CAPITOLO 7

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SAM

Sono in macchina con Kyle da un bel po ormai, e non riesco a smettere di guardarlo. Mi ha già scoperta a fissarlo quattro volte, e ogni volta mi ha sorriso. Come può un sorriso creare una simile emozione?
Mi riprometto più volte di non guardarlo, ma non ci riesco. Il modo in cui le sue braccia si tendono, come le sue mani stringono il volante. Le sue braccia forti, le sue mani calde, la sua bocca. Mi portano alla mente pensieri a cui non avevo mai pensato prima, e ai quali non sono abituata. Immagino a come possa essere sentire quelle mani sul mio corpo, che mi accarezzano e mi stringono. Quando mi rendo conto che in questo sogno ad occhi aperti siamo entrambi nudi, costringo la mia mente a tornare alla realtà. Dio Sam, a cosa stai pensando! Lo conosci solo da un giorno e già fai questi pensieri!
Lui mi guarda, sorride di nuovo e mi chiede <A cosa stavi pensando?>.
Non so cosa rispondergli, sembra che mi abbia letto nel pensiero, ma poi sento le guance avvampare e capisco che sono diventata rossa. Ancora.
<Niente, una sciocchezza> rispondo, ma so che non mi crede.
Quelle fossette che gli spuntano ai lati della bocca quando sorride, mi fanno diventare matta. Ho bisogno di baciarlo ancora, ma non ho intenzione di dirglielo. Tanto so già che non riuscirò a trattenermi ancora a lungo.
D'un tratto Kyle ferma la macchina e capisco che siamo arrivati.
<Eccoci arrivati> esclama, slacciandosi la cintura di sicurezza e spegnendo il motore della macchina.
Guardo fuori, mentre anche io mi slaccio la cintura e... non riesco a credere ai miei occhi.
Rimango senza parole quando vedo gli alberi difronte a noi.
Usciamo dalla macchina, e non mi spiego come abbia scoperto che questo é il posto che in assoluto preferisco di New York. Siamo a Central Park.
Questo ragazzo non finirà mai di sorprendermi. Sono così entusiasta che senza rendermene conto gli salto addosso e lo abbraccio. Lui si mette a ridere e cerca di rimanere in equilibrio per non cadere.
<E questo?> mi chiede, riferendosi all'abbraccio.
<Grazie. Questo è il mio posto preferito!> dico, euforica.
Lui mi guarda e mi dice <Lo so>.
Vorrei chiedergli come faccia a saperlo, ma non ne ho il tempo, perché mi prende per una mano e mi porta nel parco.

Il Nostro Fantastico Errore (DISPONIBILE IN SELF SU AMAZON)Where stories live. Discover now