Third

249 19 0
                                    

1 luglio 2015

Ehi Ed!
Sono seduto su una sdraio in giardino, gli altri sono in casa ed io sono qui con la lucetta portatile che si appende alle pagine di un libro. Ti scrivo e osservo le stelle di tanto in tanto.
Oltre la siepe non vedo niente ma il cielo con le sue lucine naturali non mi deludono, mi fanno compagnia. Mi rilassano, in mezzo al silenzio della notte, si sta una meraviglia. Ho messo in riproduzione, dall'iPod, alcune colonne sonore, mi fanno da rumore bianco. Non mi addormento mentre scrivo, stai tranquillo, sto bevendo solo una lattina di birra, non può succedermi niente e quasi quasi dopo mi faccio un bagno idromassaggio nella mitica Jacuzzi. Due sere fa ho sentito Harry e Clary divertirsi molto là dentro, anche se sono solo posso comunque stare bene.
Sai, ieri non ti ho scritto perché ho finito di sistemare le mie cose, si ne ho portate tante e tante erano anche le pause che facevo per recuperare forze con il cibo. Harry mi sgridava perché non mi davo una mossa ma si sa che la mia fame aumenta in proporzione alla stanchezza che provo. Ero tanto stanco, sì. Questa notte poi i ragazzi non mi hanno fatto dormire, abbiamo fatto il bagno di mezzanotte nell'oceano, è stato fantastico anche se quando io ed Harry ci siamo accorti che Clary e Diana erano ubriache abbiamo dovuto riportarle a casa, ci mancava poco che facessero lo spogliarello in acqua.
Oggi invece siamo stati dal primo pomeriggio al tramonto in spiaggia e abbiamo giocato a beach volley, ad un certo punto si sono aggregati due ragazzi, anche loro qui in vacanza, Ashton e Luke, mi pare di ricordare. Abbiamo formato due squadre, nella mia c'erano Clary e Luke mentre l'altra era composta da Harry, Diana ed Ashton. I due poi ci hanno anche aiutato con i posti da conoscere qui in zona. Sono anni che vengono qui in vacanza e così ci hanno saputo dire quali erano i locali migliori.
Stavo pensando ad una cosa, Clary e Diana non si era mai comportate come l'altra notte, voglio dire, per essersi ubriacate non era la prima volta, ma mai hanno messo in scena situazioni imbarazzanti. Non lo so, i loro sguardi li conosco bene, so cosa pensano, quali sono i loro atteggiamenti ma in quel momento non sono riuscito a capire cosa passasse loro per la testa. Vorrei parlarne ad Harry però ho paura che questa sia solo una mia sensazione..

Niall sbatté velocemente le palpebre preso dal sonno

Edward la birra e la stanchezza insieme stanno facendo il loro effetto, torno a scriverti al più presto.
Tuo Niall.

Il ragazzo posò il diario sotto la sdraio e socchiudendo lentamente gli occhi accolse il sonno in pochi minuti.

Passò una mezz'oretta quando Diana uscì fuori dalla porta finestra del piano terra che dava sul giardino, teneva in mano una ciotola con dentro del ghiaccio, era seguita da Harry e da Clary. Si avvicinarono al povero Niall vittima del loro infido scherzo. Quest'ultimo consisteva di far svegliare il biondo con dell'acqua gelata. Diana prese dei cubetti di ghiaccio con la mano destra passando la ciotola ad Harry e lentamente, tirò in avanti il colletto della maglietta bianca di Niall e infilò i cubetti sotto di essa cercando di farli scorrere lungo il petto appena abbronzato. I tre ragazzi soffocavano le risate per non svegliare il quarto che dormiva beatamente ignaro di tutto, al sentore del ghiaccio però gli uscì un timido mugolio (magari sognava cose poco caste) e Diana notò un accenno di erezione sotto i suoi boxer. Poi arrivò il turno di Harry, notando anche lui l'accenno di erezione di Niall fu difficile non resistere dal proseguire con lo scherzo. Portò tra le dita alcuni cubetti di ghiaccio e facendo attenzione a non farli cadere a terra li posizionò sul ventre dell'amico facendoli poi scivolare all'interno dei boxer.

Il putiferio si scatenò in men che non si dica. Niall saltò su dalla sdraio manco fosse il più abile equilibrista e nel contempo si tastò i boxer e l'addome coperto dalla maglietta in parte bagnata riuscendo a far scivolare via i resti dei cubetti che per il calore del suo corpo si erano sciolti facilmente. Si voltò verso una Diana piegata in due dal ridere, una Clary appoggiata sulla schiena della sdraio mentre stringeva gli occhi dalle risate e un Harry che si era buttato sull'erba tagliata all'inglese stringendosi le braccia attorno il corpo per i crampi venuti a causa delle risate. Il biondo di fronte a quella scena non sapeva se ridere o vendicarsi. Optò per la prima scelta e poi si diresse verso la vasca idromassaggio. Si posizionò al suo interno finendo di bagnare il resto del corpo e poi azionò l'idromassaggio.
"Party time!!!" Urlò al cielo facendosi così raggiungere dai compagni di avventura.
Harry a petto nudo, Niall mister maglietta bagnata e le ragazze in bikini.

«Grazie per il bellissimo scherzo di prima, ne sentivo proprio bisgono» Diana gli sputò una risata in faccia.
«Eri sparito e poi ti abbiamo trovato che dormivi, ce l'hai servito su un piatto d'argento»
«Entro fine agosto avrete pane per i vostri denti, ve lo assicuro» Gli altri tre si guardarono tra di loro e scoppiarono nuovamente a ridere. Niall non era molto portato per fare scherzi, la sua sensibilità lo frenava dal dare fastidio agli altri.

Non passò molto altro tempo, i ragazzi si misero a giocare nella vasca mettendo in atto un trenino con tanto di coro a squarciagola sulle prime canzoni che venivano loro in mente.

Era quasi l'una di notte e Niall stava riportando Diana nella sua camera. Il momento in cui l'adagiò sul letto lei aprì gli occhi.
«Non dirmi che stavi facendo finta di dormire» I loro occhi si incrociarono mentre lei si tirò su con la schiena. Non gli rispose se non facendo un cenno con la testa, poi si posizionò di fronte all'amico, le braccia allacciate attorno al suo collo, scrutò i suoi occhi e lentamente si passò la punta della lingua sul labbro superiore in un modo goffamente malizioso. Niall cercò di aprire bocca per chiedere spiegazioni ma lei continuò nel suo gioco, posò alcune dita sulle sue labbra per non dargli modo di parlare e con la mano libera pensò a slacciarsi il costume a fascia che era ancora umido stando addosso al suo seno. Il ragazzo non ci pensò due volte e afferrò l'amica infilandola sotto un lenzuolo. Abbandonò la camera dopo aver spento ogni luce e aver chiuso la porta prendendo un respiro il quale gli diede la forza di raggiungere la camera di Harry.
«Harry devo assolutamente parlarti»

Epistulæ →narryOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz