11•capitolo -Bugie-

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Lorenzo:

Ormai da due settimane non faccio che passare il tempo a casa di Serena, e ogni volta che finisce la scuola, la prima cosa che faccio è tornare da lei. Non so cosa mi succede ma, la mia testa continua a pensare: ai baci che le do, a come si muove mentre la tocco, ai suoi occhi che si accendono di desiderio. Credo di star per impazzire!
Con lei è tutto strano, ma anche tutto facile. Mi viene spontaneo starle accanto, abbracciarla, baciarla. So che tra noi c'è solo sesso, ma mi sento inspiegabilmente vicino a lei. Quando l'abbraccio mi sento bene e appagato, non sono innamorato di lei, sia chiaro, ma è come se il solo starci insieme mi mettesse tranquillità ma, nello stesso tempo, mi sentissi sempre su un filo di un rasoio. Avverto delle sensazioni strane che prima di ora non avevo mai provato. Tipo: la bacio, e avverto i miei muscoli irrigidirsi. L'abbraccio, e la sento entrare dentro la pelle. Mi sorride e avverto un formicolio sotto le unghie.
Non so che nome dare a tutto questo, ma una cosa che so è che non ne voglio fare più a meno. E sono contento che lei mi abbia dato la possibilità di entrare nella sua vita, anche se solo per soddisfare le sue esigenze. Tanto in ogni caso, altro da lei non vorrei. Sono ancora troppo giovane per pensare a relazioni serie, e per quanto lei possa essere una bella ragazza e c'è del feeling sessuale, io non me la sentirei proprio di pensare a quelle stupide cose come il matrimonio, la convivenza. Penso che vivere alla giornata sia più elettrizzante, che pensare alle abitudini che secondo me ti portano a non viverti più la vita come vorresti.

"Oh, svegliati!" Gordon mi ridesta dai miei pensieri, dandomi un colpetto sulla testa. "Hai capito che ho detto?" Mi volto verso i suoi occhi chiari e scuoto la testa, rendendomi conto che ero talmente assorto nei miei pensieri verso quella ragazza che continua a martellarmi la testa, da non accorgermi che mi stava parlando.

"Scusa... ehm... no, non ho capito!"

"Certo, sei sempre distratto!" Sbuffa.

In questo periodo è piuttosto nervoso, e mi fa pesare ogni mia assenza. Capisco che per ora non passo ogni pomeriggio con lui come facevo prima, ma non penso di far qualcosa di male.

"Dai adesso ti ascolto, dimmi tutto!"

"Ti dicevo che kevin sta organizzando qualcosa di grosso, quindi di tenerti disponibile!"

Porto le mani tra i capelli e lo guardo con maggiore concentrazione.

"Cosa intendi per grosso?" Deglutisco  e inevitabilmente, la prima persona che mi passa per la mente è mia sorella.
Chissà come la prenderebbe se sapesse in che giro sono invischiato. Lei che ha sempre fatto tutto per me, non vorrebbe mai che mi trovassi nei guai. Io però lo faccio per lei, per mamma, per darci un futuro migliore. O almeno, è così che è iniziata, ora lo faccio anche per non lasciare nei guai il mio amico.

"Non te lo so dire, so solo che questa volta sarà più complicato. Non si tratta di portare qualche pacco, ma ben altro. Quindi non ti distrarre troppo con la tua amica!" Ammicca in mia direzione. Sapevo che avrebbe detto qualcosa in riferimento a Serena, non capisco perché, ma il mio rapporto con lei gli dà fastidio.

"Lascia perdere Serena!"

"Ma quando la smetti con questa ragazza e ti concentri sulle cose più importanti?"

Ecco che fa la domanda che sapevo avrebbe fatto. Quello che faccio o no sono affari miei, non di certo suoi. Ha paura che mi distragga, che possa abbandonarlo, ma non sarà così. O almeno, voglio lasciare tutto, ma non è di certo la causa Serena, ma mia sorella che se lo scoprisse, smetterebbe di guardarmi con ammirazione. Voglio bene a mia sorella più di ogni altra cosa al mondo, lei è il mio tutto. Lo è sempre stata. Lei c'è stata quando ero piccolo e non avevo nessuna spalla su cui piangere, aggrapparmi, sorreggermi. Lei non mi ha mai mollato, e non voglio perderla.

White or Black #2 (Completa)Where stories live. Discover now