Seventeenth

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22 luglio 2015

Caro James,

non so se ho avuto una buona idea perché non ho ricevuto alcuna reazione ma ieri ho passato la giornata a decorare la stanza di Niall con bigliettini colorati su cui ho scritto le mie scuse in tutti i modi possibili e immaginabili, a pensarci bene sembra una cosa molto infantile... Forse è per questo che Niall non si è preoccupato minimamente di reagire. Per non darmi l'attenzione che non merito. La giornata di oggi è ancora lunga, molto lunga, come del resto tutte le altre giornate. Vedrò di farmi venire qualche ideuzza meno idiota e più interessante.
Tuo Harry

Il riccio non fece in tempo a chiudere il diario che qualcuno bussò alla porta della sua camera.
«Posso entrare?» Chiese Clary.
Harry sperò che fosse Niall ma era solo Clary e questo lo dispiaceva non poco.
"Devo riuscire a parlare con lui", pensò.
Si liberò della sua amica dopo pochi minuti e si mise alla ricerca di Niall uscendo dalla casa.
Si guardava intorno nella speranza di trovarlo al più presto. Chiamarlo al cellulare era stato inutile.
Un po' d'ansia cominciò a impossessarsi di lui, sentiva l'adrenalina scorrergli nelle vene, non avrebbe sopportato ancora per molto di non poter parlare con Niall, il suo migliore amico.
"Ti prego dimmi dove sei, voglio fare pace, sul serio. -Harryッ" era l'ultimo messaggio che gli aveva inviato e naturalmente nessuna risposta era stata pervenuta.

L'ora di pranzo non tardò ad arrivare, la spiaggia come ogni giorno era affollata da famiglie e comitive di giovani ragazzi o coppie anziane. Harry sapeva benissimo dove poter trovare il suo migliore amico così si avviò alla pizzeria dove erano stati insieme l'ultima volta.

Caro Edward,

ho trascorso tutta la giornata fuori casa come faccio già da qualche giorno, per stare lontano da Harry e dalle sue cazzate, ho fatto un po' l'egoista ma posso affermare e riconfermare di non essere io dalla parte del torto, comunque nel pomeriggio qualcosa è cambiato. Harry è arrivato fino alla pizzeria dove una sera siamo andati a mangiare, quella sera in cui Harry si è divertito a correre il pericolo di essere quasi ucciso, ed io ero proprio lì perché ormai ho fatto amicizia con il proprietario e con i suoi dipendenti. Siamo tornati a casa insieme e lui ha cominciato ad elencarmi tutte le scuse che mi doveva, mi ha quasi supplicato mettendosi in ginocchio e guarda un po' mi ha fatto anche arrossire, nonostante ciò non ho ceduto subito, gli ho dato il beneficio del dubbio così dovrà sforzarsi un po' di più per farsi perdonare perché le parole non mi bastano molto. "Mi devi promettere che non te ne esci più con cose assurde e pericolose, mi ha fatto schifo venirti a recuperare in mezzo all'acqua stagna", si non gli ho detto una cosa molto amichevole e carina ma almeno ci siamo fatti due risate così un po' la corda tra di noi si è allentata ma, appunto, non mi sono sentito più leggero.
Vedremo.
Tuo Niall.

~S
grazie ad un commento nel capitolo precedente ho avuto un po' d'ispirazione, spero di riuscire a perseguirla e farò del mio meglio però! però non ho intenzione di massificarmi con il resto delle storie narry e sono ancora convinta che i due non si metteranno insieme o cose simili,
detto ciò se qualcuno vorrà seguire lo stesso la storia bene sennò ciao

ditemi cosa ne pensate di questo capitolo
e come sempre grazie per essere qui

Epistulæ →narryWhere stories live. Discover now