Capitolo 48

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"Dovremmo tornare alla festa", dico tracciando dei cerchi sopra il bottone della tasca sul torace di Harry. Sono incurvato contro di lui, sdraiati sulla sdraio, entrambi esausti per le azioni precedenti.

Harry sospira. "Immagino di si. Ho qualcosa per te prima."

Alzo un sopracciglio mentre mi siedo. Seguo i suoi movimenti e lo osservo tirare fuori un piccolo oggetto argentato.. un anello?

Sorride timidamente e me lo mostra.

"Non ti sto chiedendo di sposarmi", sogghigna. "Sono una promessa."

Harry lo spogliarellista se n'è andato ed è tornato il mio dolce e affascinante Harry. Porto le braccia intorno alla sua vita e mi appoggio a lui.

"Non è neanche un anello di fidanzamento. Significa solo che rimarremo fedeli l'uno all'altro e faremo durare la relazione." Mi porge l'anello così che possa osservarlo da vicino.

È principalmente in argento, con una pietra nera in cima. Delle sottili linee nere circondano l'anello dovo sono disegnati due orsetti. Sembrano morbidi, i tipo di orsi da coccolare, le gambe all'aria e le braccia penzoloni al loro fianco. Gli ho già visti prima, sul suo anello.

Prendo la sua mano sicuro di trovarlo al solito posto, nel medio della mano sinistra. Il suo è semplicemente in argento con almeno dieci orsi incisi.

Lo vedo prendere un respiro come se dovesse dire altro ma mi lancio su di lui prima che possa anche solo sbattere gli occhi per la sorpresa. Gli getto le braccia al collo e nascondo la testa sul colletto dell'uniforme. Tiro su col naso e stringo forte gli occhi per mandare via la sensazione di bruciore.

Mi stringe forte la vita e voglio stare così per sempre. Suona sdolcinato e molto clichè, ma in questo momento stando contro Harry, annusando il profumo della sua colonia e l'odore di pelle su di lui, con i suoi ricci che mi solleticano la fronte e le sue mani calde che mi stringono fortemente come se potessi cadere se non mi reggesse, posso facilmente dire che non ho mai provato nulla di meglio.

"Non era programmato di farti piangere", Harry ridacchia ed io tiro su col naso nuovamente.

"Non sto piangendo. Sono un uomo", dico per difendere il mio onore. Tengo, però, il viso nascosto così che non riesca a vedere le mie guance umide.

"Un uomo che piange." Gli do un colpetto sulla testa.

"Sei così scemo." Cerco di non far tremare la voce, ma lo fa tra così e scemo.

Lo lascio andare, stando però sul suo grembo e guardandolo negli occhi. Lui sorride e si mette le mie gambe intorno a sè così da starci in mezzo. Tengo le ginocchia piegate e lui ci appoggia i gomiti.

"Disse quello che piange", mi sorride adorabilmente e si allunga per baciarmi il naso.

Mi asciugo gli occhi col dorso della mano e tiro su col naso un'ultima volta.

"Odio piangere." L'ho sempre odiato. Ho sempre pensato di avere un talento nel nascondere le mie emozioni ma quando si tratta di Harry sono una parete di vetro.

"Non importa. Preferisco che mi mostri cosa provi piuttosto che tu ti tenga tutto dentro. E non te ne faccio una colpa, sono un vero romanticone." Scoppio a ridere e prendo l'anello caduto fra noi.

Fisso gli orsi che sembrano ballare quando muovo l'anello che ho infilato al dito medio come Harry.

"Questo sarà difficile da superare a Natale." È già difficile immaginare che Natale è tra due giorni. Non ho idea di cosa gli prenderò.

Harry mi tira di nuovo verso il suo petto.

"Vedremo."

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Alla fine della festa sono talmente stanco che collasso sul letto di Harry con ancora i jeans e la maglia e chiudo gli occhi sul cuscino che profuma di lui. Sento dei passi e poi il letto inclinarsi accanto a me. Faccio un piccolo rumore per fargli capire che so che è lì.

17black (traduzione italiana)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum