CAPITOLO 9

4.9K 343 60
                                    

SAM

Kyle mi si avvicina, e mi cinge in vita con un braccio.
<Allora, cosa volevi farmi vedere?> mi dice con tono dolce.
<Guarda> gli dico <Lo conosci?>.
Gli indico con un dito la statua difronte a noi. Un cane in piedi sopra una roccia. Balto, il cane Siberian Husky che salvò un'intera cittadina dell'Alaska grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, nonostante gli abitanti lo disprezzassero per la sua somiglianza con un lupo.
Kyle mi guarda, e dice semplicemente <Balto>.
Sorrido, contenta di sapere che conosce la sua storia. Mi avvicino ancora di più alla statua, e con una mano tocco la scritta incisa sulla pietra e leggo ad alta voce.

"Dedicata all'indomabile spirito dei cani da slitta che trasportarono sul ghiaccio accidentato, attraverso acque pericolose e tormente artiche l'antitossina per seicento miglia da Nenana per il sollievo della ferita Nome nell'inverno del 1925.
Resistenza - Fedeltà - Intelligenza"

Quando finisco di leggere la frase, sento un singhiozzo e mi giro verso Kyle. Sta piangendo. Perché?
Mi avvicino a lui e gli prendo il viso tra le mani, notando che ha le guance rigate di lacrime.
<Che hai Kyle, perché stai piangendo?> gli domando.
Lui mi guarda, e con una mano mi accarezza la guancia e mi risponde <Niente, non preoccuparti. È solo che, questa frase mi ha sempre fatto un certo effetto e, da quando... da quando è successo... beh, diciamo che rappresenta una cosa importante per me, che... avrei dovuto fare quando avevo diciassette anni, ma... insomma... non ho avuto il coraggio... e ora voglio aggiustare le cose, ma... non sono sicuro di riuscirci>. Non riesco a capire bene cosa intenda.
<Sai... queste tre parole...> continua, e va verso la statua <Resistenza, Fedeltà e Intelligenza. Sono tre cose che io in quel momento non ho avuto>.
È così vago, ma decido lo stesso di non fargli altre domande. Dal tono che ha e dal suo sguardo perso a fissare la scritta, capisco che rappresenti per lui qualcosa di davvero importante e doloroso. All'improvviso mi sento in colpa, non avrei dovuto portarlo davanti alla statua di Balto. Ma come potevo sapere che avrebbe avuto una reazione del genere? Povero Kyle, chissà quanto avrà sofferto. Mi piacerebbe sapere quale sia il motivo della sua tristezza, ma non voglio risultare troppo invadente. Ricordo a me stessa che lo conosco solo da un giorno, e qualunque sia il segreto che nasconde, riguarda un fatto passato della sua vita privata, e non sono nessuno per farmi gli affari suoi. Spero solo che in futuro, quel "nessuno" che rappresento ora, possa trasformarsi in qualcos'altro. Sento che lui è il ragazzo perfetto per me, e voglio pensare che un giorno saremo felici insieme. Non so cosa dire per consolarlo, ma poi ho un'idea, e prendendogli la mano che mi sta di nuovo accarezzando la guancia, gli dico <Hai mai visto il film di Balto?>.
Si lo so, è un film d'animazione, ma amo quel film. Lui mi guarda perplesso e dice <Si>.
Gli sorrido per confortarlo e continuo <Sai, è da sempre tra i miei cinque film preferiti>. A questa rivelazione mi sorride e dice <Anche per me>.
Sono molto sorpresa e contenta allo stesso tempo di sapere che abbiamo delle cose in comune, ma continuo dicendogli <Ricordi quella frase che dice l'oca a Balto, quando crede di aver rovinato tutto, di non potercela fare e di non avere più la forza e il coraggio di andare avanti e risolvere le cose?>.
Mi guarda, chiaramente confuso, e inizia a dire <Si, ma cosa c'entra con...>. Lo interrompo, posandogli un dito sulle labbra, e recito la frase <Ti voglio dire una cosa Balto. Un cane non può fare questo viaggio da solo, ma forse, un lupo si>. Vedo che mi guarda ancora con uno sguardo confuso. Ci credo che non capisce, sto cercando di consolarlo con una frase presa da un cartone animato! Sono patetica.
<Non capisco Sam, cosa stai cercando di dirmi?> mi domanda.
<Sto cercando di dirti che, in un certo senso, assomigli un pò a Balto>.
Mi guarda strano, ed io rendendomi conto di quanto suoni male quello che ho appena detto, mi correggo subito.
<Non che tu assomigli a un cane, sia chiaro> dico frettolosamente.
Kyle sorride, e fa un cenno con la testa.
<È solo che tu, come lui credi di non poter aggiustare le cose. Ti senti perso e triste, perché non sai cosa fare. Quindi, quello che ti sto dicendo vuol dire che... un ragazzo non può aggiustare le cose, perché quando hai diciassette anni, non ti rendi conto di quello che fai, ma forse... un uomo si. Un uomo si rende conto degli sbagli che fa e di quelli commessi in passato, e sono sicura che una persona meravigliosa come te Kyle, può riuscire a sistemare le cose. Ne sono convinta>.
Non sono sicura di aver reso bene l'idea. Sto solo cercando di dirgli che ha bisogno di credere in se stesso, ma non sapendo quello che gli è successo, mi trovo in difficoltà.
Tuttavia però, quando finisco di parlare, mi ritrovo improvvisamente tra le sue braccia e sento che mi stringe con più forza, come se avesse un disperato bisogno di avermi al suo fianco. Quando si scosta per guardarmi in viso, noto i suoi profondi occhi verdi, e capisco che questo ragazzo così bello e misterioso, ha bisogno di ricevere affetto più di chiunque altro, persino più di me, e sono pronta a darglielo. Voglio dargli tutto l'affetto che merita, tutto l'affetto di cui ha bisogno.
I miei pensieri vengono scossi, quando sento le sue labbra morbide e delicate posarsi sulle mie. Ma poi mi accorgo che non è stato lui a baciarmi, sono stata io a baciare lui. È la prima volta che faccio una cosa del genere, ma non mi importa. Ho voglia di baciarlo e di non staccarmi più da quelle labbra. Così, senza pensarci due volte, mi lascio abbandonare a quel bacio. Un bacio dolce, avido di affetto... e amore.

Il Nostro Fantastico Errore (DISPONIBILE IN SELF SU AMAZON)Where stories live. Discover now