CAPITOLO 29

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SAM

<Cosa ci si mette per andare a fare shopping?> chiedo a Tessa mentre passo in rassegna tutto il mio guardaroba. Tessa è seduta sulla cassapanca ai piedi del letto a ripiegare i vestiti che io butto alla rinfusa sul letto e sul pavimento.
<Che ne dici di un tailleur di tua madre?> propone Tessa.
All'inizio credo che stia dicendo sul serio, ma quando mi giro a guardarla noto che ha un ghigno sul viso.
<Dai Tess, non prendermi in giro!> esclamo io, agitando le braccia e facendole ricadere lungo i fianchi.
<Sam è più di un'ora che siamo qui! Puoi tranquillamente metterti un paio di jeans e una maglietta, devi andare a fare shopping, non ad una serata di gala>.
<Si, hai ragione> dico, sedendosi accanto a lei sulla cassapanca.
Tessa alza una mano in aria e dice <Finalmente!>.
<È che...non sono mai andata a fare shopping, lo sai>.
<Senti, io propongo per quel top li e questi shorts> dice Tessa, indicando il top appeso nell'armadio aperto e i pantaloncini che sta raccogliendo dal pavimento.
Vado verso l'armadio e prendo fuori il top. È bianco, con le spalline e lo scollo a cuore, gli shorts di jeans invece sono chiari con delle sfumature sul davanti.
<Credi possa andare?> dico a Tessa una volta che li ho indossati.
<Sei perfetta tesoro> dice lei, facendomi "ok" con la mano.

Due ore dopo sono davanti l'entrata di Macy's ad aspettare Laurel. È un po in ritardo e ho paura che se non ci sbrighiamo finirò col fare tardi; Kyle mi ha mandato da poco un messaggio, nel quale ha scritto che sarebbe passato a prendermi verso le diciotto e trenta.
Fortunatamente le mie paure svaniscono quando vedo Laurel che corre verso di me.
<Ciao Sam! Scusa il ritardo> dice sorridendo, mentre mi abbraccia e mi da un bacio.
<Non ti preoccupare, sono appena arrivata anche io> mento. É quasi mezz'ora che aspetto.
<Forza andiamo, ci aspettano una valanga di vestiti da provare> fa lei tutta eccitata.
Entriamo nel grande magazzino e ci dirigiamo subito al negozio di abbigliamento.

<Sai, dovresti provare qualcosa anche tu> dice Laurel dall'interno del camerino. Lei ha provato circa trenta vestiti, mentre io nessuno. Non sono mai stata portata per queste cose.
<Prova questo, a me non va> dice, allungando una mano oltre la tenda del camerino e porgendomi un vestito bianco a fascia che arriva fin sopra il ginocchio. Sono sincera, non è affatto male. È tutto dello stesso colore, fatta eccezione per la fascia nera che separa la parte superiore dalla gonna.
Entro nel camerino accanto e lo indosso. Quando mi guardo allo specchio faccio un ampio sorriso. Mi sta davvero bene, anche se non è il genere di vestiti che di solito indosso.
Mentre continuo ad osservarmi, sento la voce di Laurel che dice <Allora? Come ti sta?>.
Quando esco dal camerino, la trovo davanti a me e appena mi vede si porta una mano alla bocca, come per nascondere un sorriso. Forse mi sbagliavo, se la fa ridere evidentemente non mi sta poi così bene, devo risultare ridicola ai suoi occhi.
<Lo sapevo, mi sta male> dico, facendo cadere le braccia lungo i fianchi.
<Cosa?> esclama Laurel rimproverandomi <Ma se sei uno schianto! Fidati sei bellissima Sam e con il trucco giusto sarai da paura, stenderai ogni ragazzo che incontri!>.
<Dici sul serio?> le dico mentre mi guardo di nuovo allo specchio del camerino.
<Non sono mai stata più sincera> dice lei, portandosi una mano al cuore, come a giurare le sue parole.
<Sai che ti dico?> faccio, guardandola allo specchio <Mi piace un sacco!>.
Entrambe scoppiamo a ridere, mentre Laurel mi abbraccia alle spalle.
<Sono sicura che Kyle rimarrà senza fiato> dice, staccandosi da me per specchiarsi a sua volta.
Mentre penso alla faccia che farà Kyle quando mi vedrà vestita così, Laurel mi chiede <Secondo te va bene questo vestito per una festa?>.
Osservo l'abito che ha indosso: nero, con lo scollo a cuore contornato da un velo di pizzo trasparente. Le arriva a metà coscia ed è decisamente troppo aderente per i miei gusti. Personalmente non lo indosserei mai, ma su di lei è a dir poco perfetto; mette in risalto ogni curva del suo corpo e il suo seno prosperoso, quindi le dico <Ti sta benissimo, ma dipende dal tipo di festa a cui vai>.
<Oh beh...è una festa tra ragazzi a casa di un amico> risponde lei.
<Allora credo che possa andare> confermo io.
<Si, mi piace. Farò strage di cuori> dice convinta e allo stesso tempo ironica.
<Ne sono sicura> dico io, sincera invece. Sicuramente i ragazzi le cadranno tutti ai piedi.
<Ehi, ho un'idea! Perché non vieni anche tu alla festa?>.
La guardo ed esito prima di rispondere. Non credo che sia il caso di andare ad una festa del genere, sicuramente ci saranno fiumi di alcool e ragazzi ubriachi in preda agli ormoni. Non sono mai stata ad una festa cosi e non credo che sia il mio genere. Preferisco restare a casa a leggere o magari passare del tempo con Kyle.
<Non credo che faccia per me> dico con un sorriso sufficiente <E poi...Kyle non sarà d'accordo>.
<Se non si fida a lasciarti nelle mie mani, può venire anche lui> dice lei, scrollando le spalle.
<Credo proprio che non sia d'accordo>.
<Sai cosa credo io invece?> dice incrociando le braccia <Che tu abbia l'età giusta per decidere da sola cosa fare. Oppure fai tutto quello che dice Kyle come un cagnolino con il suo padrone?>.
<No ma...> dico, ma non riesco a finire la frase perché Laurel mi interrompe e continua <Bene, allora sabato vieni alla festa con me e non voglio sentire un "no" come risposta! Kyle dovrà farsene una ragione>.
Non mi piace che parli di Kyle in questo modo, tuttavia qualcosa mi blocca, non so bene cosa. L'unica cosa che so è che non riesco a dire di no a Laurel, perciò dico semplicemente <Ok, ci vengo> anche se non ne sono completamente convinta.
<Perfetto...io ho finito, tu a che ora devi essere a casa?> dice, girandosi verso di me e guardando l'ora sul cellulare.
<Kyle ha detto che viene a prendermi alle diciotto e trenta>.
<Cavolo, allora dobbiamo essere più veloci della luce, manca solo mezz'ora> dice Laurel.
<Cosa?> esclamo, forse troppo forte dato che una signora accanto a noi si gira a guardarmi.
<Dobbiamo sbrigarci!> dico correndo in camerino.
Laurel fa lo stesso ed entra in quello accanto. Mi sbrigo a togliermi l'abito e a rimettermi i miei vestiti. Non mi ero resa conto che fosse già così tardi, il tempo è volato e ora che ci penso non ho nemmeno avvertito Tessa di venire a prendermi. Come faccio adesso? Non ho nemmeno i soldi sufficienti per un taxi.
Esco di corsa dal camerino e trovo Laurel già pronta ad aspettarmi con il suo mucchio di vestiti in mano, perciò le dico <Dimmi che sei venuta con la tua macchina!>.
Lei mi guarda e dice <Si, perché?>.
<Grazie a Dio!> dico, tirando un sospiro di sollievo <Ho dimenticato di avvertire Tessa e non ho nessuno che mi venga a prendere, o almeno che arrivi in tempo. Puoi accompagnarmi tu a casa?>.
<Ma certo! Dai andiamo, saremo li prima che tu possa dire Kyle!>.
Le rivolgo un sorriso per ringraziarla ed entrambe iniziamo a correre verso la cassa per pagare.
Quando Laurel si ferma davanti casa mia sono le diciotto e ventisette. La macchina di Kyle ancora non c'è, quindi deduco che non sia arrivato...per fortuna.
<Grazie Laurel, sei un'amica> le dico, slacciandomi in fretta e furia la cintura e scendendo dalla macchina.
<Figurati, ci vediamo sabato allora, ti faccio sapere l'indirizzo della casa dove si svolgerà la festa per messaggio> mi dice.
<Ok, ci vediamo sabato> la saluto, chiudendo lo sportello della sua macchina.
Quando entro di corsa in casa, Tessa mi viene incontro e dice <Sam, come mai non mi hai chiamata?>.
<Mi sono dimenticata Tess, dobbiamo sbrigarci, Kyle sarà qui tra pochi minuti e non deve sapere che ho passato il pomeriggio con Laurel>.
<Perché?>.
<È una lunga storia, te la racconto un altro giorno. Ora dobbiamo fare in fretta, devo ancora...> vengo interrotta dal suo del campanello e girandomi verso la porta dico <...cambiarmi>.

KYLE

Busso alla porta di Sam e attendo che qualcuno venga ad aprirmi. Sono stato tutto il giorno a casa di mio padre ad aiutare a preparare la cena per lei. Nonostante quello che è successo ieri sera, sono tutti entusiasti all'idea che io porti finalmente a casa una ragazza. So che per mio padre è molto importante e sicuramente lo sarebbe stato anche per mia madre. Sono sicuro che lei e Sam sarebbero andate subito d'accordo.
Scaccio via i pensieri, voglio che questa sera sia speciale, soprattutto per Sam.
Caroline mi ha detto che le ha confessato di essere nervosa all'idea di conoscere il resto della mia famiglia, ha paura di non piacere a mio padre, cosa che ritengo assolutamente impossibile, perciò voglio che si senta il più a suo agio possibile.
Quando la porta si apre Sam compare sulla soglia e questa volta i miei occhi non si posano sui suoi, ne sulla sua bocca, ma sul suo corpo. Cazzo! È...wow...è sexy da morire!
Indossa una maglietta con le spalline che intuisco sia un top, non mi intendo molto di queste cose, e degli shorts che le arrivano quasi al ginocchio. Da quando l'ho rivista sabato sera al ballo, è la prima volta che ha le gambe completamente scoperte e spero tanto che non sia l'ultima. Se non fosse per il fatto che siamo sulla soglia di casa sua, che dietro di lei ci sia Tessa e che la rispetto, non credo che riuscirei a controllarmi. Probabilmente a quest'ora sarei sopra di lei e le starei baciando e accarezzando ogni parte del suo corpo. Osservo con attenzione le sue cosce, così lisce e snelle e immagino come possa essere passare delicatamente le mie mani su quella pelle bellissima.
<Wow> esclamo <Sei...wow...> non riesco a dire nemmeno una frase di senso compiuto.
Sam sorride e dice <Scusa, non sono ancora pronta, faccio in un attimo>.
<Oh, credevo venissi così> le dico, un po deluso <Sei fantastica vestita così>.
<Grazie ma...non credo sia l'abbigliamento adatto ad una cena in famiglia> dice lei ridendo <Entra, ci metto un secondo>.
Entro in casa e mentre Sam chiude la porta saluto Tessa, che mi rivolge un semplice <Ciao>.
<Torno subito> dice Sam, andando dritta in camera sua con una busta in mano. Senza volerlo i miei occhi si posano sul suo sedere sodo e perfetto, che mentre cammina ondeggia meravigliosamente negli shorts.
All'improvviso torno alla realtà, sentendo la voce di Tessa che dice <Chiudi la bocca Romeo!>.
Solo in quel momento mi accorgo che sono a bocca aperta ad osservare il corridoio ormai vuoto.
<Allora...una cena in famiglia eh?> dice Tessa, accanto a me con le braccia conserte.
<Si, mia sorella si è lasciata sfuggire di me e Sam e mio padre ha insistito per conoscerla> le dico.
Tessa annuisce con un sorriso consenziente e proprio in quel momento Sam torna dalla sua stanza e quello che vedo mi lascia di nuovo senza fiato: indossa un vestito bianco che le fascia perfettamente il seno e i fianchi, finendo sopra il ginocchio. È bellissima!
<Andiamo?> dice lei sorridendo.
<Si, andiamo> dico semplicemente io, porgendogli la mano.
Entrambi salutiamo Tessa che rimane a guardarci dalla porta di casa. Quando chiudo lo sportello a Sam e vado dall'altra parte della macchina, Tessa mi da un'ultima occhiata con un sorriso compiaciuto sul viso, dopodiché torna in casa.
Quando mi metto in strada, intreccio una mano a quella di Sam e dopo avergliela baciata le dico <Sei bellissima stasera!>.
Lei mi rivolge un grande sorriso e dice <Grazie, sei sempre cosi gentile>.
Le sorrido a mia volta, soddisfatto di averle semplicemente detto che è bellissima, quando invece avrei voluto dirgli cose del tipo "non riesco a toglierti gli occhi di dosso!".
<E tu sei bellissima, ma questo credo di avertelo già detto>.
Lei scoppia a ridere ed io rido con lei, godendomi quella risata bellissima che solo lei possiede.

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Spazio Autore:
Ciao a tutti/e e bentornati/e in questo nuovo capitolo!
Mi dispiace se vi ho fatto attendere molto, ma questa settimana sono stato molto impegnato con gli altri capitoli che sto scrivendo. 📚📑✒
Spero comunque che questo nuovo capitolo vi piaccia, lasciate quindi una stellina e qualche commento. 😊⭐💭
Io, Sam e Kyle vi diamo appuntamento al prossimo capitolo. Non mancate mi raccomando!
Ciao a tutti/e !!! 😘

Il Nostro Fantastico Errore (DISPONIBILE IN SELF SU AMAZON)Where stories live. Discover now