Capitolo 39

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Apro il telefono e leggo la risposta di Will.

**Okay, che ne dici delle 7?**

Gli rispondo velocemente che va bene e rimetto via il telefono così da poter ammirare i muscoli della schiena di Harry. Seguo con gli occhi le linee muscolari fin dentro i jeans e osservo il modo in cui la sua maglietta gli abbraccia le spalle.

Guardo immediatamente altrove quando Harry si gira, soffermandosi a osservarmi e mi alzo.

"Non ti hanno dato un'adesivo per la partecipazione? Devi essere andato malissimo, ne danno uno anche ai bambini che piangono", lo prendo in giro mentre usciamo dall'edificio. Lui non risponde finchè non siamo in macchina al riparo dalla pioggia.

Si allunga e mi preme un bacio sulla guancia. Mi prende la mano mentre fa partire l'auto.

"Mi sono comportato nel migliore dei modi", giura con un sorriso. C'è qualcosa che non va, però non capisco cosa. Potrebbe essere solo la mia immaginazione.

Harry sospira e accende i tergicristalli.

"Va bene se andiamo a cena fuori con Will e Aaron stasera?" Controllo l'ora visto che dobbiamo essere là alle 7. Sono le 4. Siamo stati dal dottore quasi due ore.

Harry annuisce. "Si è perfetto. Hey Louis?" Gli strizzo leggermente la mano.

"Mmhmm?" Devo parlare più forte del solito visto il rumore della pioggia sull'auto.

"Uh.. non importa." Lascia andare la mia mano e afferra il volante. Mi acciglio e cerco di comportarmi come se non mi mancasse già il suo tocco.

Faccio per impuntarmi su sta cosa quando lui tossisce. "A che ora dobbiamo incontrarlo?"

Alzo un sopracciglio ma non insisto. Lo avviso dell'orario e fisso fuori dal finestrino, imbronciandomi un po'. Se non vuole dirmi nulla allora va bene.

Harry, notando la mia irritazione, appoggia una mano sul mio ginocchio. Mi allungo oltre a lui per accendere la radio e colmare il silenzio tra noi,

"Cosa ha detto il dottore?" Chiedo perchè è questa la ragione per cui eravamo là.

Si acciglia. "Solo che devo abituarmi al trasferimento e al cambio d'orario a lavoro."

HARRY'S POV

Louis è arrabbiato con me, lo vedo. Non posso dirgli cosa mi ha veramente detto il dottore, però, perchè vorrebbe fare qualcosa per me. E fare qualcosa vorrebbe dire lasciarmi.

Diventa improvvisamente interessato al sedile in pelle. Sospiro, non volendolo rattristare ma neanche farlo insistere sulla visita.

Passo tranquillamente le dita tra i suoi capelli sapendo perfettamente quanto gli piaccia. Chiude subito gli occhi ed io muovo del dita sul suo scalpo. Mi impongo di stare concentrato sulla strada e non sul modo in cui Louis si sta mordicchiando l'interno delle labbra.

Mi allontano e tolgo la mano, mi dispiace di averlo fatto arrabbiare ma ora c'è un piccolo sorriso sul suo viso e so che l'ho tirato un po' su di morale.

"Sai abbiamo due ore prima di dover incontrare Will e Aaron.." Sogghigno. Louis alza un sopracciglio.

".. e ..", continuo. "Avrei proprio bisogno di un compagno in doccia."

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"Avremmo dovuto fermarci a casa tua prima." Dico mentre Louis apre l'acqua calda.

"Ouch", sussulto quando alza troppo la temperatura. Scoppia a ridere invece di scusarsi.

17black (traduzione italiana)Место, где живут истории. Откройте их для себя