White or Black #2 (Completa)

18•capitolo -Voltare pagina-

"Da... Daniel..." balbetta il suo nome non appena i suoi occhi incontrano quelli del biondo alle mie spalle.

Sorrido, sono contenta della reazione di mio fratello, e spero che da ora in poi potrà imparare a vivere davvero, invece di fingere di essere quello che non è.

Daniel non parla, rimane a fissare il ragazzo che ama, ha gli occhi malinconici e riesco a sentire il battito del suo cuore perfino da qui. L'amore che traspare dai suoi occhi, anche un cieco se ne accorgerebbe. Ama profondamente mio fratello, anche se porta i segni dei rifiuti e dell'abbandono che questo gli ha inferto.

Fa qualche passo avanti Daniel e lo sento sospirare, e non appena vedo che schiude le labbra carnose per dire qualcosa, mio fratello in un gesto lampo interrompe tutto.

"Non fare un altro passo. Cosa ci fai qui?" Se dapprima la sua espressione era dolce, triste e felice nello stesso tempo di vedere Daniel, ora invece sembra essere mutata tutto d'un tratto e la sua mascella si è indurita.

Assottiglio lo sguardo e inarco le sopracciglia mentre lo guardo interdetta e spero che ciò che sto pensando sia sbagliato.

"Sono qui per te, Gianni!" Daniel ribatte, con la sua voce leggermente inclinata e anche se mio fratello gli ha appena detto di non avanzare, lui fa qualche passo avanti. "Mi sei mancato da morire!" Ammette in un sussurro, e lo sento spezzarsi sotto lo sguardo duro di mio fratello, il quale non esprime alcun sentimento nei suoi riguardi. La cosa mi innervosisce, ma rimango in silenzio sperando che mi stia sbagliando. "Quando ho saputo dell'incidente da mia sorella, mi sono sentito morire!" Continua a tirare fuori i suoi sentimenti, e ancora una volta fa un passo in avanti e poi altri che lo portano vicino a mio fratello, il quale, di scatto, indietreggia anche se non può scappare dato che è disteso nel letto.

"Classico..." esclama amaramente, abbassando solo per un secondo il suo sguardo, per poi tornare a puntare i suoi occhi chiari verso quelli del ragazzo biondo. "Si chiamano sensi di colpa, Daniel!" Asserisce astioso, increspando le sue labbra.

"Si chiama amore, Gianni" invece ribatte Daniel, questa volta abbassandosi in sua direzione. "Quello che ho sempre provato per te, nonostante tutto!" Sento dal suo tono di voce il reale sentimento di questo ragazzo, che gli si inclina la voce ad ogni parola detta, con la paura di essere rifiutato, ancora. "Mi dispiace averti mandato via quando sei venuto da me. Avevo paura che tornati insieme, tu te ne saresti andato ancora. Ma non ce la faccio più a fingere che di te non me ne importi niente. Non ce la faccio più a non mostrare al mondo i miei sentimenti per te!"

"I tuoi sentimenti per me..." fa ancora quel sorriso strafottente Gianni, guardandolo dritto negli occhi. "Ma quali sentimenti, Daniel? Ma smettila con questa storia. Eravamo solo dei ragazzini, e abbiamo fatto un errore. Questo non vuol dire che ci siano dei sentimenti. Almeno non da parte mia, se non d'amicizia!"

Spalanco gli occhi a questo suo ostinarsi a non ammettere i suoi reali sentimenti. Stringo le mani in due pugni per la rabbia che mi pervade il corpo, e avanzo, ma non appena sto per dire qualcosa, Daniel prende parola e allora decido che forse è meglio che non mi intrometto, almeno per il momento.

"Vuoi fingere ancora che tra noi non ci sia niente?" Chiede con rammarico Daniel, ma questa volta la sua voce si alza di qualche tono, facendo notare il suo reale stato d'animo. La sua rabbia per la continua ostinazione di mio fratello.

"Non c'è niente, Daniel. Fattene una ragione. Io non sono come te!" In quelle parole leggo nello sguardo di Daniel che lo feriscono più di una pugnalata.

"Come me come? Come me come?" Urla alla seconda domanda. "Gay?"

"Non sono come te che te ne vai in giro a sbandierare la tua omosessualità. Quindi ora è meglio che te ne vai, prima che chiamo qualcuno e ti faccio mandare via a forza!" Sbotta con rabbia mio fratello, e io rimango lì inchiodata a guardare questa situazione che non mi sarei mai aspettata di vedere.