CAPITOLO 69

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SAM

<Kyle, che stai dicendo... come puoi?>. Non riesco a crederci, non può essere lui il responsabile della morte di Trent. Come può esserlo?
<È la verità Sam. Quella sera c'ero io al volante. Guidavo io quella maledetta macchina. Avevo bevuto e...> non lo lascio finire. Sono disgustata da queste parole.
<No, no, zitto. Non dire altro. Mi fai schifo> gli dico con le lacrime agli occhi.
<No, piccola ti prego> fa per avvicinarsi di nuovo,ma non glielo permetto.
<Non chiamarmi più così!> sotto urlandogli contro. Kyle è disperato, sta piangendo e mi rendo conto che non l'ho mai visto in questo stato. Ma non riesco a smettere di pensare che lui è la causa di tutto. Che lui è il colpevole. Mi fa male pensare questo di lui, perché nonostante quello che mi ha appena confessato continuo ad amarlo infinitamente.
Ma perché non mi ricordo niente di quella notte, perché? Se avessi ricordato tutto, non avrei lasciato che Kyle mi rubasse il cuore. Ma ormai è tardi e il danno è fatto. Lo amo e non posso smettere di farlo. So che lui mi ama alla follia, ma in questo momento non me ne importa niente.
<Per favore...> mi dice in lacrime. Sto per cedere e dirgli che il passato é passato, ma all'improvviso un dubbio si insinua nella mia testa... e nel cuore.
<Ecco che cosa stavi cercando di dire, quella mattina a Central Park. Quando eravamo davanti alla statua di Balto. È per questo che sei scoppiato in lacrime>.
<Si. Era questo il ricordo che mi tormentava. Sam ti giuro che volevo dirtelo fin dal primo istante. Quando la sera del ballo mi hai dato il tuo numero e ho visto il tuo cognome sul biglietto non riuscivo a crederci ma...>.
<Aspetta... lo sapevi già, la sera del ballo?>. Sono senza parole.
<Si, l'ho capito subito dopo che ho visto il tuo cognome scritto su quel biglietto>.
<E per tutto questo tempo... tu non mi hai detto niente?> non riesco nemmeno a parlare. Non riesco a credere che tutto questo stia succedendo a me. Non ho già sofferto abbastanza nella mia vita?
<Io... Sam, non ti avevo riconosciuta subito e quando ho visto che tu non ricordavi neanche che esistevo, ho pensato che fosse una buona idea approfittarne per cercare di stare con te>.
<Mi fai schifo Kyle> gli dico e lui si passa una mano sulla faccia, disperato.
<Io ti amo Sam. Ti amo tanto. Ti ho sempre amata. Prima di quella maledetta notte io ti amavo già. Ma poi quando i tuoi genitori hanno deciso di non sporgere denuncia e sono andato a vivere a Seattle...> non riesce a terminare la frase, ma poi fa un respiro e continua a parlare.
<Non c'è stata notte in cui non ti ho sognata. In cui non sognassi quello che era successo. Te l'avrei detto Sam. Stavo aspettando solo il momento giusto per farlo>.
Vorrei tanto credergli, ma in questo momento non sono più in grado di distinguere il vero dal falso.
<Ti prego Sam, perdonami. Per favore>. Il mio cuore mi dice di perdonarlo, ma la mia mente mi dice di no. O almeno non subito. Devo capire bene. Devo fare ordine nella mia testa, perché ora come ora, non so più cosa pensare.
<Ormai è tardi Kyle. Non lo so se riuscirò a perdonarti> gli dico, con le lacrime che mi solcano le guance. Ma poi la mia tristezza aumenta, quando lo vedo buttarsi in ginocchio ai miei piedi e supplicarmi.
<Ti scongiuro Sam, ti supplico. Io ti amo, non posso stare senza di te. Per favore piccola, ti prego perdonami... perdonami>.
Mi fa molta pena. So che mi ama, ma ora non posso perdonarlo.
<Non posso> gli dico secca.
<Sam, lo so che sono un figlio di puttana. Che ti ho fatto del male, ma...>.
Non lo lascio finire la frase. Sono stanca. Stanca di tutto e tutti<Basta Kyle!> gli ordino, coprendomi le orecchie con le mani.
<Non voglio sentire più niente!> lo scongiuro.
<Ti prego Sam, promettimi che proverai a perdonarmi. Me lo prometti?>.
<Te lo prometto> gli dico per farlo tacere.
All'improvviso sento la voce di mia madre che esclama rivolta a Kyle <Ma guardati... sei ridicolo! Vattene, esci immediatamente fa questa casa e non metterci più piede>.
Anche se sono arrabbiata con lui per non avermi detto la verità, rimango dell'idea che nessuno può insultarlo. Mi giro verso mia madre, vado verso di lei e gli urlo in faccia <Sta zitta!> dandogli uno schiaffo forte quasi quanto quello che lei ha dato a me poco fa.
Rimangono tutti a bocca aperta, ma non ci faccio caso e torno da Kyle.
Lo faccio alzare e lo accompagno alla porta. Sulla soglia mi stringe un'ultima volta la mano e dice <Ti amo. Non dimenticarlo mai>.
Come potrei dimenticarlo? Ma non posso dimenticare nemmeno quello che è appena successo.
<Vattene> gli dico e chiudo la porta. Non riesco a trattenere le lacrime, così corro in camera mia senza guardare in faccia nessuno. Mi metto a letto completamente vestita e mi abbandono alla tristezza che ancora una volta è tornata ad impossessarsi di me.

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Spazio Autore:
Eccoci qua ragazze!
Andato bene questo secondo giorno di scuola? ✏✒ 📔📕

Come avete visto il segreto di Kyle è finalmente venuto alla luce... oppure no? Secondo voi cosa vorrò dire con questa frase?
Giudicate voi stesse e fatemi sapere nei commenti le vostre conclusioni 😉

Comunque sia, la nostra Sam non l'ha presa per niente bene, tuttavia questa rivelazione sconcertante per lei, le ha finalmente dato la forza di tirare fuori le unghie e ribellarsi una volta per tutte a quella specie di madre che ha.

Non perdete tra poco un altro IMPERDIBILE capitolo! Forse la verità rivelata non potrebbe essere più lontano dalla realtà...
Forse Kyle sa cose che nemmeno i genitori della nostra Sam sanno...
Staremo a vedere...

A tra poco 😉

Il Nostro Fantastico Errore - nuovo capitolo.
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