34. Hogwarts: Non odiarmi

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Maggio e Giugno furono mesi tristi per la storia dei Malandrini.

Remus ignorava Sirius, come se non esistesse.

Sirius, d'altra parte, non mollava mai, e gli aveva già chiesto scusa un milione di volte.

Piton, invece, aveva iniziato ad evitarli e non guardava neanche più in faccia Lily.

"Allora, che ne dite, possiamo chiudere i dannati libri e andare a cena?" Borbottò Peter massaggiandosi lo stomaco.

"Già, sono ore che ripassiamo." Aggiunse James.

Erano tutti rintanati nella Sala Comune intorno al tavolo su cui erano soliti fare i compiti;
Lily scribacchiava qualcosa sulla sua pergamena da un lato, mentre James era appoggiato su un gomito seduto vicino a lei, Peter aveva le gambe distese poggiate sulla scrivania mentre rileggeva un capitolo del libro di Trasfigurazione;
Dall'altro lato, Remus finiva il suo tema di Storia della Magia e Sirius era seduto lì accanto con Liv in braccio, mentre giocherellava con le ciocche dei suoi capelli annoiato.

Liv scrisse l'ultima frase sulla sua pergamena, china sul tavolo.
Si sistemò meglio sulle gambe di Sirius e lui la aiutò alzandola per il bacino.

"Peter ha ragione ragazzi, andrà bene... non c'è da preoccuparsi per un paio di esami di chiusura." Sentiva qualcosa premere contro il suo fondoschiena, così si sistemò meglio addosso a Sirius ma servì soltanto a peggiorare la situazione.

Poi Liv si ricordò del Boccino di James, Sirius glielo aveva rubato per prendersi gioco di lui e se lo era ficcato in tasca.

"Sirius, dio, puoi gentilmente togliere quel-" Liv poggiò una mano sui pantaloni del ragazzo, tastando in cerca del Boccino, ma si accorse troppo tardi che l'oggetto rigido che la infastidiva non era affatto il Boccino.

Sirius la guardò divertito, alzando le mani.

"Non è colpa mia, io non lo controllo, quello." Sorrise leggermente.

Liv si sentì arrossire, girò a guardare i suoi amici, James li stava osservando divertito, probabilmente doveva aver capito a cosa si riferisse Sirius.

"Oh dio." La ragazza si mise le mani sul viso, mentre James e Sirius ridevano in modo complice.

La cena fu piuttosto uguale a tutte le altre, tranne per un piccolo particolare, un progresso, qualcosa che non accadeva da due lunghi mesi ormai.

Mangiavano i loro pasticci di carne uno accanto all'altro, con i soliti posti che avevano adottato da quando erano ad Hogwarts.

Remus e Sirius da un lato, - da quasi due anni ormai, Liv aveva preso posto in mezzo a loro due - e James Peter e Lily dall'altro.

"Liv, mi puoi passare il sale per favore?" Remus indicò la boccetta in fondo al tavolo nel quale era contenuto il sale.

Sirius la precedette, e si allungò a prenderlo, porgendolo a Remus, cautamente.

Remus lo scrutò per un po', poi sospirò rumorosamente e afferrò la boccetta.

"Grazie." Mormorò.

James, Lily, Peter e Liv scattarono a guardarsi tra loro, erano mesi che Remus non degnava Sirius di uno sguardo, figuriamoci di una parola.

"Di niente." Mormorò lui di rimando, sorridendo dolcemente.

Tutto ciò era un buon segno, magari Silente aveva ragione, il tempo avrebbe risolto le cose.

Mancavano un paio di giorni alla fine dell'anno e Liv, James e Sirius avrebbero passato l'estate al Parker Manor;
La zia di Liv e suo fratello Luke tornavano a casa di rado durante l'inverno, ma l'estate - le aveva fatto sapere suo fratello per lettera - l'avrebbero passata fuori da Londra con alcuni loro colleghi del Ministero.

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora