CAPITOLO 88

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SAM

Dire che la serata è stata un successo sarebbe poco, perché è stata davvero fantastica. Tutti abbiamo riso, scherzato, parlato tra noi. Tutti ci siamo chiariti, chiudendo una volta per tutte il passato fuori dalla porta e tutti abbiamo gustato le prelibatezze che Tessa ha cucinato in questi giorni.
Alla fine, durante un momento in cui siamo rimaste sole in cucina, Tess mi ha confessato che cucinare l'ha aiutata a non pensare al fatto di non avermi più in casa. Lo avevo immaginato, quando ho visto le prime dieci teglie di roba che ha portato in tavola.
È sempre stato così.
Una volta, tempo fa, lei stessa mi ha detto queste parole <Io a cucinare mi sfogo!>.
Vedendo tutte le cose che ha preparato, devo averle fatto passare dei giorni terribili quindi, ma ora sono di nuovo casa e non ho intenzione di farla soffrire ancora.
Tuttavia ha cucinato così tanto da sfamare un intero esercito. Non mi stupisce il fatto che, nonostante ci siano anche Kyle e Brandon a cena, sia avanzata un sacco di roba. Di solito il mio ragazzo e suo fratello si spazzolano sempre tutto quello che hanno davanti.
Finita la cena ci sistemiamo tutti in salotto, io ovviamente tra le braccia di Kyle, e parliamo chi di una cosa, chi dell'altra. Caroline e Lexi non perdono occasione di aggiornarmi su quello che è successo durante la mia assenza.
A sentire le mie amiche, non sono state le uniche a preoccuparsi per me. Anche Maddie e Cheyenne sono state in ansia e a quanto dice Caroline, tra qualche giorno se ne andranno insieme in vacanza prima di buttarsi nel mondo dell'università, quindi ci mettiamo d'accordo per passare una giornata insieme prima che entrambe partano per il New Haven, nello Stato del Connecticut.
Ebbene si, Maddie e Cheyenne sono state ammesse a Yale. Già immagino la loro emozione; Caroline dice che sembrano la reincarnazione di Rory Gilmore di Una Mamma per Amica.
Ammetto che l'idea di non rivederle più per molto tempo mi rattrista, ma non posso fare a meno di essere felice per loro.
Parlando di università mi viene inevitabilmente da pensare: una volta sognavo di trasferirmi dalla nonna e frequentare l'università di Seattle. Ma ora che c'è Kyle, non sono più molto sicura di volerlo. E comunque sia, ormai non c'è più tempo, le iscrizioni saranno già chiuse.

Quando Jim decide che è giunta l'ora di andare a casa, insieme a Caroline, Brandon e Lexi, ci salutiamo tutti. Ma c'è una persona che sembra non volerne proprio sapere di andarsene...
Kyle, pur non insistendo difronte a mio padre, fa notare più volte l'idea di voler rimanere a dormire da noi e papà, accorgendosene, gli propone di restare. Inutile dire che Kyle accetta senza pensarci due volte.

Siamo nella mia stanza ora e mi sto mettendo il pigiama, mentre Kyle mi aspetta in boxer già sotto le coperte.
Quando lo guardo attraverso lo specchio, lo vedo farmi cenno di avvicinarmi e in men che non si dica sono sotto le coperte accanto a lui. Appoggio la testa al suo petto, mentre Kyle mi da dei teneri baci sulla testa e mi accarezza i capelli.
<Ti amo piccola mia> mi sussurra dolcemente, come solo lui sa fare.
<Ti amo anch'io> gli rispondo a mia volta.
Kyle mi stringe ancora di più a se con entrambe le braccia. Non potrei chiedere di meglio in questo momento. Tutto sta andando per il meglio, o almeno finché non mi addormento...

Il sole splende alto in cielo mentre attraverso il giardino di casa. Improvvisamente però, vengo colpita da qualcosa, o meglio, qualcuno mi viene addosso e finisco sul prato.
<Cavolo!> esclama una voce maschile che non riconosco <Mi dispiace, ti sei fatta male?>.
Il ragazzo mi porge la mano e mi aiuta ad alzarmi da terra.
<No, ma la prossima volta sta più...> cerco di dire, ma qualcosa mi impedisce di continuare. I suoi occhi.
Sono di un verde intenso, non avevo mai visto occhi così, profondi e meravigliosi al tempo stesso.
<Scusa, non ti ho vista> dice il ragazzo, con la voce affannata.
Cerco di riprendermi per non sembrare un idiota <Ma dove stavi andando così di corsa?>.
Il ragazzo indica con la testa la casa alle mie spalle, la mia casa...
<Stavi andando a casa mia?> chiedo sorpresa. Cosa avrà da fare a casa mia?
<Casa tua?> fa lui, sorpreso quanto me <Allora tu devi essere la sorellina di Trenton>.
<Si> confermo, sentendo il nome di mio fratello <E tu sei?>.
<Kyle> dice, porgendomi la mano.
Kyle...
<Sono un amico di tuo fratello>.
Un amico di mio fratello... mi ritrovo a pensare come mai non abbia mai visto questo ragazzo. Uno così me lo sarei ricordato!
<Scusa, ma ora devo andare, tuo fratello mi starà aspettando>.
Non riesco a pronunciare una parola, continuo soltanto ad osservarlo mentre mi sorpassa, diretto verso la porta di casa mia. Mi riprendo ed esco dal vialetto, quando sento nuovamente la voce di Kyle dire <Ah, ci vediamo presto piccola>.
Lo vedo entrare in casa e rimango nuovamente imbambolata a guardare il punto in cui si trovava Kyle poco fa.
Piccola...
Non avevo mai provato sensazioni come quelle che sto provando ora. Ho come l'impressione che, in futuro, questo ragazzo diventerà una parte fondamentale della mia vita.

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