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pov's Jessica
racconto di Matt ad Aly, la quale mi supplica di farglielo conoscere. La campanella dell'ultima lezione suona, ed io e Aly ci dirigiamo fuori. Aspetto Matt, vorrei passare più tempo con lui, sapere come ha passato gli ultimi 3 anni. Incontro lo sguardo di Matt, il quale mi viene incontro. Mi saluta con un bacio sulla guancia e sorrido a quel gesto. Mi posa un braccio attorno alle spalle e continuiamo la strada. Gli chiedo se vuole farsi un giro con me, e lui accetta. Mando un messaggio a Cristian, avvisandolo di non aspettarmi. Andiamo al centro commerciale vicino alla scuola, e parliamo del più e del meno. È sempre rimasto quello di prima, forse è anche più simpatico. Sono così felice di averlo incontrato. Sono passate almeno 2 ore a parlare con Matt, ora stiamo andando verso il parco vicino casa mia. A Matt non gli racconto di Cristian, non so se potrebbe capirmi come fa Alyssa, ma non vorrei rischiare. Arrivati al parco deserto, ci sediamo sulla panchina e prendo il cellulare. Ci sono 10 chiamate perse da Cristian e alcuni messaggi:
Cosa? No, aspettami torni con me;
Ehyy! Dove stai?;
Jessica, sono tornato a casa, dove cazzo ti trovi?;
Porca puttana, ora mi incazzo!;
Jessica cazzo rispondi alle chiamate!;
Oh merda. Perché è così esagerato? Saluto Matt e mi precipito a casa. Apro la porta e lo trovo sul divano con la testa fra le mani. Alza lo sguardo accorgendosi della mia presenza, è furibondo.

«dove cazzo eri?» sbotta avanzando verso di me. È arrabbiato, ma per cosa? Mi trattengo dal non ridere. Mica è arrabbiato perché non sono tornata con lui dalla scuola?

«con un mio amico» rispondo in tono calmo, avviandomi verso le scale. Non so se vuole litigare, molto probabilmente si, ma io non ho voglia di rovinarmi la giornata da lui.

«ah ma allora sono veri le voci!» esclama attirando la mia attenzione. Mi volto verso di lui, e lo trovo sempre più furibondo.

«quali voci?» chiedo; Spero che non sia quello che penso...

«beh che fai la puttana!» esclama in tono ovvio, ma pur sempre furibondo. Faccio un passo all'indietro, come se qualcuno mi avessero spinto.

«ma come ti permetti? Come puoi pensare questo di me? D'altronde dovevo aspettarmelo: tu che mi tratti bene? Mi sembrava strano, ma sai pensavo che durassi più di un giorno! Fanculo» salgo sopra le scale, prima che scoppi a piangere davanti a lui. Perché deve essere così? Perché mi sono innamorata di lui... Sono davvero innamorata di lui? Come ho fatto ad innamorarmi di una persona così? Perché tutto a me?
Mi stendo sul letto, e penso solamente alla notte scorsa: lui che mi cinge in vita, io che lo guardo dormire, poi quelle parole dette quel pomeriggio... quel bacio... ci sarà almeno una cosa vera? Avrà detto almeno una parole vera? O forse voleva solo prendermi in giro? Del resto, stiamo parlando di Cristian Smith.
Sento bussare alla porta e rispondo con un "avanti". Sulla soglia appare Cristian, con un'espressione preoccupata.

«mi.. mi dispiace. Non so come comportami, non mi sono mai trovato in questa situazione» mormora. Si avvina sempre di più, finché non si siede sul letto, senza staccare gli occhi dai miei.

«mi da fastidio che esci con altri ragazzi» si passa una mano fra i capelli. «odio pensare le tue labbra su un altro uomo che non sono io» continua guardandomi sempre negli occhi. «mi dispiace di averti chiamata puttana.. ma quando mi incazzo, non ci vedo più» prende la mia mano e la intreccia con la sua. Dovrei crederlo? Cosa devo fare? D'altronde, sapevo che gli dava fastidio, e non ci ho pensato su prima di dire che sono uscita con un ragazzo, ma non mi va di non avere amici ragazzi solo perché poi lui mi insulterebbe. Cosa devo fare?
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Fine capitolo 27❤️❤️

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