CAPITOLO 22

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KYLE

<Che cazzo ci fai qui?> dico, alzandomi di scatto dalla sedia e lanciando il manoscritto sulla scrivania.
Laurel osserva il mio ufficio e quando si ferma davanti alla scrivania mi guarda dritto negli occhi.
<Vedo che hai fatto strada!> dice, sedendosi su una delle poltrone di pelle davanti alla mia scrivania.
Io non rispondo e lei continua <Vedo che non riesci nemmeno a parlarmi eh?>.
<Per quale motivo dovrei rivolgerti la parola?> dico io.
<Forse perché dopo tutti questi anni merito di essere perdonata?> risponde, incrociando le braccia.
<Perdonata!> dico incredulo io.
<Si, perdonata!> esclama lei convinta.
<Perdonata...> ripeto <Come potrei perdonarti dopo quello che hai fatto? Ti ricordi che per colpa tua é morta una persona o devo rinfrescarti la memoria?>.
<Da quello ricordo...io non c'ero in quella macchina!>.
<Tu...> non riesco a finire la frase. Laurel si alza e mette le mani sui fianchi.
<E non c'ero nemmeno io al volante> esclama con tono di accusa.
<Sei una...una...>
<Su, avanti dillo. Dillo quello che sono!> mi incita lei in tono di sfida.
<Sei soltanto una puttana!> esclamo, sputandogli contro tutto il mio disprezzo.
<Io sarò anche una puttana come dici tu, ma a sentire il giudizio delle persone...tu sei un assassino!>.
A quelle parole le vado incontro alzando una mano.
<Forza, colpiscimi! Cosa aspetti?> mi sfida.
Non posso farlo, non sono uno che picchia le ragazze, nonostante abbia molti motivi validi per sbatterla al muro e spaccargli la faccia. Ritraggo la mano, mi giro e vado verso la grande vetrata dietro la scrivania. Mi passo una mano sul viso, per poi spostarla sui capelli e strattonarli.
<Tu non sai come è andata quella notte, tu non sai un cazzo! Non sei nessuno per giudicarmi!> le urlo, quando mi volto di nuovo per guardarla.
<Nemmeno tu sei nessuno per giudicarmi!> esclama lei <Tu non sai l'inferno che ho vissuto in quell'istituto!>.
<No, non lo so e non mi interessa!>.
<Riconosco che ho fatto molti sbagli in passato, che ho reso la vita impossibile a te, a Lexi e a Trent. Ma tu sei stato perdonato per aver condotto alla morte il tuo migliore amico. Quindi perché io non merito lo stesso trattamento che hai avuto tu? Perché tu puoi essere perdonato e io no?>.
La osservo mentre parla e non riesco proprio a capire dal suo sguardo se stia fingendo, come ha sempre fatto in vita sua, oppure stia dicendo la verità. Lei dice che io sono stato perdonato, ma non sa come sono andate le cose e che nessuno mi ha perdonato. Gli unici che sanno davvero la verità sono mio fratello Brandon e mia sorella. Loro sono le uniche persone con le quali sono riuscito ad aprirmi e a raccontare tutto. Le altre persone, che purtroppo sono state coinvolte in questa storia, hanno solo voluto credere quello che gli ha fatto comodo credere.
Laurel continua e dice <Voglio soltanto tornare ad essere tua amica e magari diventare amica di Sam. Ho visto come la guardi e come lei guarda te. Non so se voi due state insieme o...>.
Ad un tratto Laurel si interrompe e mi guarda con curiosità.
<Aspetta un attimo! Sam...> dice, avvicinandosi di più a me. Ha capito. Speravo di riuscire a tenerle lontane, ma ora sono perduto.
<Non dirmi che Sam é...quella Sam!> esclama incredula.
Non rispondo, anche perché non c'è bisogno. Laurel mi guarda dritto in faccia e dice <Non riesco a crederci, come ho fatto a non capirlo prima! Mi sembrava di averla già vista da qualche parte, mq come potevo immaginare che lei...>
<È ora che tu te ne vada> le dico agitato, andando di corsa verso la porta dell'ufficio.
Laurel mi afferra per un braccio <Ecco perché eri così nervoso ieri quando vi ho visti insieme! Lei è la sorella di Trent>
<Vattene!> le dico, aprendo la porta.
<Sam ha detto che vi state conoscendo, che vuol dire? Com'è possibile che vi state conoscendo se eri il migliore amico di suo fratello?>.
Guardo Laurel e mi arrendo. Chiudo di nuovo la porta sbattendola e dico in un sussurro <Lei non ricorda niente>.
<Come non ricorda niente?>.
<Non ricorda cazzo!> le urlo contro.
Laurel mi fissa e nota la mia frustrazione, ma continua lo stesso a rigirare il coltello nella piaga.
<E scommetto che tu non hai fatto niente per rinfrescargli un pò la memoria non è vero?>.
<Devi starle lontana mi hai capito?> le dico, andando verso di lei e puntandogli un dito contro.
<È così? Ho indovinato vero? Lei non sa niente, niente di niente!> dice facendo una risatina divertita e piena di incredulità.
<Ora basta, basta Laurel! Perché sei tornata eh? Per tormentarmi di nuovo?>.
<Sono tornata per riprendere in mano la mia vita e ricominciare da capo, per chiedere scusa a tutti quelli a cui ho fatto del male. E ora che so che Sam è la sorella di Trent, credo che in un certo senso devo delle scuse anche a lei>
<No che non lo farai, non devi dirle niente Laurel. Lei non deve saperlo!>.
<Non credi che Sam meriti di sapere la verità?>.
Mi avvicino ancora di più a Laurel, siamo faccia a faccia e le dico a denti stretti <Se solo provi a dirle qualcosa...>.
<Tranquillo Kyle, anche se tu non vuoi crederci sono cambiata davvero, perciò, anche se non sono d'accordo, non le dirò niente. Lascio a te questo onore> dice, girandosi per andare alla scrivania. Prende una penna e inizia a scrivere su un foglio.
<Ti lascio il mio nuovo numero e il mio indirizzo, in caso cambiassi idea e ti decida a credermi e perdonarmi>.
Quando torna davanti a me dice <So che non ti importa niente della mia opinione, ma pensaci Kyle, tu così la stai solo prendendo in giro e sono sicura che quella ragazza abbia già sofferto abbastanza per meritarsi anche le tue menzogne>.
Laurel va verso la porta e mentre la apre esclamo <Io la amo davvero!>.
<Non ne dubito, non ho detto che tu non la ami. Ti conosco abbastanza da sapere che quando ti innamori davvero è per sempre, ma pensaci. Mi sembra una brava ragazza e non merita di essere presa in giro>.
A queste parole, Laurel esce dal mio ufficio e si chiude la porta alle spalle. Detesto ammetterlo ma ha ragione. Lo so che devo dire la verità a Sam, ma non ci riesco, non posso. Non adesso.
Appoggio la fronte alla porta e quando mi stacco sferra un pugno contro il legno bianco. Laurel ha sempre avuto questo effetto su di me, mi manda in bestia.
Vado verso la scrivania e scaravento per terra tutto quello che c'è sopra, poi vado verso il muro e inizio a sferrare colpi a raffica senza fermarmi, finché le nocche delle mani diventano rosse. Non so che fare, se dico la verità a Sam la perderò di sicuro, mentre se non lo faccio verrà sicuramente a saperlo da qualcun'altro e la perderò lo stesso.
La nostra è una storia incasinata, io sono un casino. I demoni del mio passato continuano a tornare alla luce e non riesco a sconfiggerli. Cercano di trascinarmi nell'oscurità con loro e se non farò qualcosa al più presto finirò col trascinare anche Sam con me. E a quel punto la nostra storia incasinata diventerà davvero una storia impossibile.

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Spazio Autore:
Ehi ciao ragazzi!
Come vedete la situazione di Kyle non potrebbe essere più complicata di così. Cosa ne pensate di Laurel? Sarà cambiata davvero? Non vi resta che continuare a seguire la storia di Sam e Kyle per scoprirlo!
Se volete sapere di più sul passato di Kyle non perdetevi il prossimo capitolo, in cui si farà la conoscenza di nuovi personaggi e si avranno altre notizie sul passato del nostro protagonista. Ma queste notizie corrisponderanno alla verità? Chi lo sa?!
Ringrazio ancora tutte le persone che si sono innamorate di Sam e Kyle, soprattutto I_love_english02, che in ogni capitolo mi dimostra il suo affetto per la mia storia.
Continuate a mettere stelline e commenti, grazie a tutti ❤😘

Il Nostro Fantastico Errore (DISPONIBILE IN SELF SU AMAZON)Where stories live. Discover now