White or Black #2 (Completa)

By Elizabethlc91

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Se cercate una storia in cui lei è la ragazzina e lui è il badboy siete nel posto sbagliato. Serena non è una... More

Prestavolto
Prologo
1•capitolo -solo per una notte-
2•capitolo -attrazione-
3•capitolo -coso all'attacco-
4•capitolo -verità rivelate-
5•capitolo -delusioni-
6•capitolo -accettazione-
7•capitolo -anche stanotte-
8•capitolo -parole sbagliate-
9•capitolo -provocazioni-
10•capitolo -T'innamorerai di me?
11•capitolo -Bugie-
12•capitolo -Amici con benefici-
13•capitolo -un pò di noi-
14•capitolo -emozioni nuove-
15•capitolo -Lei è mia-
16•capitolo -Non ti lascio sola-
17•capitolo -Ho bisogno del tuo aiuto-
18•capitolo -Voltare pagina-
19•capitolo -Arrivi inaspettati-
20•capitolo -Non è possibile starti lontano-
21•capitolo -confusione-
22•capitolo -Lei la mia debolezza-
23•capitolo -ospiti non graditi-
24•capitolo -incontri inaspettati-
25•capitolo -Ho bisogno di te-
26•capitolo -Decisioni difficili-
27•capitolo -Finta indifferenza-
28•capitolo -Non posso più mentirti-
29•capitolo -Non vuoi mandarmi via?-
30•capitolo -Mi piaci!-
31•capitolo -Chiarimenti-
32•capitolo -quello che eravamo-
33•capitolo -Paure-
34•capitolo -chiedimi di entrare-
35•capitolo -Non ti posso perdere, Serena-
36•capitolo -una dipendenza-
38•capitolo -smettila di avere paura-
39•capitolo -Juan o Lorenzo?-
40•capitolo -Vuoi che ti stia lontano?-
41•capitolo -Per stasera non dire niente-
42•capitolo -cancellare ogni cosa-
43•capitolo -pensiamo a noi-
44•capitolo -Sorpresa-
45•capitolo -Paura di perderlo-
46•capitolo -Non mi perdonerai mai-
47•capitolo -Uno sbaglio-
48•capitolo -Combatti per lui-
49•capitolo -Dagli tempo-
50•capitolo -sei il fattorino?-
51•capitolo -Ti porto via da qui-
52•capitolo -nuove consapevolezze-
53•capitolo -il mio più grande rimpianto-
54•capitolo -Te lo dimostrerò
55•capitolo -non ti innamorare mai!-
56•capitolo -Sei importante per me-
57•capitolo -Ti voglio troppo-
Epilogo
Ringraziamenti

37•capitolo -A cena insieme-

959 54 67
By Elizabethlc91

"Come mai sei qui?"

Non lo so proprio perché ogni volta mi ritrovo in questa situazione. Me li ritrovo sempre nello stesso giorno e non so come uscirmene da questa situazione imbarazzante. Dovrei dirglielo ad entrambi dell'enorme confusione che ho in testa, ma so che potrei perderli così facendo. Ho ben compreso come la pensa Lorenzo a riguardo, come la prenderebbe se solo sapesse che vedo ancora Juan, che sto considerando l'idea di tornarci.
Eppure, per quanto so quanto conta ancora per me questo ragazzo che ora ho davanti, non riesco a fare a meno nemmeno di Lorenzo. Devo capirne il motivo, sennò rischierò di impazzire e non potrò tornare con il ragazzo che ho sempre voluto.

"Sono venuto a proporti una cosa..." fa un sorriso laterale Juan, di quelli che mi sono sempre piaciuti. Mi piace il suo viso che si alterna da dolce a strafottente. È la cosa che mi è sempre piaciuta più di lui.

"Dimmi, ti ascolto!" Questa volta gli sorrido e mi avvicino a lui. Il suo profumo mi avvolge e mi trascina come sempre a voler superare il limite, ma devo trattenere gli impulsi e non fare la prima cosa che mi passa per la testa. Solo pochi minuti fa stavo per andare oltre con Lorenzo e, se lui stesso non si fosse fermato, io non credo che ci sarei riuscita. Non posso mentire ancora a me stessa, devo ammettere il grande impatto che quel ragazzo ha sul mio corpo. Ma questo non significa che io non ami ancora Juan, non è così. Lo so che quello che mi lega a quest'ultimo è qualcosa di più profondo, di chiaramente più intenso.

"Andiamo a cena insieme. Non voglio che ci chiudiamo nella tua stanza, perché mi viene davvero difficile non poterti baciare o fare l'amore con te. So che hai messo dei limiti che io voglio rispettare, almeno finché non capirai che stare con me è la scelta più giusta. Quindi... che ne pensi se usciamo insieme e passiamo del tempo da soli?" Mi sorride, dolcemente, mi prende in contropiede il suo sguardo speranzoso. Talmente tanto, che mi è impossibile oppormi al mio cuore che in sua presenza lavora da solo.

"E menomale che dovevamo stare lontani..." abbasso lo sguardo e sorrido tra me e me. "Però va bene, mi va!"

Lo noto dai suoi occhi quanto è felice di ciò che gli ho detto, che non aspettava altro di una mia risposta positiva. Si legge nel suo sguardo quanto io gli manchi, anche se non mi fido di lui, percepisco la tensione e la paura che ha di perdermi definitivamente.

Juan mi accompagna alla sua macchina e ci entriamo dentro. Mette un po' di musica, dato che lo sa che quando ci troviamo in auto mi piace ascoltarla. Mi conosce, sa tutto di me. Mi mancano le nostre abitudini, le notti passate a fare l'amore, le mattine a svegliarci insieme. La colazione, i pranzi, le cene insieme, i natali, e tutte le cose che facevamo abitualmente. Lui mi manca, lo sento quando non c'è la sua assenza.

Quando arriviamo davanti ad un ristorante, mi fa scendere dall'auto.

"Siamo passati ai ristoranti?" Lo canzono bonariamente.

"Oggi è una serata speciale, sono con te. Volevo portarti in un bel posto..." mi sorride dolcemente.

"Non sembri tu... sei diventato quasi romantico!" Ridacchio, prendendomi gioco di lui.

"Se voglio riconquistarti, devo fare qualcosa"

"Non devi fare tutto questo per riconquistarmi, vorrei altro da te..." abbasso lo sguardo nel rammentare tutto ciò che è successo. So che una cena insieme e qualche sorriso non mi farà tornare da lui, perché fatico a guardarlo come prima. Vorrei una chiara dimostrazione che lui ci tiene sul serio a me, che vuole di più da me. Ma sono solo un illusa e continuo a credere in un amore che finora mi ha solo dato delle delusioni.

"Lo so..." abbassa lo sguardo anche lui, camminando verso il ristorante.
Quando entriamo, chiede al cameriere il tavolo che lui ha ordinato, e ci andiamo a sedere poco dopo.

L'uno di fronte all'altro. Lo osservo e mi chiedo davvero se mai riuscirò a mettere un punto a quello che è stato, e ripartire, o se dovrei dirgli addio per sempre. È complicata la mia mente me ne rendo conto, ma io per questo ragazzo avrei fatto qualsiasi cosa. La delusione è stata troppo grande.

"Sere..." passa una mano tra i capelli e un'altra la posa nella mia, che col pollice accarezza. Sento la scossa che continua a provocarmi il suo tocco, il suo sguardo che continua a dare elettricità ad ogni singolo arto, e capisco sempre di più di quello che sento per lui. Ma non riesco a lasciarmi andare del tutto, e per questo, tolgo la mano dalla sua.
"Lo so che non ti dimostrerò tutto con una cena, con soldi, non sei una che si fa comprare. Ti conosco..." fa un sorriso laterale.

E mi chiedo perché se mi conosce, allora, mi ha portato qui ben consapevole che questo non mi avrebbe riportata da lui. Vorrei delle dimostrazioni concrete da parte sua, non una cenetta a lume di candele.

"Ti ricordi quando lo scorso Natale siamo andati a casa dei tuoi?" Domanda, abbassando per un attimo lo sguardo e mangiucchiandosi il labbro nervosamente.

Io annuisco con la testa, non ben consapevole di dove voglia andare a parare. sonno stata bene con lui quei giorni, ma non è andato tutto per il verso giusto perché come sempre il mio stare con Juan mi è stato fatto pesare dalla mia famiglia che non è mai stata d'accordo a questo amore. Avevano sempre pensato che lui non mi amasse davvero e che stesse con me per altri scopi. Cosa che poi hanno dimostrato con la mazzetta che lui non ha esitato ad accettare.

"Non voglio parlare della mia famiglia!" Subito dico, avvertendo i crampi allo stomaco nel solo pensare a cosa è successo. "Juan, per quanto ci provi, non riesco ad accettare che tu abbia accettato dei soldi e mi sei stato lontano. Lo so che lo hai fatto per tuo padre, ma avresti potuto chiedermelo!"

Sento gli occhi pungere per il nervoso, e mi chiedo perché ho accettato questo invito, quando so che tanto non posso perdonarlo. Non posso perdonare chi ha ceduto ad un ricatto, piuttosto che credere al nostro amore.
Tiro su col naso, non voglio piangere dinanzi i suoi occhi e per questo, mi alzo di scatto dalla sedia e cerco un qualche posto per poter sfogare le mie frustrazioni.

Quando esco fuori, nonostante sia una serata fresca, riesco a respirare. L'aria colpisce il mio viso accaldato, pronto alle lacrime.
Mi domando perché io debba amare qualcuno che mi ha ferito, quando potrei avere un ragazzo che, nonostante i suoi diciott'anni, mi ha sempre dimostrato di tenerci a me anche quando non me lo sarei meritata. Anche ora potrei essere con lui, dargli quell'occasione che lui mi ha chiesto, ma sono con Juan a farmi del male. Sono una masochista e scelgo sempre la via sbagliata, quella più difficile. Non mi sono mai accontentata.

Delle mani stringono i miei fianchi e poi coprono il mio bacino, avverto il fiato corto di Juan che accarezza il mio collo e che si posa su di esso.

"Mi dispiace per tutto, Serena. Ho paura di averti perso davvero, ma io ci devo provare. Non posso non farlo."

"Fare cosa?" Chiedo titubante. Non riesco a capire cosa ha in mente, io che più delle volte capisco ciò che vuole dire attraverso un semplice sguardo.

"A Natale quando siamo andati dai tuoi, nonostante tutte le discussioni..." sta per dire, quando mi volto e questa volta lo guardo, perché voglio capire che cosa ha intenzione di dire. "... tu mi hai detto che non volevi stare con nessun altro se non con me, che non avresti mai amato nessuno se non me. E io, nonostante abbia sbagliato tanto con te, ti ho sempre amata. Non te l'ho dimostrato abbastanza lo so. Ma tu hai detto quel giorno anche che avresti voluto vivere con me. Che non vedevi l'ora di cominciare la tua vita con me, perché avresti messo tutti a tacere facendo capire che quello che c'era tra noi sarebbe stato impossibile da distruggere. Che qualsiasi arma formata contro di noi, sarebbe stata inutile. E io quel giorno ho avuto paura, lo ammetto, ne ho avuta tanta. Non mi sentivo ancora pronto a vivere con te, ma quest'anno separati mi hanno fatto comprendere quanto invece non avevo capito niente. Ho sbagliato tutto con te, eppure le tue parole hanno continuato a rimbombarmi dentro senza sosta. E quando stamattina mia madre mi ha detto che avrebbe lasciato Londra con mio padre, che mi avrebbe lasciato casa se non li avessi voluto seguire, ho capito che finalmente avevamo la nostra occasione. Che questa volta non sarei scappato, e avrei continuato a rimanere fino alla fine per dimostrarti ciò che sento. Per questo, Serena, non voglio pressarti, voglio solo che ci pensi... che pensi a me e a te nella stessa casa, con un cane, un pastore tedesco come piace a te..." sorride nel pensarci, "magari un giorno avremo dei bambini quando sarai pronta, se vorrai un matrimonio lo avrai perché non ne ho più paura, qualsiasi cosa, io cercherò di non fartela mancare. Ma pensaci... perché io non voglio più rinunciare al mio amore per te. Ti amo!"

Rimango spiazzata a sentirlo parlare. Juan che non è mai stato uno dalle grandi parole, ne uno che facilmente esprime i suoi sentimenti, mi fa capire quanto gli fa male la nostra separazione.
E lo capisco ancora di più quando prende il mio viso, lo attacca al suo e sfiora le mie labbra con le sue.

"Non è quello che vuoi anche tu, Serena? È il nostro sogno. Non lasciare che uno sbaglio, ci faccia perdere per sempre!"

Non aspetta una mia risposta, anche perché al momento sono rimasta completamente a secco di parole. E in quel momento, la sua bocca si posa indelicata sulla mia e mi guarda aspettando che io faccia un qualche passo verso di lui, qualcosa che gli faccia capire che anche io muoio dalla voglia di baciarlo.
Sento il fiato infrangersi sul mio volto, e ancora le lacrime pungere i miei occhi. Non so che fare, se lasciarmi andare a lui, o razionalizzare e capire se è davvero la cosa giusta da fare. Volevo una dimostrazione da parte sua, e me ne ha data una grande. Qualcosa di inaspettato, che avevo sempre aspettato nel tempo trascorso insieme.

E ora che me l'ha dato, cosa mi manca per perdonarlo?

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