20

25.4K 656 122
                                    

pov's Jessica
Il prof che dovrebbe "guardarci" è rimasto solo 5 minuti e poi è andato via. In classe siamo in 4: la ragazza bionda la quale scarabocchia su un foglio, il ragazzo palestrato che continua a guardarmi, ma io non ricambio, e poi c'è Cristian che sembra irritato da non so cosa (d'altronde parliamo di Cristian), e poi ci sono io che guardo il vuoto, non sapendo cosa fare o dire. Nessuno parla, e questo silenzio è inquietante. Ho degnato Cristian di un solo sguardo, e come avevo previsto, non mi ha minimamente pensato.

«ciao» mi dice il ragazzo affianco a me «piacere, mi chiamo Brian» continua sorridendo. Prima non l'avevo notato, ma è proprio un bel ragazzo: ha il braccio coperto di tatuaggi e un piercing sul labbro che prima non ci avevo fatto caso. Insomma, un ragazzo molto insolito ma proprio carino.

«ma chi se ne frega di come ti chiami» risponde Cristian a posto mio, ovviamente. Questo ragazzo non lo capirò mai: prima non mi rivolge parola per due settimane, e ora si infastidisce se un ragazzo mi parla? Ma quanto è problematico questo ragazzo? Anche se da una parte, una piccolissima parte, pensa che forse Cristian, avendo questa reazione, significherebbe che un po' a me ci tiene, ma poi ci penso su e sicuro fa così solo per prendere a botte qualcuno, come sempre.

«amico, non sto parlando con te» ribatte con uno sguardo gelido. La ragazza si alza e si avvicina a noi per seguire meglio la conversazione, che pettegola.

«non sono tuo amico, stronzo. Non parlare con lei, e non la guardare nemmeno, se no ti rompo quel naso che ti ritrovi» parla in tono serio, ma il ragazzo sembra non farci caso, anzi si volta verso di me e mi sorride.

«allora, com'è che ti chiami?» mi chiede; personalmente, o è stupido, oppure non ha paura di Cristian. Se fossi in lui, di paura nei avrei, anche tanta. Certo, è un tipo muscoloso, ma non penso che in una rissa potrebbe vincere lui.

«quale parte di "non guardarla e non parlarle" non ti è chiara?» parla a denti stretti. Qui si mette male, molto male. Non so che dire o fare per evitare uno scontro. Non so se mettermi dalla parte del ragazzo, che infondo ha ragione: perché non dovrebbe parlarmi? solo perché glie lo dice Cristian? Però dall'altra parte vorrei dare ragione a Cristian, anche se non trovo ragioni, forse non le trovo perché non c'è ne sono.

«ed io quante volte devo ripeterti che non sto parlando con te?» ribatte con un tono minaccioso. Cristian si alza di scatto e batte le mani sul banco, facendo saltare me e la ragazza, la quale non si perde nemmeno una parola.

«se non ti levi dalle palle, ti ritroverai sotto terra» ribatte Cristian con quel tono che fa leggermente paura, anzi molta paura. Ma il ragazzo non sembra averne, anzi sembra tranquillissimo. La ragazza li guarda divertita. Poi ci sono io, seduta con aria disperata non sapendo cosa dire e fare.

«oh fai pure» ribatte in tono di sfida. Ma perché i ragazzi sono così stupidi? Senza farselo dire due volta, Cristian ha buttato per l'aria tutti i banchi, prende il ragazzo per il colletto e lo butta a terra, per poi mettersi sopra di lui tirandogli dei pugni. La ragazza scoppia a ridere, ed io rimango li impalata. Perché sto ragazzo deve picchiare sempre tutti? Perché deve sempre ricorrere alla violenza? Per la centesima volta, lo prendo per la maglietta e lo tiro via, ma in risposta mi spinge e vado a sbattere contro il muro, poi buio.
____
Fine 20 capitolo ❤️

Un amore impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora