Capitolo 63

703 19 4
                                    

LOUIS' POV
"Sono sensibile, Lou." Gemo in risposta, leccandogli il sedere. Dopo averlo scopato, Harry non ha più energie neanche per sedersi, se ne sta lì, sdraiato sulla pancia, obbligato a sentire la mia bocca contro il suo sedere appiccicaticcio.

Del liquido scorre lungo le sue cosce ed è quasi abbastanza per farmelo venire di nuovo duro. Lo pulisco attentamente con le labbra, muovendomi piano contro il suo corpo tremante. Harry con il volto affondato tra i cuscini, miagola.

Mi rialzo giusto in tempo per vederlo stringere disperatamente il materasso così allungo una mano.

"Vuoi stringermi la mano?" Harry si allunga dietro di sè per accettare la mia proposta. Sento il leggero tremito dei suoi muscoli mentre gli accarezzo il palmo col pollice.

"Ti amo." E torno giù a ripulirlo.

Lecco, succhio e sento un insieme di me e Harry sulla lingua, se non fossi così stanco lo scoperei ancora. Sono sfinito è l'unica cosa che mi fa andare avanti sono i gemiti soffocati di Harry.

"Basta", implora stringendomi la mano più forte. Mi tiro indietro leccandomi le labbra e gli lascio un ultimo bacio sul fianco.

"Stai bene?" Sembriamo una coppia di vecchi fumatori a causa delle voci rauche. Quasi rido.

Harry lascia la mia mano e si gira sulla schiena. La pelle leggermente rosata e i capelli più selvaggi del solito.

"Voglio le coccole." Questo posso farlo. Controllo che sia pulito e poi mi stendo accanto a lui. Immediatamente si stringe a me, il braccio avvolto alla mia vita e la testa poggiata sul mio petto.

È caldo e soffice contro la mia pelle, il suo respiro pesante è confortevole ed è come se un interruttore fosse stato spento dentro di me. Il sonno mi colpisce all'improvviso e bramo un pisolino.

"Cosa preferisci?" Riesco a mugugnare tra i suoi capelli. Ha un buon profumo di pelle e shampoo ai frutti.

"Hmmm?"

"Sopra o sotto?" Spero sia l'opposto al mio, sarebbe terribile se ci piacesse la stessa cosa.

Harry mi bacia pigramente il petto, vicino al capezzolo.

"Sotto." Rilascio un sospiro di sollievo. "Tu?"

"Sopra."

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
"Sai che non devi venire per forza oggi", dico mentre attraversiamo la strada trafficata per l'ospedale. Sono le 6:45, quindi tra poco dovrebbe iniziare l'orario di visite. Cerco di evitare qualsiasi pensiero su Will.

Harry fa un sorriso ma noto un leggero sussulto ad ogni passo che fa. È pieno di dolori ma si è rifiutato di stare a casa a riposare. Stamattina è riuscito a stento a scendere dal letto da solo, tanto meno a farsi una doccia. È stata una scena esilarante, vederlo appoggiato su di me mentre cercavo di lavargli i capelli. E ancora più divertente è stato vederlo cadere di faccia mentre si infilava i pantaloni più larghi che gli abbia mai visto indossare.

Gli tiro la mano e scoppio a ridere per il suo strano zoppicare.

"Pensavo non ti importasse del dolore." Gli do un colpetto col fianco che lo fa traballare. Grugnisce e mi lancia uno sguardo che dovrebbe essere intimidatorio ma finisce con un sorriso.

17black (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora