Capitolo 14

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LOUIS' POV
Infilo la maglietta sopra la pelle lievemente grassa e metto su la giacca di Harry. Dibatto un momento se farlo - sono accaldato ora ma penso all'aria fredda fuori e al vento ghiacciato mentre eravamo sulla moto, e mi viene freddo solo pensandoci.

Harry esce dall'ufficio e va nella grande area aperta che usiamo per lavorare ai veicoli. È bellissimo, ma niente di straordinario. Le sue labbra sono lievemente contuse e il suo viso è rosso, i capelli arruffati e gli occhi un po' gonfi dal pianto di prima.

"Ti piace ciò che vedi?" Mi fa un sorrisetto, facendo scorrere una mano tra i suoi capelli. Non riesco a dire se gli ha sistemati o incasinati di più, sono sempre arruffati quindi entrambi i modi sono perfetti.

Non mi ero accorto lo stessi fissando. Mi sposto più vicino a lui e aggancio il dito al colletto della sua maglia.

"Molto." Gli do un bacetto sulle labbra e lui sorride nel bacio. Posso finalmente dire che è la migliore sensazione al mondo.

"Sei pronto? Fa girare le chiavi sul suo dito.

Pizzico il suo sedere giocosamente, facendolo saltare e ridere.

"Mi scusi signor Tomlinson ma devo chiederle di tenere le mani a posto." Ciò nonostante mi bacia la testa.

Gli sorrido. "Andiamo"

HARRY'S POV
Sorrido mentre Louis si accoccola contro di me, probabilmente ha freddo anche con la mia giacca.

Sento il contorno del suo rigonfiamento sul mio sedere. L'avrei fatto finire se mi ha avesse lasciato ma ha detto di star bene.

Mi fermo ad un semaforo rosso, mantenendo l'equilibrio con la gamba e girandomi verso Louis. "Continua per mezzo miglio ed è sulla destra. Appartamento 172", mormora.

Faccio quello che mi dice e mi fermo ad un grande palazzo con un segnale sopra che dice 'appartamento 172'.

Louis pigramente scende giù e io rimango seduto sulla moto. Scava nelle tasche alla ricerca delle chiavi.

Passo gli occhi sugli appartamenti, ce ne sono dieci e tutti sono alti ma stretti. Sono tutti edifici individuali differenti ma tutti segnati con dei numeri. Tutti insieme eguagliano la larghezza del mio intero complesso.

Un taxi si ferma alla fine della strada e guardo furtivamente da sopra la mia spalla. C'è una coppia, un ragazzo ed una ragazza. Sono nei sedili posteriori e scendono, la ragazza tira giù il suo corto vestito nero. Il ragazzo fa scorrere la lingua lungo il collo di lei ed io ridacchio. Questo attira la loro attenzione e lei sussurra qualcosa nell'orecchio di lui, ridendo rumorosamente.

Louis è ignaro dell'intera cosa, scavando ancora nelle tasche. Finalmente tira fuori un paio di chiavi lucenti e mi guarda.

"Sono contento di esserti corso dietro", inizia. Mette le mani sulle mie spalle e cerca di baciarmi. Presto poca attenzione però, sono concentrato sulla coppia che si sta toccando passandoci accanto. Non riesco a sentire molto della conversazione, sento solo una parola.

"Froci"

Salto giù dalla moto, quasi vicino a picchiarlo ma Louis mi blocca.

"Che cazzo hai appena detto?"

La ragazza si gira. Sono abbastanza vicino da sentire l'odore di erba sui loro vestiti.

"È un dato di fatto. Un cane è un cane e un gatto è un gatto. E tu sei frocio." Lei punta Louis. "Anche lui."

È una ragazza, ricordo a me stesso. Non posso colpirla.

Il ragazzo annuisce. Stringo i pugni.

"Harry.. Fermati. È tutto a posto", sento Louis dietro di me. Però mi fa solo arrabbiare di più.

17black (traduzione italiana)Kde žijí příběhy. Začni objevovat