35. Estate: I più nobili e antichi

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Liv sistemò il suo baule accanto a quello di Sirius sotto al letto.

Si chinò per posarlo e scorse qualcosa di rosso da sotto il suo letto.
Sorrise al pensiero.

Tirò fuori una scatola di cartone rossa, si sedette sul letto e la aprì.

Era stracolma di carta, non carta qualunque, erano lettere.

C'erano le lettere di James, quelle di Lily dove si lamentava di sua sorella o le raccontava del suo ex ragazzo, c'erano lettere di Remus, di Peter, e di Regulus.

Ne afferrò immediatamente una, ricordandosi le parole del ragazzo, e la rilesse.

Signorina Olivia Parker,
Parker Manor, Londra.
2 luglio 1976

Cara Liv,
Come stai passando l'estate?
Io me la cavo;
In generale è tutto molto noioso qui a casa: mamma rimprovera Sirius, lui peggiora la situazione facendo altre cazzate, papà si intromette, e di nuovo Sirius che esce di casa e torna la sera.
Per ora non è successo niente di particolarmente grave, però, solo lettere da mia cugina Andromeda, regali da parte sua, riviste babbane, stendardi di Grifondoro... roba del genere.
Spero che tu non ti stia annoiando troppo, mamma ha detto che sarebbe deliziata se tu venissi a cena qui da noi lunedì prossimo, papà è d'accordo; le ho detto che te lo avrei chiesto, perciò eccomi qui.
Per il resto non ho molto da dire, aspetto con ansia la tua risposta.

R. A. B.

Ripiegò la lettera, e poi prese quella che aveva scritto subito dopo, seguendo le date scritte sulla carta.

Signor Regulus Arcturus Black,
Black Manor, Londra.
3 luglio 1976

Reg, qui a casa mi annoio parecchio, purtroppo.
Sarei davvero contenta di vederti lunedì, - spero di riuscire a scambiare anche qualche parola con Sirius - perciò di' a tua madre che accetto l'invito volentieri.
Per quanto riguarda le riviste babbane, gli stendardi di Grifondoro, e tutte le cose di Sirius, posso prenderle io, così da evitare che vostra madre bruci tutto di nuovo.
Ci vediamo il sette.

Liv Parker.

Si ricordava come fosse ieri il giorno in cui era entrata in Grimmauld Place numero 12, e non pensava che se lo sarebbe mai scordato.

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Bussò alla porta, era una serata tranquilla e fuori tirava una brezza fresca.

Sentì dei passi dall'interno, e poi qualcuno aprì la porta.
All'iniziò Liv non vide nessuno, poi qualcuno dal basso si schiarì la voce.

"Buonasera signorina Parker. Benvenuta nella nobile dimora del padron Black e della sua famiglia." Era un'elfo domestico, sembrava che qualcuno lo avesse calpestato, curvo su se stesso e vestito da una federa bianca - ormai lercia e sgualcita - di un cuscino con i buchi per le braccia.

"Kreacher! Chi è?" La voce di una donna risuonò da dietro le spalle dell'elfo.

"Ospiti, padrona." Si fece da parte per far passare la donna, era la madre di Sirius.

"Ben arrivata, Olivia." "Regulus è al piano di sopra con le sue cugine, Kreacher ti accompagnerà da loro." Walburga si spostò di lato per farla passare, Liv sorrise cordialmente.

"Grazie dell'invito signora Black, ringrazi anche suo marito da parte mia. Sirius è in casa?"

La donna si incupì di colpo.

R U mine? || sirius black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora