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Pov's Jessica
«Cristian, non puoi decidere tu se uno può provarci con me oppure no» sbotto per farglielo capire una volta per tutte. Mi da fastidio che debba sempre decidere sempre al posto mio, e poi mi ha detto chiaramente che si è stancato di me e ora vuole pure che io non abbia una vita amorosa? Anche se lui dovrebbe sapere che nessuno sarà mai come lui, almeno penso che l'abbia capito..

«voleva solo portarti a letto, dovresti ringraziarmi» che faccia tosta.

«so cavarmela da sola» sputo acida. In realtà sembra il tipo di una botta e via, e forse non ci sarei riuscita da sola ed odio quando lui ha ragione. «e comunque se ti interessa, quando mi hai chiamata "bambina capricciosa" sapevi cosa volevo fare? Volevo perdonarti perché non riesco a stare senza te. Mi mancavano i tuoi baci, dormire abbracciata e te, indossare la tua maglietta per sentire il tuo profumo, mi mancavano le sensazioni che mi facevi provare, per non parlare dei tuoi occhi poi! Ma tu hai rovinato tutto! Ho passato notti in bianco pensandoti, piangendo per te mentre tu chissà cosa cazzo facevi! Mi sono innamorata di uno stronzo che l'unica cosa che sa fare è insultarmi! Ho provato a dimenticarti, ma più ci provavo e più ti volevo!» il mio viso viene ricoperto di lacrime. Sono scoppiato, dovevo dirglielo. Cristian si avvicina a me, posa una mano dietro alla schiena per spingermi contro di lui per poi baciarmi. Di scatto il mio corpo evapora e il mio cuore batte come un tamburo... aspettavo da troppo tempo bacio, ma non può cavarsela con così poco. Lo spingo posandogli le mani sul petto, e rimane sorpreso dalla mia reazione.

«non puoi baciarmi e risolvere tutto» anche se vorrei maledettamente staccargli le labbra, ma non posso. Resisti Jessica, puoi farcela.

«Jess, se ho reazioni aggressive su chiunque prova a provarci con te ci sarà un motivo» distolgo lo sguardo e lui mi alza il mento per guardarlo negli occhi. Cederò, me lo sento.
«ci sarà un motivo se tu sei l'unica che abbia mai dormito nel mio letto, l'unica che sappia del mio passato e di Carol, sei sempre stata l'unica, e sempre lo sarai. Non so che cazzo mi passava per la mente quando ho baciato quella troia, anche se immagino che fossero le tue labbra... non è una giustificazione, lo so, voglio solo che tu sappia che non ho mai saputo che cos'era l'amore e non l'ho mai provato, finché non mi hai sorriso» mi posa un bacio sulla fronte per poi sorpassarmi e avviandosi per uscire dalla stanza. Lo fermo con il polso e mi posizione davanti a lui.

«tanto so che non potrei mai starti lontana» lo prendo per il collo e lo avvicino per poi sporgermi a baciarlo. Gli poso la braccia attorno al colo mentre lui me li posa sulla vita.

«beh c'è qualcuno che ci aspetta giù» si stacca da me e incontro quei occhi che mi hanno fatto perdere la testa. Gli sorrido e ci avviamo giù, dove Jason ci guarda insospettiti ma Cristian sembra non farci caso. Ci sediamo sul divano e guardiamo un po' di tv.. non avrei mai immaginato che avrei conosciuto il cugino di Cristian, è così strano.. il resto della giornata la passiamo senza parlare gran che, finché non arriva il momento che Jason deve andarsene via perché dovrà studiare per un'esame.
Io e Cristian accompagniamo Jason alla porta, finché il nostro cammino viene interrotto dal cellulare di Cristian che vibra nella tasca.

«devo un attimo rispondere» lancia un'occhiata tra me e Jason per poi allontanarsi per rispondere.

«quindi sei fidanzata?» Jason aumenta un passo verso di me. Non ho paura, non potrebbe farmi niente con Cristian presente in questa casa... o almeno credo.

«beh.. non lo so» ammetto. Beh in fin dei conti non so cosa siamo io e Cristian, forse siamo una coppia..?? "Ma si Jason! Sono fidanzata con il tuo cuginetto anche se in teoria è il mio fratellastro, figo eh?"

«capisco» aumenta di un altro passo verso di me e sarei grata se Cristian ci degnasse della sua presenza. Non mi fido molto di questo ragazzo che mi trovo davanti, infondo da quanto lo conosco? 5 minuti? Sul suo volto compare un sorriso quasi divertito. Vedo la sua mano allungarsi per poi appoggiarsi sul mio sedere, per poi avvicinarsi alle mie orecchie sussurrando «se vuoi rilassarti chiamami» istintivamente gli molo uno schiaffo.

«pervertito di merda!» urlo per farmi sentire da Cristian, non voglio rimanere altri secondi con questo stronzo. Cristian viene in mio soccorso dopo vari secondi, cercando di capire il perché io stessi urlando.
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Fine capitolo 45.❤️

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