10•capitolo -T'innamorerai di me?

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Senza fiato ci ritroviamo l'uno di fronte all'altro, privi di vestiti e con i nostri petti ancora uniti. Nessuna parola tra noi, solo due sguardi che si cercano e le pelli che si toccano.

"E allora, noi vogliamo entrare in bagno!"

Un suono udibile dal pugno che si infrange sulla porta accanto a noi, che ferma il nostro gioco di sguardi. Entrambi ci voltiamo verso la porta, poi ci riguardiamo e in quel momento, mi abbasso per alzare il mio vestito gettato ai miei piedi nell'euforia e rimetterlo addosso.
E quando mi sono rivestita e mi accorgo che anche lui lo ha fatto, la sua mano si posa nella mia schiena e l'altra nella maniglia della porta.
Usciamo dal bagno e tutto torna ad essere come prima di questo momento che aveva annullato tutto il resto: il locale gremito di gente, puzza d'alcol e di fumo, gente che si spintona.

"Che ne dici se ce ne andiamo di qui?" Lorenzo mi sussurra nell'orecchio. Mi volto un attimo verso di lui pronta a dirgli che rimarrò qui, ma mi basta un suo sguardo per farmi desistere e annuire impercettibilmente, come se lui avesse un qualche potere verso di me.

La sua mano si allaccia alla mia come se gli appartenesse, non ho il tempo di dire o fare niente, che mi ha già portato fuori. E, quando si volta verso di me, mi lancia un piccolo sorriso.

"Ti riaccompagno a casa, sere!" Mi dice guardandomi e io annuisco ancora. Tanto, se non andrò con lui, posso farmela a piedi.

Entriamo nell'auto e rimaniamo in silenzio, ognuno con i suoi pensieri.

"Oggi fai il gioco del silenzio? Non è da te!" Constata, come se mi conoscesse per come parla. In realtà, non posso che dargli regione: io e il silenzio non siamo mai stati buoni amici.

"Stavo solo pensando..."

"A cosa?" Domanda interessato.

"Che..." nel frattempo che sto per parlare, ferma il veicolo proprio davanti casa mia. "Che mi dispiace per l'altro giorno. Non avrei dovuto dirti quelle cose, non sapevo che..." sto ancora cercando di dire, ma Lorenzo mette due dita sulle mie labbra per tapparmele.

"Non fa niente, Sere. Io capisco come ti senti, ho solo esagerato a dire quelle cose, non preoccuparti!"

Sbuffo e abbasso lo sguardo, per poi riguardare lui.

"No, però è vero: a volte sono superficiale e penso che tutti i problemi ce li ho io, devo imparare a fregarmene di più..." sorrido.

In realtà, devo ammettere che sono una persona che da poco peso a tutto, ma l'unica cosa che mi colpisce davvero e riesce a ferirmi, sono i miei genitori e il modo in cui mi fanno sentire.

"Adesso torno a casa, grazie per la serata!" Non posso che ringraziarlo, lui riesce sempre a farmi staccare la spina.

Sto per girarmi, quando la sua mano stringe il mio braccio e mi porta proprio ad un soffio dalle sue labbra.

"Ma ci rivediamo?" I suoi occhi ora stanno brillando di una strana luce, e un senso di inquietudine mi invade il petto, che mi porta ad arretrare di istinto.

"Penso... io penso... che dovremo finirla qui. Cioè ci siamo divertiti, mi hai fatto stare bene..." ammetto sincera, con i denti conficcati sul labbro inferiore. "Però è ora che la smettiamo..."

Lui si avvicina maggiormente a me, e i suoi occhi li vedo scrutarmi, senza emettere alcuna emozione.

"Hai detto che sei stata bene con me, giusto?" Annuisco senza rispondere verbalmente. "E allora perché vuoi che non ci vediamo più?"

"Lorenzo, io lo so come finiscono queste cose: uno dei due si innamora. E quella persona so già che non sarò io, ma tu. Per questo motivo, non voglio ferire nessuno. Io non voglio nessuna relazione!" Esclamo perentoria, mentre vedo che dalle sue labbra esce un risolino.

"Sere, quando è che ti avrei detto che io voglio una relazione? Ascolta: noi due insieme siamo un uragano. Cioè lo vedi anche tu, e non dire di no, che quando facciamo sesso, ci sentiamo. E non parlo di sentimenti, ma c'è una forte attrazione tra noi e c'è un intesa che non è facile trovare. O sbaglio?" Chiede per sicurezza, continuando a tenere lo sguardo ben fisso sul mio.

"Si, hai ragione. C'è intesa tra noi..." non posso che concordare con lui. Non posso negare che quando sto con lui, non è come con gli altri.

"Ecco... e allora perché dovremmo smettere di vederci, quando potremo per così dire 'usarci a vicenda'?"

"Te l'ho detto: potrei farti male!"

"No" scuote la testa e tiene ancora quel sorriso stampato sulle labbra, "non è così... nessuno dei due vuole una relazione, e io voglio esattamente ciò che vuoi tu!"

"Cosa mi stai proponendo, Lorenzo?" A quel punto chiedo per capire se ho compreso bene la sua intenzione.

"Possiamo diventare amici..." sorride sornione, passandosi una mano tra i capelli.

"Ed essere amici per te cosa significa?" A quel punto anche io non posso evitare di sorridere.

"Amici con benefici. Nessuna implicazione sentimentale, solo sesso. Quando ne abbiamo più voglia, senza obblighi."

"Quindi per te va bene se vado con altri?" La mia domanda è solo per capire se lui non si arrabbierebbe nel caso andassi con altri, anche se, se ho lui, non me ne vado a cercare altri in giro.

"No, tu sei libera di fare ciò che vuoi. Come d'altronde anche io!" Esclama alzando le sopracciglia con fare superiore.
"Affare fatto?"

Abbassa il braccio e la mano per farsela stringere, i suoi occhi neri ora si induriscono come se stesse dicendo qualcosa di serio e oscilla il suo sguardo tra la mano e il mio viso.

"Non ti innamorerai di me?"

Scuote la testa con fare sicuro e stende più la mano per stipulare questo accordo verbale.

"Affare fatto?" Non riesce più a fare il serio e le sue labbra si allargano in un sorriso laterale.

"Affare fatto!" Stendo anche io il braccio e la mano e gliela stringo, mentre lui mi avvicina a lui in un battito di ciglia con la mano e mi bacia sulle labbra.

"Allora che dici se andiamo a firmare il patto in camera tua?" Dice a fior di labbra.

Lo guardo negli occhi, e lo sento aumentare il mio desiderio. Ed è strano come lui riesce a coinvolgermi con uno sguardo, col suo profumo caratteristico e con le sue mani che sembrano essere state inventate per toccare il mio corpo.

"andiamo a firmare!"

È un piccolo capitolo di passaggio, ma ne aggiornerò un altro (spero) in settimana!

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È un piccolo capitolo di passaggio, ma ne aggiornerò un altro (spero) in settimana!

Buon inizio settimana

White or Black #2 (Completa)Where stories live. Discover now