Twelfth

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*12 ore prima*

14 luglio 2015

Jamie...

Sono triste, mi sento come se dovessi sostenere il cielo. Un peso netto a gravarmi sulle spalle e ho poca forza mentale per riuscire a farcela.
Da due giorni non parlo con Niall se non per dirgli di sbrigarsi ad uscire dal bagno, sono dispettoso più che altro ma comunque mi manca da morire.
Che rabbia è il mio migliore amico e sto qui a scrivere di volerlo abbracciare invece di farlo realmente

Harry sbuffando afferrò la pagina intento a strapparla mentre fissava le poche righe corsive scritte.

Stavo per strappare questa fottutissima pagina ed invece la devo tenere, per ricordarmi di quanti giorni ho passato a fare la testa di cazzo.
Questo posto non mi piace... Mi ha fatto fare e pensare cose orribili e vorrei davvero tornare a Londra ma non so se Niall sarebbe d'accordo, non tornerebbe a casa costretto a dover raccontare ai nostri genitori il perché siamo tornati tanto presto dalla nostra vacanza.
Posso provare a parlarci, devo chiarire con lui, non ci riesco a trattarlo male e a non parlargli. È un fratello per me e si può litigare ma non da evitarsi per giorni.
Tuo Harry

Il riccio la sera stessa decise di prendere in mano la situazione.
Aspettò il suo amico tornare dal bagno.
«Niall ho bisogno di parlarti»

La conversazione di rappacificazione avvenì durante lo spuntino di mezzanotte.
Entrambi i ragazzi sgranocchiavano patatine e risolsero i loro diverbi.
«Scusa se mi sono comportato come un coglione» Disse Harry.
«Non ti ho quasi riconosciuto quando ti sono venuto a raccattare sotto al molo, eri ridotto davvero male credimi» Harry si morse le labbra immaginandosi in condizioni pietose.
«Scusami anche se ho fatto i capricci per qualcuno e qualcosa su non ne vale la pena»
«Va bene va bene basta con le scuse sennò mi strozzo» Una sana risata fu il segno di chiarezza. Il segno che tra i due amici niente sarebbe cambiato.
«Niall, ti volevo chiedere una cosa»
«Dimmi»
«Torniamo a Londra»
Il biondo abbassò gli occhi sul pavimento in lontananza.
«A casa dici?»
«Si»
«Perché?»
«Perché...»
«Non vuoi fare in modo di migliorare questa vacanza?» Gli occhi chiari dei due si ancorarono l'uno all'altro.
«No è che... È che sembra totalmente sbagliata questa vacanza, non voglio che vada peggio»
«Ma questo spetta a noi deciderlo. Siamo noi che ci mettiamo nei guai e che dobbiamo risolverli, no?» Harry ci rifletté qualche secondo sopra.
«Non hai proprio tutti i torti»
«Quindi?»
«Quindi tu non prenderai assolutamente in considerazione quest'idea vero?»
«Credo proprio di no, non voglio tornare a casa con il rimpianto di poter aver vissuto un'estate con i miei amici ed averci rinunciato»
«Allora ti prometto che non sarò più una palla al piede ma piuttosto farò di tutto per cercare di migliorare questa vacanza. Facciamo che domani inizia la nostra vera estate?» Le fossette sulle guance di Harry si delinearono grazie ad un sorriso e la sua mano destra strinse quella del suo migliore amico per definire il loro accordo.

~S
salve salve vi è piaciuto il capitolo?
torno a pubblicizzare l'altra storia che sto portando avanti Benefits

Epistulæ →narryWhere stories live. Discover now