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«Drinn» il mio bel sogno viene interrotto dalla sveglia. Indosso i vestiti preparati la sera precedente: una maglietta dell'adidas con un jeans nero con dei strappi sulle ginocchia, e indosso le mie amate vans. Vado in bagno e mi trucco: traccio una linea (che fortunatamente mi viene bene al primo tentativo), arriccio le punte con la piastra che mi hanno comprato Robert e Melissa. Prendo lo zaino, il mio nuovo telefono e scendo le scale, trovando in cucina Melissa, Robert e Cristian mentre fanno colazione.

«Buongiorno cara, come è andata ieri sera?» mi chiede Melissa con il suo solito sorriso smagliante.

«benissimo» rispondo ricambiando il sorriso.

«forza, vieni a fare colazione. A scuola ti accompagna Cristian, andrete anche nella stessa scuola, quindi non c'è problema, vero Cristian?»

«Certo, mamma» borbotta Cristian.

Rivolgo un sorriso forzato e mi avvio in tavolo, dove mangio solo un pancake e bevo un bicchiere di succo. Cristian sale sopra e dopo 2 minuti lo trovo già vestito con la cartella sulle spalle.

«ci vediamo mamma» borbotta avviandosi alla porta.

Saluto Melissa e Robert, i quali mi augurano una buona giornata, e seguo Cristian. Come immaginavo, Cristian ha una macchina che ovviamente sembra molto costosa. Entro in macchina e Cristian fa lo stesso sul posto del volante. Per tutto il viaggio non abbiamo scambiato parola, e l'ansia aumenta. Come sarà la scuola? I professori come saranno? Nella scuola dell'orfanotrofio ero sempre la prima, ma i compagni non era molto antipatici, ma almeno conosco Alyssa.

«al ritorno non mi aspettare» lo informo scendendo dal l'auto. Lui non mi risponde.

La scuola sembra apposto: è un gran edificio, con fuori una marea di studenti. Mi guardo attorno e mi accorgo che tutti mi guardano. Che hanno da guardare? Ci sono ragazze poco vestite che mi mandano occhiatacce mentre altri ragazzi che si mordono il labbro. Cristian si avvia verso un gruppo di ragazzi mentre io rimango sola, come una scema. Sollevata, vedo arrivare Alyssa verso di me.

«Ma buongiorno!» esclama abbracciandomi.

«Ciao! Sai perché tutti mi guardavano?» mi stacco dal l'abbraccio. Alyssa scoppia in una risata isterica, quasi inquietante.

«beh perché sei arrivata in macchina con il ragazzo più figo della scuola!» mi prende per il braccetto e ci avviamo verso il cancello della scuola.

Il più popolare della scuola? Ecco cosa intendeva con "non voglio rovinarmi la reputazione".
Mentre camminiamo alcuni ragazzi ci fischiano dietro, mentre Alyssa gli risponde con un dito medio, e io trovo che questa ragazza sia fantastica.

La campanella suona e tutti gli studenti si incamminano verso le aule. Purtroppo alla prima ora avevamo educazione fisica. Odio educazione fisica, non sono per niente brava.

«oggi anche la classe di mio fratello farà educazione fisica con noi!» esulta Alyssa saltellando per tutto lo spogliatoio femminile.

«e allora?» chiedo curiosa.

«e allora, ci saranno tantissimi bei ragazzi!» continua a saltellare come una bambina al parco giochi, mentre io scoppio a ridere.
Mi cambio e mi metto solo un leggings, che lascia un po' il sedere fuori, tanto sicuro non farò nessuna attività e rimarrò seduta.

5 minuti dopo arriva l'altra classe, e ovviamente, intravedo Cristian insieme a Lucas e Thomas, fantastico.

«hei bellissima!» mi viene a salutare Lucas, dandomi un bacio sulla guancia. Mentre Thomas mi saluta con un sorriso, mentre Cristian, beh Cristian è occupato con un gruppetto di ragazze poco vestite.

Scambio due chiacchiere con Lucas e Thomas, dopodiché ci dividiamo ed inizia la lezione. Sfortunatamente, il professore mi ha obbligato a partecipare alla lezione, ma la cosa non sembra complicarsi, visto che per ora dobbiamo fare solo un po' di stretching. Dietro di me si mettono dei ragazzi che stanno nella mia stessa classe, il che mi urta perché sono sicura al 100% che stanno li solo per guardarmi il culo, che pervertiti.

Dopo minuti che a me sembrano anni, il professore dice di fare un esercizio che consiste di toccarci i piedi. Avevo intenzione di non farlo, visto i due pervertiti alle mie spalle, ma ovviamente il professore mi ha subito mandato un'occhiataccia ed ovviamente sono costretta a farlo. Dopo nemmeno due secondi, qualcuno mi da la pacca sul sedere, mi giro di scatto, ma vedo che non c'era nessuno, anzi vedevo solo Cristian prendere a pugni il ragazzo che prima si trovava dietro di me. Che giornata di merda.

Fine 4 capitolo.

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