Seventh

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10 luglio 2015

James. Qui Harry.

Potrei aver fatto una cosa poco carina nei confronti di Niall. Potrei aver letto il suo diario.
Lui dice che lo stato d'animo causato dall'incidente delle ragazze non deve influire sul resto della vacanza. Non dobbiamo tornare a Londra e non c'è bisogno di preoccuparsi di quei bastardi che hanno fatto star male le nostre amiche. Inoltre Niall mi ha ricordato che Jennifer è ancora qui con la sua famiglia e il suo maledetto yacht...
Le ho chiesto di incontrarci.

Il saluto tra i due fu parecchio imbarazzante.
«Non ci siamo più visti ne sentiti e ti ho pensato negli ultimi giorni»
«Anche io ti ho pensato»
«Davvero?» Harry ne fu sorpreso.

Avevo così tante cose da dirle e nello stesso tempo non volevo parlarle.

«Ho pensato a quello che c'è stato tra di noi» Disse Jennifer.
«Anche io, voglio definire la nostra situazione»
«Mi hai evitato per giorni» La bionda sembrava triste.
«Ho dato la priorità alle mie amiche, hanno bisogno di me»

Mi ritornava alla mente quando entrò nella camera del pronto soccorso seguita dai poliziotti e si mise a raccontare chi fossero Ashton e Luke e cosa facessero alle ragazze ingenue come lo sono state Clary e Diana e come Jennifer stessa è stata un anno fa.
Be' sapere la verità mi ha destabilizzato. Sapere che lei era al corrente di tutto e dover capire come le mie amiche fossero cadute tanto in basso non è tutt'ora facile.

«Capisco» La bionda abbassò la testa, quasi sconsolata... Fintamente sconsolata.

Certe esperienze le vedi solo nei film, non penseresti mai di viverle in prima persona.

«Cosa ha significato per te?» La voce rauca e bassa del riccio fece alzare il capo alla ragazza.
«Cosa può aver significato secondo te?» Alzò un sopracciglio.
«Non lo so, te lo sto chiedendo per questo»

Da quella giornata del 4 luglio ho imparato diverse lezioni.
Primo, non dare te stesso a chiunque che non ti conosca abbastanza bene.

«Non ha significato proprio niente»
«Cosa!?» Harry scosse leggermente la testa, un dubbio emerse nella sua mente.
«Sei stato uno dei tanti, cosa credevi??»
«Mi hai detto che ci hai pensato!» Il tono di voce del riccio si alzò.
«Si. Ho pensato che sei stato davvero bravo, giusto questo» Ad Harry cascò la mascella a terra.

Non che mi fossi innamorato di Jennifer. Ha un fisico perfetto e mi stava cominciando anche ad essere simpatica. Volevo appunto conoscerla meglio e ci ho fatto sesso solo perché si era creata l'occasione. Tutto qui.
No, non è tutto qui, mentre facevamo sesso ho sentito delle strane sensazioni in me. Ho percepito emozioni nuove, lei sembrava così esperta. Le sue mani, la sua voce ansimante ancora ce l'ho nella mente, ancora sento il suo corpo muoversi sinuoso contro il mio nonostante siano passati molti giorni. Ho cercato di non pensarla ma non ce l'ho fatta.

«Non mi sarei mai aspettato certe parole da te» La voce gli uscì in un sussurro.
«Pensavi che volevo iniziare una storia d'amore? Povero!!» Il ragazzo inspirò profondamente e battè una mano sul tavolo in metallo, attirando l'attenzione di altre persone sedute ai tavoli vicini del bar.

Secondo, avere più attenzione per le persone che ti stanno veramente a cuore.

«Sei proprio una stronza» Si alzò e guardò la tipa cercando di apparire superiore.
«Ho perso di vista i miei migliori amici per stare dietro a te e tu sai dirmi solo questo? Sei proprio una gran...» Si rese conto di stare dando spettacolo e a quel punto si allontanò.
Scese sulla spiaggia e tornò a pensare agli avvenimenti di quel giorno.
Quando si era accorto di aver perso di vista le sue amiche.
Quando si incontrò con Jennifer e passarono del tempo, troppo tempo insieme.
Quando Clary e Diana finirono in acqua svenute.
Fu ridestato dai suoi sogni e incubi ad occhi aperti il momento in cui una mano si posò sulla sua spalla.

Purtroppo me ne sono accorto eccessivamente tardi.

«Clary»
I due amici si sorrisero con lo sguardo e poi un abbraccio li unì.

Ho capito, fortunamente, per chi vale la pena preoccuparsi e con chi vale la pena concedersi.

«Che è successo?» Chiese Clary all'amico mentre erano entrambi seduti su un muretto con vista sull'oceano.
«È successo che tu e Diana stavate entrando in un brutto giro e io non me ne sono accorto. È successo che vi siete dovute ritrovare in ospedale per farmi capire quanto tengo a voi. È successo che quella stronza di Jennifer mi ha fottutamente distratto dalle persone con cui sono venuto qui in vacanza e con cui avrei dovuto da subito passare tutto il tempo possibile» Diventò paonazzo dal nervoso e solo la carezza della mora al suo fianco gli fece riprendere fiato.

Stare al fianco di persone che sanno apprezzarti e ti amano per quello che sei è l'ideale, è il vivere più essenziale. "Meglio soli che male accompagnati" , avevo trovato una mala compagnia ma ringrazio il cielo di non essere rimasto solo.
Tuo Harry ッ

Clary si perse negli occhi verdi di uno dei suoi migliori amici. Per farlo sentire meglio gli posò un piccolo bacio sulla guancia e i loro occhi continuarono a sostenersi. Harry aveva afferrato una mano dell'amica e la stringeva tra le proprie accarezzandone il dorso con il pollice.

~ S
Ho provato un modo diverso di scrivere la pagina di diario e raccontare gli avvenimenti in terza persona, spero che questo primo intento non sia riuscito male. Se volete dirmi cosa ne pensate sarei felice di saperlo, in ogni caso grazie per aver letto fino a qui.

Epistulæ →narryWhere stories live. Discover now