CAPITOLO 49

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KYLE

La guardo, in piedi davanti a me, con le lacrime agli occhi e la fotografia in mano. La fotografia.
Sono stato uno stupido, avrei dovuto nasconderla e invece...
Non posso permettere che uno stupido errore mi porti via la ragazza che amo. Non posso.
<Mi hai sempre mentito, fin dall'inizio. Tu sapevi chi ero ed hai approfittato del fatto che io non ricordo niente della mia infanzia per prenderti gioco di me>. Sam urla disperata e fa cadere a terra la fotografia che ritrae me e Trent.
Faccio per avvicinarmi, ma lei fa un passo indietro allontanandosi ancora di più da me.
<Sam ti prego, fammi spiegare> cerco di dire, ma lei ricomincia ad urlarmi contro.
<Cosa? Cosa mi devi spiegare, eh? Che ti sei divertito a prendermi in giro?>.
<No Sam, non pensarlo neanche per scherzo> gli dico disperato, facendo un altro passo verso di lei, che stranamente non si muove.
<Io non ti ho mai preso in giro. Si è vero che ti ho mentito, Trent era il mio migliore amico, ma l'ho fatto per proteggerti, per non farti soffrire e il fatto che tu non ricordi niente mi ha aiutato. Ma le cose che ti ho detto, quello che provo per te è tutto vero. Ero sincero quando ti ho detto che ti amo>.
<Il tuo migliore amico...> sospira, facendo una risatina sarcastica e incredula al tempo stesso.
Cerco di spiegarle tutto e di farla calmare, ma ottengo soltanto l'opposto. Sam scuote la testa, mentre le lacrime continuano a scenderle lungo le guance. Ha gli occhi rossi e in questo momento anche io sento le lacrime farsi strada nei miei occhi.
<È per questo che avevi paura quando passavo del tempo con Laurel, non è vero? Lei sapeva tutti e avevi paura che mi raccontasse la verità> fa lei.
<Laurel non c'entra un cazzo ora! Questa storia riguarda soltanto noi due> urlo frustrato, facendola restare in silenzio. Tuttavia mi pento subito di averle urlato contro.
<No Sam, mi dispiace. Non volevo urlare> le dico, tendendo una mano verso il suo viso.
Sam si scansa immediatamente prima che io possa toccarla e vedo chiaramente il dolore nei suoi occhi <Ti prego piccola, non guardarmi così, sono sempre io. Sai che ti amo, lo sai e farei qualsiasi cosa per te>.
<Io non so più chi sei Kyle. Come hai potuto farmi una cosa del genere? Mi hai sempre mentito e io ti ho creduto come una stupida. Non hai fatto altro che prenderti gioco di me>.
<Sam non è vero questo e lo sai anche tu. Io ci soffrivo a tenerti nascosta la verità, devi credermi, ma se per vederti felice dovevo essere io a soffrire, allora tutte le bugie sarebbero state a fin di bene. Io ti amo Sam, ti amo come non ho mai amato nessun'altra prima d'ora>.
<Basta Kyle, basta> urla lei, passandosi le mani sul viso e poi tra i capelli <Non ti credo più, non sai quanto lo vorrei, ma non riesco a farlo. Non riesco a crederti>.
<Ti prego Sam, ti prego... ricorda cosa è successo ieri notte, pensa a quanto eravamo felici> vado verso di lei, che continua a guardarmi negli occhi e la avvolgo tra le mie braccia. Sam piange sul mio petto. Mi fa male da morire vederla così, vederla soffrire per causa mia.
<Abbiamo fatto l'amore ed è stato bellissimo> le ricordo, sperando che questo serva a qualcosa, ma in realtà peggioro soltanto la situazione.
Sam infatti si stacca subito da me e guardandomi disgustata dice <È per questo allora! Tutte le bugie, tutta questa messinscena... era solo per portarmi a letto?>.
<Cosa?> dico incredulo. Non può pensare una cosa simile <No piccola no, non dirlo neanche per scherzo. Ieri è stata la più bella notte della mia vita>.
<E allora perché? Perché hai fatto tutto questo?> urla.
Sospiro <Te l'ho detto, non volevo che soffrissi. Io ti amo, ti amo Sam>.
<Oh andiamo Kyle, basta con questa stronzata! Non è vero che mi ami, altrimenti mi avresti detto tutto. Non avresti fatto una cosa del genere. Sei arrivato a inventare una persona che non esiste per fare in modo che non capissi che in realtà quella persona era mio fratello. Questo lo chiami amore?>.
<Si Sam, lo chiamo amore... perché io farei qualsiasi cosa per te. Darei la mia vita per salvare la tua>.
Cerco di abbracciarla ancora, ma non appena la sfioro con una mano lei urla tra le lacrime <Non mi toccare!>.
No, no, no. Sta andando tutto male, la sto perdendo e non so che fare. Non so che cazzo fare!
<Io non lo voglio uno come te che mente dalla mattina alla sera, non lo voglio!> esclama, indicandomi con un dito.
<Per favore Sam, perdonami... perdonami> le dico, quando le lacrime iniziano a scendermi sulle guance.
Sam viene verso di me e inizia a spintonarmi <Lo sai qual'è la cosa che mi fa più male? È che io mi fidavo di te, io mi sono innamorata davvero. La mia vita facevo schifo fino a qualche tempo fa, poi arrivi tu, bellissimo, con le tue parole d'amore, la tua dolcezza... e mi riporti alla vita. È come se mi avessi resuscitata dalla morte e ora mi stai uccidendo di nuovo>.
Scoppio a piangere davanti a lei, non riesco nemmeno a concepire l'idea di perderla.
<Io sono stato sempre sincero riguardo a quello che provo per te Sam, te lo giuro sulla mia vita. Non ti ho mai mentito su questo>.
<Lo sapevate tutti, tu, Caroline, Brandon, tuo padre... e Lexi che poverina non riusciva nemmeno a guardarmi in faccia per il senso di colpa che provava. Ora capisco perché mi aveva tratta male quella sera a casa tua. Non era d'accordo con il tuo piano, non è vero?>.
Scuoto lentamente la testa, senza dire una parola. Non farebbe la differenza ormai, ha capito tutto e negare peggiorerebbe solo le cose. Tuttavia ci tengo che lei sappia che la mia famiglia non era d'accordo sul fatto di mentirle. Se c'è un colpevole, quello sono solo io. Nessun'altro.
<Non prendertela con loro, nessuno era d'accordo con me, ne Caroline, ne Brandon e tanto meno mio padre. Caroline voleva dirtelo subito, sono stato io a convincerli a rimanere in silenzio. Non è colpa loro> sussurro.
<Non mi interessa Kyle, mi avete mentito tutti e non posso fare finta che non sia successo niente>.
<Non ho detto questo, hai tutto il diritto di essere arrabbiata, ma se c'è una persona con la quale te la devi prendere... quello sono io>.
Sam rimane in silenzio, ma continua lo stesso a guardarmi negli occhi. È come se stesse cercando di capire quello che provo davvero, anche se dovrebbe saperlo ormai. Io la amo.
<Dimmi qualcosa per favore> sussurro, avvicinandomi leggermente.
Sam fa un sospiro e abbassa lo sguardo <È meglio che la finiamo qua Kyle. Non posso perdonarti una cosa del genere. Mi hai mentito da quando ci siamo conosciuti>.
<Cosa?> dico in preda al panico. Non può lasciarmi. Non può.
<Ti prego piccola non dire queste cose. Non puoi lasciarmi, per favore... avevi promesso che non mi avresti mai lasciato. Ti prego, possiamo superarlo. Ti prometto che mi farò perdonare>.
<Non Kyle, non basta. Non riesco nemmeno a guardarti in faccia>.
Le sue parole mi arrivano come una pugnalata al cuore, non posso permettere che lei mi abbandoni. Mi avvicino di corsa e la afferro per le spalle. Sam abbassa lo sguardo, quando i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.
<Per favore Sam, dimmi cosa posso fare per rimediare. Cosa posso fare per farmi perdonare, dimmelo. Farò qualsiasi cosa>.
<Non puoi fare più niente ormai. Dimmi solo una cosa però, tu c'eri la notte in cui Trent è morto?>.
Mi allontano leggermente da lei quando mi fa la domanda. Non avevo nemmeno pensato all'incidente in questo momento. Dovrei dirle tutto, ma non voglio peggiorare la situazione.
Abbasso lo sguardo e sentendomi tremendamente in colpa, sussurro come un vigliacco <No, non ero con lui quella sera>.
Quando torno a guardarla, vedo che sta annuendo con la testa, ma non dice niente. Si limita a prendere le sue cose e andare verso la porta.
Non appena la sua mano si posa sulla maniglia, il panico mi assale e le corro dietro dicendole <Dove stai andando?>.
<A casa. Non posso restare qui> fa lei, aprendo la porta.
La afferro per un braccio e le dico tra le lacrime <No Sam per favore, non lasciarmi. Ti prego. Io ti amo, ti amo da morire te lo giuro. Ti amo>.
Mi sembra di ripetere quelle parole all'infinito, tanto è il dolore che sto provando in questo istante. È come se qualcuno mi stesse strappando il cuore dal petto.
Tuttavia però, le mie parole non sembrano fare effetto su di lei, perché si volta a guardarmi e dice <Tra noi è finita Kyle, mi dispiace>.
<No... ti prego piccola, non posso pensare alla mia vita senza di te. Non posso vivere senza di te al mio fianco>.
<E allora sforzati!> urla lei, ma vedo che si pente subito di aver detto queste parole.
<Sam...> sussurro, piangendo come un bambino.
<Se mi ami davvero come dici... allora non seguirmi. Addio Kyle>.
<No ti prego Sam, ti prego...> non faccio nemmeno in tempo a finire di parlare che lei si divincola dalla mia presa ed esce dal mio appartamento, sbattendo la porta.
Mi appoggio con le mani e la testa alla porta e piango.
Non posso credere che mi abbia lasciato, che alla fine tutte le mie paure più terribili si siano avverate.

SAM

Mi appoggio alla porta dell'appartamento di Kyle con la schiena e mi accascio a terra, piangendo come non avevo mai fatto prima d'ora.
Mi hanno mentito tutti. Quelli che credevo essere miei amici in realtà stavano soltanto fingendo e quello che credevo essere il mio ragazzo, mi ha soltanto preso in giro. Mi ha mentito fin dal nostro primo incontro quella sera al ballo e per quanto mi sforzi, non riesco a crederci davvero.
Com'è possibile che quel ragazzo dolce e premuroso sia lo stesso che mi ha raccontato tutte quelle bugie?
Tuttavia però non dubito del fatto che lui mi ami, ma non posso credere che sia stato capace di nascondermi una cosa così importante come la sua amicizia con mio fratello.
Cerco di ricordare qualche episodio della mia infanzia in cui compare anche Kyle. Se era il migliore amico di mio fratello allora dovrei averli visti insieme qualche volta. Nonostante questo però non riesco a ricordare nulla. È così frustrante non ricordare niente della tua infanzia.
Ad un tratto vengo scossa da un rumore all'interno dell'appartamento.
<Cazzo!> sento la voce di Kyle imprecare e subito dopo un rumore di cocci che si infrange contro la parete, seguito da altri rumori di cose che si rompono una dopo l'altra.
Lo sento piangere e mi ritrovo a provare pena per lui, ma non posso dimenticare quello che ha fatto, così mi costringo ad alzarmi dal pavimento e vado verso l'ascensore.
Solo ora, mentre aspetto che le porte dell'ascensore si aprano, mi torna in mente il nostro wekeend romantico. Non vedevo l'ora di partire e passare il fine settimana con Kyle, ora invece non accadrà più niente. Non ci sarà nessun wekeend romantico. Non ci sarà più niente.
Quando esco dal palazzo, vedo passare un taxi e lo faccio fermare sul ciglio della strada. Salgo sul sedile posteriore e l'uomo alla guida mi dice <Salve, dove la porto signorina?>.
Riesco a notare che è un uomo anziano, ha i capelli e i baffi grigi ed un'espressione rassicurante sul viso. Scoppio di nuovo in lacrime e il tassista mi guarda con compassione.
<La prego, mi porti il più lontano possibile da qui>.

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Spazio Autore:
Ciao a tutti ragazzi!
Sam ha preso molto male le bugie di Kyle e finalmente lui le ha raccontato tutto... o quasi tutto...
A quanto pare a taciuto un dettaglio molto importante... l'incidente.
Non so voi, ma Kyle mi fa molta pena. Sarà solidarietà maschile ahahah 😅
Secondo voi come andranno le cose tra loro d'ora in poi?

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