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pov's Jessica

Entriamo in classe ancora ridendo. Da una parte sono ancora offesa. I miei genitori non mi hanno abbandonato, almeno non di proposito. Non mi piace che le persone dicono cose che in realtà non sono così, soprattutto riguardo alla mia famiglia.
Per tutta la mattinata, non ho fatto altro che pensare alla mia famiglia, e mi viene da piangere. Non per quello che mi ha detto quella troia, ma mi mancano. Non ricordo tanto di loro, ero piccola, ma quei pochi ricordi, erano belli, io ero felice e loro anche. Vorrei davvero abbracciarli, averli accanto a me. Non è molto facile crescere attorno a persone che non per loro non vali niente e non sei niente. L'ultima ora finalmente finisce, e Aly si accorge della mia espressione.

«Hey, tutto bene?»

«Si, solo che mi mancano i miei» usciamo dal cancello ed aspettiamo suo fratello. Mi abbraccia una volta ferme, ed io ricambio l'abbraccio.

«Mi dispiace, Jessie» quel nomignolo mi fa sorridere. È davvero bello.

«Jessie? Mi piace!» nessuno mi ha mai chiamato "Jessie", ma devo dire che mi piace parecchio. Aspettiamo ancora 5 minuti, finché non vediamo arrivare Lucas e Thomas. Saliamo in macchina e non seguo l'argomento di cui stanno parlando. Sono stanca ed ho molto sonno. Lucas accosta sulla grande villa, li saluto e scendo. Non ho tanta fame, in casa non ci sono neanche Melissa e Robert, quindi salgo le scale e mi addormento.
****
Una porta che sbatte mi sveglia. Mi stropiccio gli occhi e vado verso la porta, finché non sento delle voci.

«no cazzo! non potete partire e lasciarmi da solo con quella!» sento urlare dal piano di sotto e silenziosamente scendo le scale per sentire meglio.

«Cristian! Non fare il bambino! Sono solo 3 giorni!» ora parla Robert... ma di che stanno parlando?

«No papà! Non voglio fargli da babysitter!» ho la sensazione che parlino di me.

«dai Cristian! Sono 3 giorni, sembra una ragazza ingamba, non ti darà problemi» ora parla Melissa. Sento Cristian sbuffare e sento dei passi che si avvicinano alle scale. Silenziosamente salgo le scale e torno in camera. 3 giorni riguardo a cosa? E perché Cristian dovrebbe farmi da babysitter? Mah. Prendo il telefono e trovo dei messaggi:
Da lucas: hey bellissima, cosa fai? Ti va di uscire?
Da Alyssa: ciao, tutto bene?
Dei due messaggi rispondo solo ad Alyssa, rispondendogli che va tutto bene. Riguardo a Lucas, non so cosa rispondergli. Forse dovrei andare, infondo è un bravo ragazzo e mi tratta bene. Decido di rispondergli che per me va bene e aspetto la sua risposta, che arriva subito:
Lucas: ti passo a prendere fra 10 minuti
Rispondo con un "ok" e mi inizio a preparare. Mi faccio una doccia veloce, mi trucco mettendomi la eye-liner e il burro cacao, prendo il telefono e scendo al piano di sotto aspettando che venga.

«vai da qualche parte?» mi chiede Cristian vedendomi sul divano. Mi volto verso di lui ed annuisco.

«con Alyssa?» wow, da quando si interessa così tanto di me?

«no. Esco con Lucas» mi volto per vedere la sua espressione: è arrabbiato (?)

«tu non...» la sua frase viene interrotta dalla vibrazione del mio telefono. È un messaggio da Lucas:

Sono qui

Mi alzo dal divano e mi incammino verso la porta.

«Jess, non andare» Da quanto in qua mi chiama Jess? Quel nomignolo... mi fa venire la pelle d'oca, ma mi riprendo subito da quella sensazione. E perché non vuole che esco con Lucas? Faccio finta di non sentire ed esco fuori, dove trovo Lucas che mi aspetta. Salgo in macchina ed mi dice che sono bellissima, dopodiché accende il motore e partiamo. Per tutto il viaggio abbiamo parlato tantissimo, l'ho conosciuto meglio. Dice che dopo il liceo vorrebbero lavorare nell'azienda del padre, anche se non vanno molto d'accordo. I suoi genitori non ci sono mai in casa, ma a lui non gli dispiace molto perché così può fare quello che vuole. Parliamo finché non accosta vicino ad una gelateria. Prendiamo un gelato e camminiamo fin ad un parco, dove ci sediamo su una panchina.

«com'era l'orfanotrofio?» non mi aspettavo questa domanda. Nemmeno Melissa e Robert me l'hanno fatta, forse perché non sembrava opportuno, d'altronde Lucas mi sta raccontando tutto sulla sua vita, mi sembra normale che lui voglia sapere di me.

«beh... non c'era gente simpatica, però poi ci facevi l'abitudine» faccio spallucce e gusto gelato.

"ah, mi dispiace» mi sorride. Ha davvero un bel sorriso.

Parliamo un altro po' di quanto fa schifo la scuola, e poi mi accompagna a casa. Mi sono divertita, è da molto che non mi divertivo.

«mi sono divertita molto» scendo dalla macchina, chiudo la portiera e vedo che lui la apre e viene verso di me.

«mi sono divertito anche io» si avvicina, finché non sento il suo respiro. Mi guarda le labbra e si morde il labbro. Si avvicina sempre di più, finché non sfiora le mie labbra, ma di scatto mi sposto.

«mi... mi dispiace» mi allontano ed entro in casa, lasciandolo confuso. Ma cosa mi è preso?
——
Fine capito 10

Un amore impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora