Tenth

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Clary uscì dalla stanza di Harry per rientrare nella sua ed incontrò Diana per il corridoio del piano superiore della casa.
«Ehi D!»
«Ehi»
«Che fai?»
«Niente, sono stata a fare compagnia ad Harry fino adesso»
«Come sta?»
«È agitato e ce l'ha con Niall e tu dove stai andando?»
«Oh, io stavo andando proprio da Niall, volevo sapere come sta» Clary le mostrò un sorriso.
«Allora chiamami quando vuoi che andiamo a mangiare qualcosa insieme.»
«Ti dispiacerebbe se mangiassi qualcosa con Niall?»
«Ma no! Certo che no! Vai pure, non preoccuparti, rimango con Harry»

«Niall ti va di andare a mangiare qualcosa fuori con me?»
Diana era entrata in camera del biondo con passo felpato, come al suo solito e sorprese l'amico con un'espressione di sconfitta sul volto. Buttato sulla poltrona a torturare l'orlo, strappato già per produzione, dei suoi pantaloncini in jeans.
«Se proprio ci tieni»

È un dato di fatto che Niall nel cibo trovi il miglior sollievo ma la presenza di Diana sicuramente fu utile a fargli capire che non tutto si stava sfasciando come credeva o forse si.

«Grazie Michaels» Il sorriso di Diana sapeva metterlo di buonumore anche non volendo.
La tensione si stava sciogliendo.
«Di cosa?»
Erano fermi sulla spiaggia non troppo affollata e si tenevano mano nella mano.
«Di avermi portato fuori»
Allo stesso modo del sorriso, la risata di Diana sapeva far uscire un raggio di sole in una giornata uggiosa.
«Perché ridi???» Disse Niall alzando un sopracciglio.
«Ma che sei un cane? "Grazie di avermi portato fuori"» Virgolettò l'ultima frase con le dita.
«Quanto sei scema.»
«Lo so grazie» L'espressioni sul volto della ragazza si spensero e Niall se ne accorse all'istante.
«No, no no Diana scusa non volevo...»
«Non ti preoccupare» Le loro dita si sciolsero. «Hai ragione» Diana allungò il passo.
«No dai aspetta.» Niall afferrò il braccio della sua migliore amica facendola indietreggiare per trovarsela molto vicino.
«Scusa. Ho detto semplicemente la parola sbagliata.» Un ghigno si formò su quelle labbra rosee e femminili.
«Tu sei più scemo di me perché sei appena cascato nel mio tranello» Scoppiò a ridere, non troppo forte ma sonoramente e anche a Niall tornò una specie di sorriso.

Il pomeriggio era trascorso e il nervoso dato dalla litigata con Harry era quasi sfumato via.
Quando Niall e Diana tornarono a casa, il primo si fermò sulla soglia della veranda.
«Diana» La sua voce acuta ma in quel momento instabile sembrò incupita.
«Dimmi» Diana si girò verso di lui lasciando stare la maniglia della porta che stava per abbassare.
«Volevo ringraziarti, a parte gli scherzi»
«Ma per cosa?»
«Per avermi fatto uscire e distrarre» Diana scosse la testa.
«Sei proprio l'opposto di Harry tu»
«Cioè?»
«Lui non ringrazierebbe mai nessuno»
«Già...» Abbassò lo sguardo per un secondo e lo riportò subito sugli occhi chiari della sua amica. Per la seconda volta nell'arco del pomeriggio i loro volti quasi si sfioravano.
«Comunque devi stare tranquillo, ti sei occupato di noi ragazze come fossi un nostro genitore, non dovevi, non fino a quel punto»
«È che... È che...»
«Cosa Niall?» Sembrò un soffio impercettibile.
«Ci tengo a voi e mi sento in colpa per non essere stato presente nel momento in cui ne avevate bisogno e la stessa cosa è successa con Harry, che razza di amico sono?»
«Vedi, devi capire che io e Clary eravamo ben consapevoli di quel che facevamo»
«Cosa?»
«Si e se abbiamo escluso sia te che Harry è perché volevamo fosse un'esperienza solo nostra»
«Ma che esperienza è quella che avete vissuto? Me lo spieghi??»
«È stato qualcosa che non avremmo mai fatto con voi e sicuramente abbiamo sbagliato, questo lo abbiamo capito, te lo assicuro. Abbiamo perso il controllo e ci siamo lasciate trascinare fino a toccare il fondo, ripeto, abbiamo sbagliato ma non sei tu a dovertene fare una colpa, dovresti pensare a vivere questa vacanza come avevamo previsto»
«Ci ho provato.»
«Si è vero...»
«Allora forse non sono stato abbastanza bravo visto come ha reagito Harry...»
«Oh Dio Niall smettila ti prego!»
Si guardarono in silenzio, per troppo tempo, si scrutavano come a studiare i loro pensieri.
«Rientr...» Niall fu interrotto dal tocco delle labbra della sua migliore amica.
Il fatto che la situazione si fece strana non fu una preoccupazione per Niall. Prese i fianchi di Diana e l'attirò a sé con poco tatto ricambiando i movimenti di quella bocca carnosa rispetto la sua.

~S
Innanzitutto grazie. Grazie a chi segue la storia e a chi la vota. Sono arrivata al primo K nelle visualizzazioni ed è una cosa bella, credetemi e anche per i primi cento voti grazie grazie e grazie, spero ce ne saranno altrettanti.

è strano usare il corsivo per accentuare l'importanza di alcune parole... ok questa è una scemenza. alla prossima!

Epistulæ →narryWhere stories live. Discover now