Ninth

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Diana entrò quatta quatta nella stanza di Niall e dopo essersi avvicinata al letto, mosse lentamente un cornetto caldo sotto il naso dell'amico chiamandolo a voce bassa.
Niall teneva tra le braccia il suo diario. La sera prima avrebbe voluto sfogarsi scrivendo di ciò che era accaduto ad Harry, lo bloccò solo il sonno. Era davvero esausto. Si addormentò come un bambino.
Aprì gli occhi, schiudendo piano le palpebre e poi annusò l'aria come avesse scovato la sua preda.
Si girò spostandosi sulla schiena e nella sua visuale entrò Diana.
«Buongiorno dormiglione!!»
«...orno» Spostò subito gli occhi sul cornetto succulento. «È mio?»
«E certo, per chiedere il cibo ci riesci a parlare eh!» Niall scoppiò a ridere insieme alla sua migliore amica e tornò a guardarla negli occhi.
«Come hai dormito?» Gli chiese lei.
«Abbastanza bene, grazie» Prese il cornetto e si tirò su mettendosi a sedere sul bordo del materasso.
«E grazie anche per questo» Addentò un pezzo gustandosi il ripieno al cioccolato.
«Di niente» Diana gli lasciò un bacio sulla guancia e poi si allontanò.
Con il sorriso ancora sulle labbra Niall si accorse che tra le coperte era rimasto il suo diario.

12 luglio 2015

Buongiorno Edward.

Ho bisogno proprio di sfogarmi e non ho le braccia adatte a fare boxe...
Sono qui da quasi quindici giorni ed è successo già il peggio. Che vacanza è questa?
Volevo scriverti ieri ma ero stremato. Ho passato la giornata a controllare tutti i miei amici manco fossero ragazzini di un anno.
Le ragazze non escono se non esco anche io ed Harry... Harry forse ha passato l'unico limite che ha sempre avuto.
L'altra notte mi è arrivata una telefonata. Non mi ricordo che ora fosse ma era tarda. La chiamata era anonima e la voce al telefono mi ha detto solo dove potevo trovare Harry. Sotto al molo, buttato contro un palo di ferro, con le gambe incastrate nella sabbia. Quando l'ho tirato su per un braccio quasi non mi sferra un pugno. "Lasciami stronzo". Sembrava fatto invece era solo intontito. Non avevo mai visto il mio migliore amico conciato in quel modo. È stato davvero terribile.
Quando, la mattina dopo, mi ha chiesto cosa gli fosse successo mi sono dovuto inventare che è caduto sull'asfalto mentre tornavamo a casa... Perché non so nemmeno io cosa sia successo.
Non ho voluto nemmeno portarlo all'ospedale. Diana e Clary ora come ora non posso lasciarle da sole e io, invece, senza Harry sono praticamente solo, capisci? Completamente solo. Forse aveva ragione lui, il momento in cui mi ha detto che sarebbe stato meglio tornare a casa, a Londra, dai nostri genitori e lasciar perdere questa vacanza che è andata decisamente a puttane.

Qualcuno bussò alla porta di Niall. Lui chiuse il diario senza nemmeno firmare la pagina e si alzò dal letto.
«Buongiorno Harry! Come stai oggi?»
«Niall devi dirmi assolutamente ciò che mi è successo, tutto quello che sai».

Passarono vari minuti da quando Niall cominciò a raccontare ad Harry ciò che sapeva essere successo due sere prima.

«Harry non dobbiamo avere nessun tipo di rapporto con quella famiglia hai capito??» Quello fu un momento raro, Niall incazzato, sul serio.
«Voglio solo capire il perché!!!»
Harry era andato a dare fastidio a Jennifer, l'aveva importunata, arrivarono a capire questo i due amici e qualcuno, se non la ragazza stessa, aveva deciso di lasciare ad Harry un avvertimento fisico, un taglio sul braccio sinistro.
«Non ti deve interessare il perché, qualunque cosa tu abbia fatto, lascia correre, non pensarci, è meglio non sapere!»
«Ma come faccio? Se ho fatto qualcosa devo assumermi le mie responsabilità, non devo nascondermi, che esempio mi stai dando?» I toni erano decisamente alti. I due si urlavano addosso senza controllo.
Finché Niall uscì dalla sua stanza dirigendosi altrove.
«Non ne voglio più parlare» Asserì.
Harry cominciò a tremare dal nervoso. Notò il diario del suo migliore amico rimasto sulle lenzuola bianche, il contrasto netto con la copertina nera in pelle.
Dopo qualche minuto tornò in camera sua e raccolse il suo diario dal comodino. Nonostante le sue mani tremassero ancora iniziò a scrivere.

James.

Mi sono fatto raccontare tutto da Niall. Tutto quello che sapeva lui, almeno. Ho sicuramente fatto del male a Jennifer e questa cosa comincia a struggermi.
È vero non ero in me ma questo non giustifica ciò che posso aver fatto a quella ragazza. Anche se alla fine ci ho comunque rimesso metà braccio, con il taglio che mi hanno inflitto... Sicuramnte non potevo essere caduto sull'asfalto come mi aveva detto ieri Niall...
Lo stesso Niall che pensa che io abbia superato "l'unico limite che ho sempre avuto" . Avrebbe potuto anche dirmelo in faccia invece di scriverlo sul suo diario. Sono arrabbiato con lui perché vuole impedirmi di andare al molo. La famiglia Roof abbiamo capito che è pericolosa. Okay lui vuole stare lontano da loro? Bene, io non voglio. Voglio solo sapere cosa ho fatto davvero e chiedere scusa.
Lo so che ho sbagliato ad andare lì quella sera, lo so che errare è umano e perseverare è diabolico ma non mi importa, non mi importa davvero!!!

Chiuse con impeto il proprio diario e lo gettò a terra in modo frustrato.
Si piegò su se stesso. Le braccia attorno le ginocchia su cui posava la fronte coperta da alcune ciocche di capelli e strinse i denti per trattenere la rabbia, per trattenersi da spaccare qualsiasi cosa gli capitasse tra le mani.

Clary entrò nella sua stanza e con attenzione si sedette vicino a lui e gli cinse le spalle con un braccio.
«Harry» Sussurrò.
«Sono una persona orribile» Mugugnò lui con una voce impastata da un pianto.
«Perché dici così? Non è vero». Harry tiro su la testa, verso di lei. Il viso era paonazzo e solchi salini gli rigavano le guance.
«Come fai ad esserne sicura?»
«Semplicemente ti conosco»
«Ma non conosci la storia che mi fa stare male»
«Niall mi ha detto tutto. Quel molo per noi è proprio maledetto eh!» Accennò una risata ed Harry, in cuor suo, sentì che Clary, come anche Niall, stava dalla sua parte, in ogni caso, in ogni situazione. I suoi amici lo avrebbero protetto. Anche se era passato dalla parte del torto.

~S
Nel prossimo capitolo spero di festeggiare un altro traguardo per le letture e per i voti, ringrazio sempre chi segue questa storia♥


Epistulæ →narryWhere stories live. Discover now