CAPITOLO 44

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SAM

Oggi è Mercoledì. Ormai mancano pochissimi giorni al weekend romantico con Kyle. È la prima volta che rimango fuori casa con un ragazzo e il pensiero che quel ragazzo sia Kyle mi fa diventare ancora più euforica di quanto non sono già. Ho raccontato a Tessa della nostra piccola vacanza e lei, anche se all'inizio era piuttosto restia all'idea di lasciarmi andare, ha accettato e insieme abbiamo inventato una scusa da dire ai miei genitori. Come se non bastasse, a rendermi ancora più felice è il fatto che stasera Kyle mi ha invitata a casa sua e, nonostante abbia cercato in tutti i modi di scoprire qualcosa di più, lui è rimasto sempre sul vago, dicendo che sarebbe stata una sorpresa. Così alla fine ho rinunciato e non mi resta altro che aspettare.
Non potrei essere più felice, finalmente ho degli amici che mi vogliono bene e che si preoccupano per me e cosa più importante ho un ragazzo meraviglioso che mi chiama a qualunque ora del giorno solo per sapere come sto e dirmi che mi ama. Da quando conosco Kyle, non posso più fare a meno di lui, dei suoi occhi verde smeraldo, dei suoi capelli, delle sue labbra. Dio, le sue labbra! E quella fossetta dolcissima che gli compare all'angolo della bocca quando fa uno di quei suoi meravigliosi sorrisi...
Basta Sam! Devi darti una calmata!
Tuttavia però, quando mi alzo dal letto e passo davanti al calendario per uscire dalla mia stanza, mi rendo conto che forse oggi non dovrei essere così felice.
Mercoledì 21 Maggio. Oggi è il giorno in cui Trent è morto. Il giorno che ha cambiato la vita della mia famiglia. È il suo anniversario e stiamo per andare al cimitero per fargli visita.
Mi guardo allo specchio e mi liscio il vestito nero che indosso. Anche se lui non può vedermi, voglio essere bella per mio fratello. Quando mi guardo attentamente, mi sembra di vedere Trent nello specchio che mi sorride e mi dice <Sei bellissima sorellina. Ti voglio bene>.
Mi ritrovo così a parlare con il vetro davanti a me <Mi manchi così tanto>.
Trent, o almeno il riflesso di lui, fa un sorriso triste e dice <Anche tu mi manchi>.
Proprio in quel momento entra Tessa e vedendomi parlare con lo specchio mi chiede <Con chi stai parlando tesoro?>.
Mi giro di scatto e il riflesso di Trent svanisce all'istante <Con nessuno Tess, mi stavo solo sistemando il vestito>.
<Ok, vieni. Stiamo per andare>.
Annuisco e quando Tessa esce dalla mia stanza, mi volto un'ultima volta verso lo specchio, ma Trent non c'è più. Faccio un sospiro ed esco dalla mia camera, raggiungendo Tessa e i miei genitori in salotto.

KYLE

Per quanto mi sforzi di essere felice all'idea che Sam stasera sarà a cena da me, non ci riesco proprio.
Oggi per me non è esattamente il giorno più felice della mia vita... e nemmeno per Sam.
Oggi è il giorno che ha cambiato le nostre vite in un modo che non mi sarei mai aspettato. Oggi è il giorno dell'anniversario della morte di Trent. Il mio migliore amico. Il fratello della ragazza che amo con tutto me stesso.
Sono sdraiato sul letto e mi rigiro tra le mani la foto che Sam stava per scoprire l'altro giorno. Non riesco nemmeno a spiegare la tristezza che mi assale in questo momento. Mi manca così tanto. Era come se fosse mio fratello e per colpa mia ha perso la vita.
Se solo...
Se solo fossi stato un po più intelligente e non avessi seguito Laurel in quella camera...
Non sarebbe successo niente e molto probabilmente io ora avrei ancora il mio migliore amico e Sam avrebbe suo fratello al suo fianco.
Stanotte ho avuto di nuovo gli incubi e sono stati peggiori dei precedenti. La scena era più o meno simile a quella dell'incubo dell'altra notte, solo che questa volta dopo avermi ribadito più volte di non essere niente, Trent è rimasto accanto a me ad osservare il corpo disteso davanti a noi sull'asfalto: il mio.
<Dovevi morire tu. Dovevi esserci tu al mio posto> mi ha detto, indicando il mio corpo ricoperto di sangue e vetri rotti.
Mi metto una mano sulla fronte e mi strofino le tempie. Il senso di colpa mo dilania dentro, mi lacera l'anima e credo che prima o poi finirò per impazzire. Non è facile portarsi dentro un segreto del genere e so che Sam non merita uno come me. Un ragazzo che cerca di aggrapparsi al futuro per scappare dal suo passato. Un passato che torna a tormentarmi ogni notte, fatta eccezione per l'altra sera, quando Sam ha dormito al mio fianco, e che non ho il coraggio di affrontare. Sono un vigliacco e non merito una ragazza come Sam, ma per quanto la testa mi dica di lasciarla andare, il mio cuore mi dice completamente il contrario e alla fine mi rendo sempre conto che io sono incapace di lasciarla andare, quindi da perfetto egoista quale sono, decido sempre di tenerla con me, al mio fianco.
Ma questo non vuol dire che stia approfittando di lei, non lo faccio perché provo pena per lei, perché mi sento in colpa.
No.
Lo faccio perché la amo, Dio se la amo. Sarei disposto a dare la mia vita per lei.
Valuto più volte l'idea di andare al cimitero a trovare Trent. In questi anni non sono mancato un solo giorno. Sono andato da lui anche solo per parlare con la sua foto sulla lapide e chiedergli dei consigli. Una volta sono persino scoppiato a piangere e a prendere a pugni la terra sotto la lapide, tanto era grande il dolore che provavo. Ma oggi è più difficile del solito e per un attimo valuto l'ipotesi di non andare. Ma appena la mia testa formula questo pensiero, mi sento ancora di più in colpa.
Cazzo! Mi sta scoppiando la testa.
Mi alzo di scatto dal letto, afferro il cellulare e scorro i numeri fino a trovare quello di Harry. Lo chiamo e gli dico che arriverò al lavoro in ritardo, spiegandogli la causa. Lui per fortuna accetta e mi da il giorno libero. Dopo averlo ringraziato e aver chiuso la chiamata, mi metto il telefono in tasca, afferro le chiavi della macchina ed esco di casa.

Qualche minuto dopo mi ritrovo al cimitero, seduto davanti la tomba di Trent a parlare con lui, o meglio, con la sua foto.
<Scommetto che in questo momento vorresti darmi un bel pugno in faccia, vero?> gli dico, riferendomi alla mia relazione con Sam. Lui continua a sorridermi con quell'espressione che mi metteva allegria in ogni momento. Anche quando stavo passando una brutta giornata, lui era lì con quel suo sorriso smagliante a tirarmi su il morale e fare una delle sue solite battute.
<Me lo merito> continuo a dire, come se lui avesse risposto alla mia domanda di prima <Pero voglio che tu sappia che... non sto giocando Trent, ci tengo davvero a tua sorella e farò tutto quello che posso per renderla la ragazza più felice del mondo. Te lo prometto> e continuo a torturare un fiore dal mazzo che gli ho portato. Ogni anno gli porto gli stessi fiori, i suoi preferiti: i Nontiscordardime.
In realtà c'è un motivo in particolare se questi fiori sono i suoi preferiti, e anche i miei.
Da piccoli, mia madre ci aveva proposto di aiutarla a piantare delle aiuole, così una volta dal fioraio ci aveva lasciato scegliere il tipo di fiori che avremmo piantato io e Trent e noi avevamo scelto proprio i Nontiscordardime.
Dopo averli piantati eravamo rimasti davanti alla nostra aiuola tutto il pomeriggio, a contemplare quello che secondo mia madre era un ottimo lavoro. Quel pomeriggio ci eravamo fatti una promessa.
<Giura su questi fuori che qualunque cosa accada, qualunque strada prenderemo da grandi, non ci scorderemo mai l'uno dell'altro. Saremo amici per sempre!> mi aveva detto.
<Amici per sempre!> avevo ripetuto io, allungando una mano verso di lui, per fare il nostro gesto di amicizia che facevamo ogni giorno quando ci vedevamo.
Trent aveva afferrato la mia mano e aveva detto <No anzi, fratelli del cuore!>.
<Fratelli dell'anima> avevo detto io.
<Fratelli per sempre> aveva concluso lui.
E così fu, gli anni passarono, crescemmo insieme e restammo per sempre quello che avevamo detto: Fratelli del cuore. Fratelli dell'anima. Fratelli per sempre.
Fino a quando... non è apparsa Laurel e ci ha distrutti.
I miei ricordi vengono scossi da un singhiozzo e quando torno alla realtà mi rendo conto che sto piangendo.
<Mi manchi da morire Trent> dico, rivolto alla sua tomba, poi allungo una mano verso la foto e gli dico <Fratelli per sempre>.
Le lacrime mi scendono lungo le guance come un fiume in piena. Nel preciso istante in cui mi asciugo gli occhi con la mano, sento delle voci all'entrata del cimitero e quando mi volto, scatto subito in piedi.
Devo andarmene subito, ma per quanto cerchi di scappare, i miei piedi non vogliono darmi retta. È come se qualcuno avesse buttato del cemento a presa rapida ai miei piedi.
Sam sorpassa il cancello e varca la soia del cimitero, seguita da Tessa che la tiene per mano. Eva e Thomas dietro di loro.
Finalmente riesco a muovermi e inizio a correre. Non posso nemmeno uscire dal cimitero, altrimenti si accorgerebbero di me e a quel punto succederebbe il disastro più totale.
Così mi nascondo dietro la prima cappella che trovo e rimango li ad osservare la mia Sam che inizia a piangere difronte alla tomba di suo fratello.

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Spazio Autore:
Ciao ragazze!!
Vi piace il capitolo? So che è un po triste, ma è fondamentale per la storia. Inoltre come avrete notato questa volta i protagonisti del romanzo non sono tanto Sam e Kyle, bensì Trent e questa cosa si ripeterà anche per il prossimo capitolo.
Infatti Trent sarà il protagonista anche del prossimo capitolo, nel quale ci sarà inoltre una rivelazione sconcertante per la nostra Sam...
Quindi vi aspetto numerose Martedì pomeriggio per scoprire cosa accadrà di tanto sconvolgente.
Buona giornata 😙😙😙

Summer Love - nuovo capitolo.
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