CAPITOLO 71

2.5K 185 37
                                    

SAM

Non so cosa pensare. Il mio mondo é andato di nuovo in frantumi, e non riesco a capire perché il destino ce l'abbia a morte con me.
Ancora scossa dai singhiozzi, sento bussare alla porta.
<Posso entrare tesoro?>. Tessa entra in camera prima che possa darle il permesso. Si siede sul letto e inizia a dire <Mi dispiace così tanto Sam. Avrei dovuto dirti la verità fin dal primo momento che ti ho vista insieme a lui>.
Le lacrime le rigano le guance. Non riesco nemmeno a guardarla.
<Ti prego Sam, guardami. Lo sai che non sopporto di vederti così> mi dice lei, disperata.
<Avresti dovuto pensarci prima> le rispondo io in tono acido e arrabbiato.
<Lo so, non avrei dovuto costringerlo a nasconderti la verità>.
Queste ultime parole mi fanno sobbalzare sul letto, e di scatto mi volto a guardarla. Tiene gli occhi bassi.
<Che cosa hai detto?> le domando incredula.
<Si, sono stata io a dirgli di tacere. Voleva dirtelo, ma io l'ho obbligato a non farlo>.
Mi viene da vomitare. Tutto il mio mondo è un'enorme e schifosa bugia. In questo momento vorrei solo scomparire.
<Vattene> le dico, brusca.
<Sam...> non la lascio finire e gli ripeto a voce alta <Vattene, ho detto!>.
Tessa in lacrime si alza dal letto, e prima di uscire dice sottovoce <Ti voglio bene Sam> e scompare dalla mia vista, chiudendosi la porta alle spalle.
Il mio cervello è andato completamente in tilt, e non riesco più a ragionare. Le lacrime continuano a scendermi lungo le guance e sembra proprio che non vogliano fermarsi.
Ad un tratto, mi alzo di scatto dal letto, vado verso l'armadio, prendo una borsa e ci metto dentro quanti più vestiti riesco a farci entrare, il che equivale a due magliette, due paia di jeans, l'intimo e un paio di scarpe. Mi strappo la collana dal collo, la osservo, passando le dita sulle iniziali incise all'interno del cuore. Ma quando mi rendo conto che le lacrime stanno per tornare, la butta nella borsa. Chiudo l'armadio e attraverso la stanza come un razzo, ma quando arrivo alla porta, mi giro e guardo verso il comodino. Senza pensarci, lo raggiungo e prendo la copia di Kyle di Jane Eyre che mi ha regalato per il mio compleanno. Non so perché ho preso il libro e la collana, ma ultimamente non penso mai a quello che faccio. Esco dalla mia stanza e mi chiudo la porta alle spalle.
Quando arrivo in salotto trovo mia madre e Tessa che stanno litigando, mentre mio padre cerca di mettere pace tra loro. Quando gli passo davanti, smettono di urlare e mia madre mi urla dietro <Dove credi di andare signorina?>.
Non la guardo e continuo verso la porta, ma lei mi raggiunge e prendendomi per un braccio mi fa girare. Ha gli occhi iniettati di sangue dalla rabbia.
<Ti ho fatto una domanda! Dove stai andando, da lui?> mi chiede, ancora con quel tono di disgusto nella voce.
<No> rispondo secca, senza guardarla in faccia.
<Sam... non andartene> mi dice mio padre in tono di supplica.
Lo guardo e quello che vedo è un uomo che nella sua vita ha sofferto molto, e che è stanco. Molto stanco.
In un certo senso mi fa pena. Ma anche lui, come tutti gli altri è colpevole di avermi tenuta nascosta la verità. Certo, i miei genitori non sapevano nulla di Kyle fino a stasera. Ma in tutti questi anni mi hanno fatta soffrire, e questo non si dimentica.
Io non lo dimentico.
Mia madre mi afferra per un braccio.
<Lasciami andare, me ne vado di qui> le dico, a denti stretti.
<Oh, no che non te ne vai signorina. Io sono tua madre e fai quello che dico io!> esclama isterica.
<Si, sei mia madre. E mi hai reso la vita impossibile per anni> ribatto io, liberandomi dalla sua presa.
<Me ne vado> annuncio a tutti, urlando.
<Aspetta Sam, prendi la mia macchina> mi dice Tessa, porgendomi le chiavi della sua auto.
Le faccio un sorriso di gratitudine, e le dico semplicemente <Grazie>.
<Ti prego, sta attenta bambina> mi dice, ed io le rispondo con un semplice cenno della testa.
Tessa, piangendo, viene verso di me e mi abbraccia. Io non la ricambio, ma le sono grata per aver deciso di prestarmi la macchina e permettermi di andarmene da questa casa dell'orrore.
Mi avvio alla porta, e quando la apro sento mia madre urlarmi <Se esci da questa casa non ci metterai più piede>.
Mi volto, e questa volta la guardo dritta negli occhi <Meglio andare all'inferno, che restare qui>.
Lei non risponde, si volta e se ne va.
Guardo mio padre, e gli dico a bassa voce <Ciao papà>.
E a quel punto, avviene una cosa che non mi sarei mai aspettata da mio padre. Corre verso di me e con le lacrime agli occhi, mi abbraccia. Mi da un bacio sulla guancia e mi sussurra all'orecchio <Sarai sempre la mia principessina, non dimenticartelo>.
Guardo Tessa oltre le spalle di mio padre, e vedo che sta piangendo di nuovo e si porta una mano alla bocca.
Mi stacco dall'abbraccio e guardo in viso mio padre.
<Ti voglio bene> gli dico, e inizio a piangere anche io.
In quel momento, mi decido finalmente ad uscire da questa casa piena di dolore, e mi chiudo la porta alle spalle.
Appena esco di casa, il senso di sollievo e di libertà che provo è inevitabile.
Vado verso la macchina di Tessa, salgo e metto in moto. Ho preso la patente già da un pezzo, ma non ho mai guidato. Esco dal vialetto di casa e mi metto in strada.
Ad un tratto, tutti i miei pensieri sono rivolti a Kyle. So che starà soffrendo molto anche lui, ma l'ha fatta troppo grossa.
Lo amo e lo odio allo stesso tempo. In poco tempo, questo ragazzo così dolce e bello, mi ha rubato il cuore, ma quando ne ha avuto l'occasione lo ha trafitto con mille coltelli.
Come può una persona soffrire come sto soffrendo io adesso? È un dolore straziante. Ma poi penso, che se non amasse Kyle, non soffrirei così tanto.
Quindi si.
Lo amo e lo farò sempre.
Il mio primo istinto sarebbe quello di andare da lui, baciarlo e dirgli che lo perdono e che voglio passare il resto della mia vita con lui.
Ma non ce la faccio.
Anche se lo vorrei con tutte le mie forze, non riesco a perdonarlo.
Sto vagando a vuoto per la città, e non so davvero dove andare. Non ho nemmeno un'amica a cui chiedere ospitalità.
Laurel è stata la prima che ha fatto incrinare il mio cuore, prima che si rompesse del tutto e andasse in mille pezzi.
Da Caroline e Brandon non posso andare, perché Kyle lo verrebbe subito a sapere, e come se non bastasse anche loro mi hanno sempre mentito. Cheyenne e Maddie lo direbbero a Caroline se andassi da loro. Non posso andare nemmeno a casa di Lexi. Nonostante mi abbia aiutata quella sera e abbiamo chiarito le cose, non me la sento di stare da lei. E come se non bastasse è la ragazza di Brandon, il che è un problema, perché se mi presentassi a casa di Lexi, lo direbbe a Brandon e lui lo direbbe a Kyle e purtroppo anche Lexi come tutti gli altri ha taciuto la verità.
Non ho più nessuno di cui fidarmi.
Nessuno che mi possa aiutare.
Dove posso andare?
Ma poi mi viene in mente un posto dove di sicuro sarei ben accolta e dove Kyle non mi troverà.
Così, continuando a guidare, mi dirigo verso Seattle.

❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

Spazio Autore:
Buon pomeriggio ragazze!
Scusate il ritardo ma oggi sono stato impegnato con l'università. Tuttavia sono riuscito lo stesso a pubblicare.

Secondo voi dove starà andando la nostra Sam? Riuscirà a perdonare Kyle?
Scrivete come sempre nei commenti le vostre opinioni.

Vi do appuntamento a domani con un doppio IMPERDIBILE capitolo.

Ciao a tutte!

Il Nostro Fantastico Errore.
Domani su Wattpad con due IMPERDIBILI capitoli ❤

Summer Love - nuovo capitolo.
Lunedì su Wattpad 🌞

Il Nostro Fantastico Errore (DISPONIBILE IN SELF SU AMAZON)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum