43•capitolo -pensiamo a noi-

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Quando riapro gli occhi, la situazione rispetto a ieri sera non è cambiata, l'unica cosa che è diversa sono le braccia di Lorenzo che mi stringono così forte quasi a non farmi respirare e il suo viso che è ad un centimetro dal mio. Sospiro nel ritrovarlo così vicino e nel sentire un peso dentro non indifferente dopo la confessione della sera precedente. Mi fa male fargli del male, non avrei voluto questo, ma non so davvero come fare per uscirmene da questa situazione.

Non so davvero cosa devo fare.
Vorrei avere le risposte a questi interrogativi che continuano a martellarmi il cervello, ma purtroppo non ce le ho, e continuo a comportarmi come una brutta persona con la paura di ferire inevitabilmente qualcuno. Perché prima o poi succederà.

Nel frattempo, il campanello della porta mi ridesta dai miei pensieri e mi fa sobbalzare. Probabilmente sarà Matilde dato che avevamo appuntamento questa mattina. Quindi, tento di alzarmi, ma inutilmente perché le braccia di Lorenzo mi stringono più forte, portandomi ad un soffio dalle sue labbra da cui escono respiri profondi. Sta dormendo, eppure anche in questo caso, lui vuole tenermi stretto a lui. E io vorrei poterlo accontentare, ma non posso farlo. Io non voglio che lui stia male, non ce la faccio a sopportare l'idea. Perciò, con tutta la forza, lo sposto dal mio corpo e riesco a liberarmi per alzarmi e andare ad aprire la porta.
Fortunatamente, una volta in piedi, lui non si è svegliato dal sonno, quindi vado verso la porta di ingresso.
Apro senza nemmeno chiedere chi è, dato che so di chi si tratta ma, quando lo faccio, mi blocco all'istante nell'accorgermi che non è chi pensavo. Boccheggio in preda al panico, mentre due occhi scuri mi stanno guardando e le sue labbra sono allargate in un sorrisetto sfacciato.

Si avvicina, non si accorge del mio stato di shock e mi avvolge con le sue grandi braccia, dandomi un bacio stampo sulle labbra.

"Buongiorno... ti ho portato la colazione!" Esclama sulle mie labbra, con troppa voce. O forse io presa dal panico penso che sia così.

"Shhh..." gli tappo la bocca, esattamente come ho fatto il giorno prima con Lorenzo, per non farlo urlare. "Ci sono persone che dormono a quest'ora!" Lo riprendo, mentre lui mi guarda titubante.

"Sere... sono le dieci!" Mi fa notare, e io spalancò gli occhi nel costatare quanto stare tra le braccia di Lorenzo, mi ha fatto dormire così beatamente da non sentire nemmeno la sveglia.

"Le dieci?" Spalanco le labbra, "vabbè... quello che è, magari c'è gente che ha il giorno libero..." comincio a blaterare, ma lui mi interrompe.

"Certo, può darsi. Allora entriamo dentro così non disturbiamo nessuno!" Lo dice con un sorrisetto che lascia intendere cosa vorrebbe fare in casa mia, peccato che sia ignaro che di la c'è Lorenzo. Infatti, istintivamente, mi volto verso casa mia sperando che Lorenzo non abbia sentito niente. Ho il cuore in gola, l'ansia di essere scoperta è troppa e ho paura di perdere tutto in un istante.

Juan, non vedendo la mia risposta, mi afferra dalla nuca e mi fa toccare ancora le sue labbra, cercando di approfondire il bacio, ma io mi scosto come se lui fosse il male e poi cerco di riprendere compostezza per non destare sospetti.

"Credo che disturberemo il vicinato nello stare a casa..." esclamo la prima scusa che mi viene in mente, cercando di essere più convincente possibile. "È meglio... è meglio che andiamo al bar qui vicino, fanno dei cornetti da urlo!" Fingo un entusiasmo che proviene solo dall'adrenalina che mi scorre in corpo per l'ansia che ho dentro.

"Ma che dici? Li ho già presi, dai Sere fammi entrare almeno stiamo un po' insieme da soli..." mette il broncio, e anche lui cerca di essere convincente. Ma, ancora una volta, mi giro verso l'entrata di casa mia sperando che Lorenzo non stia sentendo niente.

"Ehm... no! Davvero già ho avuto problemi con la vicina impicciona, non si fa mai gli affari suoi..." nel frattempo lo tiro per il braccio e mi richiudo la porta dietro le spalle per non far ascoltare nulla. O almeno spero che non abbia sentito, Lorenzo non accetterebbe mai il fatto che io mi veda con Juan.

White or Black #2 (Completa)Where stories live. Discover now