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Ci dirigiamo verso un divano e due poltrone e ci sediamo.

«giochiamo ad obbligo e verità!» propone Aly.

Tutti confermano di giocare a questo gioco, ed iniziamo. In realtà io non ho mai giocato nemmeno ad obbligo e verità, però so come si gioca.

«Lucas, obbligo o verità?» chiede Aly ad Lucas, il quale ci pensa su.

«Verità» risponde. Aly ci pensa su prima di rispondere.

«è vero che hai una cotta per Jessica?» Fulmino Aly con lo sguardo. Tantissime verità poteva fargli, perché proprio quella?

«sei una vera stronza sorellina, lo sai?» sposto lo sguardo su Cristian, il quale fulmina Lucas, ma Lucas sembra non farci caso.

«e va bene. Si, mi piace. Contenta?» Lucas mi guarda, come se dovessi dire qualcosa. Sinceramente non so cosa dire, non mi è mai capitato di piacere a qualcuno. Per non essere scortese, gli sorrido.
Il gioco continua: Thomas e Cristian vengono obbligati a bere 2 bicchieri di Whisky, mentre Aly viene obbligata a baciare un ragazzo a caso, che schifo.

«Jessica! Obbligo o verità?» mi chiede Thomas. Mi sento in imbarazzo, tutti gli occhi sono puntati su di me.

«obbligo» rispondo, con ansia. Chissà quale obbligo mi faranno.

«ti obbligo... a ballare con quello!» indica un ragazzo dietro di me, il quale balla da solo. È carino. Prima di alzarmi, prendo un bicchiere di vodka per farmi coraggio, poi vado verso quel ragazzo. Mi nota subito e iniziamo a ballare. Mi sento più rilassata, più coraggiosa. Mi mette le mani sui fianchi e io lo lascio fare. Mi sto divertendo, non era male questo obbligo. Chissà se Cristian mi sta guardando... ma che me ne frega se mi guarda? Il ragazzo che mi trovo difronte ha degli occhi verdi e dei piccoli ricci che gli cadono sulla fronte. Mentre balliamo, mi bacia. La sua bocca sa di whisky. Cerco di respingerlo ma è più forte di me, finché non sento più le sue labbra sulle mie. Apro gli occhi e lo trovo a terra, con Cristian sopra di lui mentre gli tira un pugno.

«Cristian! Smettila!» urlo, ma e come se io non esistessi, visto che continua a tirare pugni.

«Cristian! Ti prego!» lo tiro per la maglietta.

Si volta per guardarmi, si alza e viene verso di me. Mi asciuga le lacrime che mi scorrono sulle guance.. fantastico, mi sono messa anche a piangere. Mi sposto, confusa da quel gesto, ed esco fuori da quella discoteca. Mi scoppiava la testa e dovevo elaborare quello che era successo. Esco e sento l'aria fresca, e subito mi sento meglio. Senti dei passi dietro di me. Mi volto e trovo Cristian, non mi ero nemmeno accorta che mi aveva seguito.

«perché l'hai picchiato?» mi volto per non guardarlo.

«perché ti ha baciato» lo dice in un tono ovvio, avvicinandosi a me.

«da quando ti importa di me?» chiedo, curiosa. Mi volto per guardarlo, ma non ricambia lo sguardo, guarda davanti a se.

«perché non rispondi? Forse conosco io la risposta: l'hai picchiato perché non vuoi che nessuno abbia a che fare con me, giusto o sbaglio? Vuoi che io rimanga senza amici, e con questo cosa speri? Che ritorni in orfanotrofio di mia spontanea volontà? Beh mi dispiace per te, ma non accadrà. Ti chiedo per favore, di non intrometterti più nella mia vita!» mi volto e torno in discoteca, quando Cristian mi blocca con il polso e mi va voltare verso di lui.

«l'ho picchiato perché non volevo che le sue labbra fossero sulle sue» mi passa il pollice sulle labbra. «sei così testarda, così sexy con questo vestito» si morde un labbro, e posa le sue labbra sulle mie.

Cosa cavolo succede? Cristian, lo stronzo scorbutico e arrogante, mi sta baciando? Le sue labbra sono così morbide. Chiede accesso alla lingua, ed io acconsento; il mio corpo sta andando a fuoco, ogni cellula del mio corpo si è svegliata, per non parlare dell'intero zoo nella mia pancia. Cosa mi succede? Non mi è mai capitato prima. Ma cosa sto facendo? È il mio fratellastro! E poi mi ha tratto di merda! Lo spingo con più forza lontano da me. Incrocio i suoi occhi. Cazzo, quei occhi. Mi ci perderei. Mi guarda con aria confusa, come se per lui fosse normale trattare male una persona e poi baciarla, per giunta con la sua sorellastra!

«che ti è saltato in mente?» non mi va di essere una ragazza da poter baciare così. Mi guarda ancora esterrefatto, forse si è già dimenticato cosa ha fatto.

«per te non ero una bambina viziata senza genitori?» gli ricordo.

«Jessica...» inizia la frase, ma viene interrotto  da una voce.

«Jessica, Tutto bene?» mi volto per capire chi era. È Aly, che corre verso di me con fatica, visto che indossava i tacchi.

Cristian ritorna in discoteca, senza guardarmi, mentre io racconto tutto ad Aly, senza tralasciare niente.

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Fine 8 capitolo

Un amore impossibile Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora