21

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pov's Jessica
Mi sveglio e mi accorgo che non mi trovo nella mia stanza. Mi alzo a sedere e trovo la mia mano intrecciata a quella di Cristian, il quale tiene la testa appoggiata sulla mia mano. Gli accarezzo i capelli spontaneamente, e subito me ne pento: si gira di scatto verso di me e mi sfiora un gran sorriso, per poi abbracciarmi.

«Scusami, Jess! Ti avevo scambiato per un professore! Cazzo, quando ho visto che eri tu volevo morire! Mi dispiace, non ti avrei mai fatto del male» parla velocemente ancora abbracciati. Ora mi ricordo: il ragazzo che mi parla, Cristian si arrabbia e lo prende a pugni ed io per fermarlo mi ha spinto contro il muro.

«okay» gli sussurro. Non so se credergli, ma sembra credile la storia di avermi scambiato per il professore, poi l'ho beccato mentre mi teneva la mano... deve essersi preoccupato davvero.. Perché devo farmi male per farmi trattare bene da lui?

«ti senti bene? La testa come va? Ti fa male? Sicura che stai bene? Quante dita sono?» Mi mostra 3 dita davanti alla mia faccia. Scoppio in una risata, mentre lui continua a guardarmi in modo serio.

«sto bene sto bene» dico continuando a ridere. Mi fa ridere vederlo preoccupato, ma anche felice, perché penso che voglia dire che a me ci tiene... se no cosa vorrebbe dire?

«dai andiamo a casa» dice in tono normale, no quel solito tono da arrogante. Annuisco e scendo con l'aiuto di Cristian, anche se potevo farcela anche da sola.
Improvvisamente, mi ricordo del ragazzo.

«ma il ragazzo?» chiedo preoccupata mentre usciamo dall'infermeria.

«perché ti importa di lui?» chiede in tono.. geloso(?) Mi viene da ridere, però mi trattengo.

«così» faccio spallucce. Sono felice di aver scoperto che Cristian a me ci tenga, anche se per capirlo ho dovuto sbattere contro il muro... però almeno l'ho capito.
Usciamo da scuola e torniamo a casa. Durante il viaggio di ritorno, ho perso il conto di quante volta Cristian mi abbia domandato come sto; amo la sua preoccupazione, mi piace vederlo così. "Non ti illudere, tornerà come prima" mi ricorda il mio subconscio, ma lo ignoro. Entriamo dentro casa, e stranamente trovo Melissa e Robert preoccupati.

«Ciao tesoro! Tutto apposto? Cristian ci ha informato che ti sei fatta male, ma non ci ha detto il motivo. Cos'è successo, cara?» domanda Melissa aiutandomi a sedermi sul divano.

«beh ho preso una storta mentre facevo educazione fisica» non so perché ho mentito, ma come avrei spiegato che mi ero fatto male perché suo figlio mi ha spinto contro il muro perché non volevo che prendesse a pugni un ragazzo? Quindi era meglio mentire. Sposto lo sguardo e incontro gli occhi di Cristian, il quale mi imita un "grazie".
Dopo mezz'ora a rassicurare Melissa che stavo bene, salgo le scale e vado in camera mia. Mi stendo e, senza motivo, inizio a sorridere. Forse conosco il perché: Cristian. Non so, ma vederlo così preoccupato per me, mi ha resa felice, ma d'altronde so che dovrò dimenticarlo.
****
Vengo svegliata dalla mia vescica che sta esplodendo. Guardo l'orario e noto che sono le 4 del mattino. Silenziosamente, vado nel bagno infondo al corridoio, visto che il mio si è otturato. Dopo essere uscita dal bagno, percorro il corridoio silenziosamente. Passo davanti alla camera di Cristian, che era aperta, e sbircio, senza farmi vedere.
Mi affaccio alla porta e trovo Cristian a torso nudo con una foto in mano, piangendo. Aspetta, Cristian sta piangendo? Mi sbircio ancora di più per vedere meglio, ma vado a urtare con il piede nello spigolo della porta. Oltre a fare un male cane, ho attirato anche l'attenzione di Cristian, merda.

«Che cazzo fai?» sbotta alzandosi a sedere.

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Fine capitolo 21.

Un amore impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora