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pov's Jessica
«Ma sei impazzita?» esclama la ragazza mettendosi una mano sulla guancia. Non volevo picchiarla, ma è stato tutto così veloce.. E poi come si è rivolta verso di me "non vedi che siamo occupati?" non ho resistito e gli ho mollato uno schiaffo. Rimango in silenzio. Cristian mi guarda, cercando di capire perché l'ho fatto, ma in realtà non lo so nemmeno io. Distolgo lo sguardo ed esco via da quel bagno. Preferisco farmi sotto che rimanere lì dentro. Mi sto incamminando verso la classe, finché non vengo bloccata da Cristian che si piazza davanti a me.

«perché l'hai fatto?» domanda, come se non fosse ovvio. Forse l'ho fatto perché non volevo che lo baciasse, ma perché? Volevo dimenticarlo, ma è stato più forte di me!

«beh così» riesco a rispondere, senza guardarlo. Non riesco a mentirgli se lo guardo negli occhi. Scoppia in una risata, potevo immaginarmelo, che risposta è "così"? Beh, dovevo sembrare indifferente?

«Lo sappiamo entrambi il perché l'hai fatto» aumenta di un passo e mi alza il mento per guardarlo negli occhi. Cazzo, quei occhi. No, Jessica, non mollare, non cedere. Ti ha fatto soffrire, ricordalo. Distolgo lo sguardo per riprendermi, non potrei dirgli di no se continuo a guardarlo.

«L'ho fatto perché non mi piace come si è rivolta a me» rispondo semplicemente. Improvvisamente gli armadietti sembrano interessanti, voglio guardare tutto attorno a me, tranne quei maledetti occhi.

«allora perché piangevi?» con la coda dell'occhio vedo che sul suo viso si forma un ghigno. Cazzo, sto in trappola. Ci penso su prima di inventarmi una bugia.. ma perché devo inventarmi bugie? Non devo dargli nessuna spiegazione.

«Ma che cazzo te ne frega! Non devo darti nessuna spiegazione, quindi levati e torna a sbaciucchiarti con quella troia» mi sposto per ritornare in classe, e lui mi blocca con il polso, di nuovo.

«che c'è, sei gelosa?» sul suo splendido viso si forma un altro ghigno pervertito. Che stronzo.

«non sono gelosa. Cristian, pensa quel che cazzo ti pare, tanto non mi interessa, ho chiuso con te» mi volto velocemente ed comincio a camminare veloce, per non farmi bloccare da lui.
****
Il resto della mattinata non presto nemmeno un po' di attenzione... dovevo stare lontano da lui, no fare una sceneggiata di gelosia!
Esco da scuola e vado incontro a Lucas. Mi posa un bacio a stampo e mi porta a casa. Come dovrò comportarmi una volta varcata quella porta? Non ho abbastanza tempo di riflettere che sto entrando in casa. Lo trovo sul divano, intento a giocare alla play. Salgo in camera senza guardarlo, e non so se si sia accorto della mia presenza. Mi stendo sul letto cercando motivi della mia reazione, anche se conosco già la risposta. Odio ammetterlo, ma lo penso ancora.. So che è sbagliato come mi comporto con Lucas, pensavo che stando con lui forse sarei riuscita a non pensarlo, ma non ci sono riuscita. In queste settimane ho provato a non pensarci, a non pensare come mi fa sentire, come mi guarda, il suo profumo, la sua maglietta... ma ogni volta che lo guardavo, lo desideravo sempre di più. L'ho sempre evitato, ma so che non potrò evitarlo ancora a lungo, ma devo provarci, devo provare a dimenticarlo, non posso continuare a soffrire così, anche sé più sono lontana da lui e più lo desidero.
I miei pensieri vengono interrotti da una porta che si apre, e appare Cristian sulla soglia.

«possiamo parlare?» avanza verso di me e so siede sul letto. I miei occhi incontrano i suoi e non capisco più niente, come sempre.
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fine capitolo 36.❤️

Un amore impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora