere a quell'ora? Con la pioggia che si abbatteva come proiettili sui vetri, poi?

Tirò fuori la bacchetta dal suo comodino e la impugnò con le mani tremanti.

Scese le scale di marmo in punta di piedi, avvicinandosi sempre di più al portone.

*BUM-BUM-BUM*

Qualcuno aldilà delle mura sbatteva forti pugni contro la porta.

Liv trattenne il fiato e poggiò la mano sulla maniglia della porta.

"C-chi è...?"

R U mine? || sirius black Donde viven las historias. Descúbrelo ahora