19•capitolo -Arrivi inaspettati-

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Lorenzo si è addormentato mentre guardavamo un film. Ho acconsentito perfino di dormirci senza fare niente e questa situazione comincia a scombussolarmi. E non perché penso solo che lui provi qualcosa per me, che ormai si, lo penso. Ma perché sento che quando ce l'ho accanto, non voglio privarmene e la cosa mi mette agitazione.

Alzo lo sguardo e lo vedo, mentre sta dormendo e ancora alla tv stanno trasmettendo la serie tv. Invece, io lo osservo e poco dopo, spengo la televisione. Ho la testa poggiata nel suo petto e posso sentire il suo cuore battere. Tiro un sospiro e mi chiedo cosa dovrei fare, se mandarlo via e smetterla, o continuare in qualcosa che so che potrei pentirmene. Se lui si innamorasse di me, io non potrei fargli quello che ormai ho dato ad un'altra persona. E infatti, alzo la mano e accarezzo le sue labbra.

Sono una persona orribile se lo voglio tenere con me, pur consapevole che ormai ha smesso di guardarmi solo come uno strumento per il sesso, ma anche se non lo dice, vuole di più?

Abbasso lo sguardo e poggio la fronte sul suo petto. Forse però, faccio troppo rumore. E infatti lui apre gli occhi e mi sorride dolcemente. Mi sento ancora più in colpa se lui mi guarda così, perché ancora una volta mi domando cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Lui mi accarezza il viso, soffermandosi sulle mie labbra che schiude e poi, mi bacia la fronte. Mi guarda dritto negli occhi un'infinità di tempo.

"Che hai?" La sua domanda mi lascia spiazzata e mi fa comprendere di più, quanto lui ha incominciato a conoscere i miei stati d'animo.

"Cosa pensi che ho?"

"Non lo so, ma sento che qualcosa ti turba quindi non mentirmi. E poi, non mi hai ancora spiegato per quale assurdo motivo sei sparita tutta la settimana!"

"Lorenzo è che..."

Lui prende il mio viso e mi guarda negli occhi, mentre accarezza le mie gote.

"Hai cominciato di nuovo a pensare troppo?"

E me lo chiedo ancora come fa a capire ciò che penso prima ancora di dirglielo. Io e Lorenzo non ci conosciamo così tanto, eppure sembra che mi conosca meglio lui che altre persone che mi stanno vicino.

"Il problema è che stiamo proseguendo troppo... questo!" Non mi escono le parole, anche perché non so come definire ciò che si è creato tra noi, ma sento che è qualcosa in più.

"Cosa?" Domanda, socchiudendo gli occhi in due fessure, guardandomi da sotto le ciglia lunghe e nere.

"Questo!" Indico me e lui.

Stavolta però mi alzo in piedi, perché la sua vicinanza mi scombussola e mi attira a se. E invece io devo essere lucida.

A quel punto anche lui si alza, e nel momento in cui lo fa, la sua maglietta e mezza tirata in alto e io mi soffermo più del dovuto a guardare il suo corpo da sotto la maglietta.

"Serena, dai ci risiamo? Stiamo bene insieme, e nessuno dei due ha intenzioni serie. Ci divertiamo e basta. Questo ce lo siamo già detti!"

Sembra convinto nel dirlo, o forse vuole solo convincermi di qualcosa che sa perderebbe se solo io mi tirassi indietro.

"E allora se è così semplice, spiegami la scenata di gelosia che mi hai fatto prima di sapere di mio fratello?" Domando. E vedo che lui rimane spiazzato a questa mia osservazione. Ho visto la sua rabbia nel vedermi con quel ragazzo, anche se era solo un mio compagno di corso. So che c'è una spiegazione a questo, che forse lui non ammetterà mai, perché farlo significherebbe anche dirmi ciò che sente.

"Non era una scenata di gelosia. Ero solo arrabbiato perché eri sparita. Tutto qui!" Minimizza, cercando di tenere sempre salda la compostezza che lo caratterizza.

White or Black #2 (Completa)Where stories live. Discover now