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Pov's Jessica
Istintivamente, gli molo uno schiaffo e lui indietreggia mentre geme, posandosi una mano sulla guancia. Mi porto una mano sulla bocca, scioccata dal mio stesso gesto.. beh almeno non ho ceduto, sto migliorando.

«sei la prima ragazza che mi rifiuta» parla in tono stupefatto. Odio pensare quante ragazze abbia baciato oppure portato a letto, quanto vorrei essere l'unica per lui come lui è l'unico per me.. Senza rispondere scendo le scale e vado in salone. Da una parte mi dispiace di averlo schiaffeggiato, mentre dall'altra parte non sapevo cosa fare ed ho improvvisato, non avrei mai lasciato vincere Cristian. Accendo la tv e comincio a fare zapping da un canale all'altro, non trovando niente di bello. Sento dei passi sulle scale e mi volto, trovando un Cristian vestito (peccato) mentre si dirige verso la porta. Esce sbattendola e io ritorno a guardare la tv, domandandomi dove andasse.
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È quasi mezz'ora che giro canali cercando di trovare qualcosa di interessante, ma niente. Ho tantissima sete e vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Sul davanzale della cucina a forma di isola, c'è una bottiglia di vodka. La prendo e la porto alla bocca, che sarà mai un sorso? Mi brucia la gola, ma il sapore è buono, quindi ne scolo un altro po', finché non arrivo a metà bottiglia. Esco dalla cucina con ancora la bottiglia di vodka in mano e mi dirigo in salone ancora barcollando. Perché non bevo più spesso? È così buona questa vodka! Mi sento di volare! Forse ho le ali e non lo so.. mi tocco dietro le spalle per controllare.. i miei sogni si infrangono quando non trovo niente, peccato!
Perché non ho perdonato Cristian? Mi piace così tanto! Poi tiene un fisico.. cioè wow. Poi bacia benissimo, e poi tiene un bellissimo odore! Senza pensarci due volte, sto già digitando il numero di Cristian sul mio iPhone. Risponde dopo 2 squilli, che carino!
«Ciao!» urlo attraverso il telefono. Mi sento così euforica.. dopo farò della capriole del divano, poi proverò a volare, sono sicura che le mie ali spunteranno!
«sei ubriaca?» mi domanda; mah invece di chiedermi perdono, mi chiede se sono ubriaca!
«sei un maleducato! Perché non torni a casa? Così mi aiuti a volare!» scolo un altro sorso della bottiglia e la poso sul tavolino che trovo difronte a me. Cristian stacca il telefono e butto il mio cellulare sulla poltrona, così potrò fare le capriole.
In passato era più facile farle, ora non ci riesco più.
«perché non riesco a farle le capriole?» urlo come se qualcuno potesse sentirmi. La porta della villa si apre e compare un Cristian preoccupato ma allo stesso tempo infuriato.

«eccoti finalmente! Non riesco a fare le capriole, mi aiuti?» metto il broncio, cercando di farmi aiutare.

«dai andiamo in camera» mi prende per mano e la sua espressione si rilassa.

«no! Voglio imparare a volare!» urlo facendo una voce da bambina agitando le braccia in aria.

«sei ubriaca, andiamo» mi trascina verso le scale ed io sbuffo alzo gli occhi al cielo.

«sei un guastafeste!» Saliamo le scale e apre la porta della mia camera. Mi tuffo nel letto e lui rimane li fermo a guardarmi.

«vieni qui» sbatto la mano sul letto per fargli capire di stendersi accanto a me. In un primo momento esista, ma poi si avvicina e si stende accanto a me. Mi guarda e lui guardo lui, per poi prenderlo per il colletto e baciarlo. Quanto mi sono mancate le sue labbra... perché non l'ho fatto prima?

«no.. Jess.. sei ubriaca» si stacca da me dolcemente, e mi guarda fisso negli occhi.

«non mi importa» lo riprendo per il colletto e continuiamo a baciarmi, ma si stacca nuovamente. È proprio un guastafeste oggi!

«non sai per me quanto è difficile non baciarti, ma non posso approfittarmi di te» continua a guardarmi con aria disperata. Alzo gli occhi al cielo e guardo il soffitto. Lui si alza dal letto e va verso la porta.

«dove vai? Torna qui!» urlo per farmi sentire. Lui senza dire niente ritorna sul letto e si siede a sedere. «se non vuoi baciarmi, almeno dormi con me» sorrido e lui ricambia il sorriso. Ora capisco come ho fatto ad innamorarmi: è stupendo cazzo!
Si stende nuovamente affianco a me e io mi appoggio sui gomiti per guardarlo.

«notte, Jess» allunga la mano per spegnere la luce, ma io lo blocco.

«devi darmi la tua maglietta!» sembro una bambina capricciosa, ma non mi interessa, voglio la sua maglietta!
Lui sorride e si toglie la maglietta, porgendomela.

«tiene un fisico.. wow» i miei occhi prendono la forma di un cuoricino, e lui scoppia a ridere. Levo la maglietta e indosso quella di Cristian. «mi è mancato il tuo profumo» dico odorando la maglietta che profuma di vaniglia. Levo il reggiseno e lo butto a terra, per poi stendermi.

«mi piace questa nuova Jess» Cristian si stende affianco a me, per poi spegnere la luce delle lampada affianco al letto.

«mi sei mancato» mormoro prima di chiudere gli occhi ed addormentarmi.

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Fine capitolo 40❤️🤩

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