29•capitolo -Non vuoi mandarmi via?-

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Lorenzo:

"Cosa vuole da te?"

Sento contorcermi lo stomaco all'idea del suo ex che la cerca. Non me ne ha mai parlato esplicitamente, eppure lo so che lei ha ancora dei sentimenti contrastanti verso quel ragazzo. Ho paura, inutile fare il grande uomo che finge che nulla lo turba, perché ho perennemente la paura di perderla. E quando poco prima stavo per confessarle i miei sentimenti per lei, e le stavo per dire quanti anni in realtà ho, mi ha assillato il timore di non vederla più. Non me lo posso permettere, e me ne rendo conto ogni giorno di più quanto quello che provo per lei non sia più una semplice attrazione, ma qualcosa che mai ho provato e a cui non so dare un nome.

"Niente..." Sussurra a mezza bocca Serena, posando il telefono nel comodino e abbassando lo sguardo.

La vedo pensierosa, angosciata, forse anche sconvolta. Si mordicchia il labbro nervosamente con i denti, la sento sospirare seppur sta cercando di fingere indifferenza. Eppure, anche se lei non lo sa ancora quanto, in questi mesi ho studiato i suoi atteggiamenti e ormai li so decifrare e so che non sta bene come dice, che sta minimizzando ciò che sente.

Alza lo sguardo dopo un po', le mie gambe tremano e penso se avvicinarmi in sua direzione o lasciarle i suoi spazi. Non so mai cosa fare con lei, ho perennemente la paura che possa turbarla con un mio gesto e allontanarla da me. Passo una mano tremante tra i capelli, poi decido che forse è meglio farlo quel passo in sua direzione, ma neanche il tempo di allungare la gamba, che il suo telefono prende a squillare nuovamente. Questa volta, però, è un semplice messaggio. Vedo che i suoi occhi chiari si incupiscono, come stringe le sue mani tt loro e come è indecisa se andare a vedere il messaggio, o meno. Questo ragazzo riesce a cambiarle l'umore, e riesce a fare la stessa cosa col mio che inevitabilmente cambia se penso che lei possa voler stare ancora con lui.

Vorrei solo che lei provasse ciò che sento io solamente toccandola, baciandola, guardandola. Ma forse dovrei smettere di illudermi, eppure, quando la tocco e la bacio, quando lei mi guarda, percepisco che non sono il solo a provare tutte queste cose. Sono una continua contraddizione i suoi occhi: un attimo prima mi dichiarano un sentimento reciproco, un attimo dopo mi fanno comprendere che sono solo uno stolto a pensare a un sentimento che lei non condividerà mai con me, perché lo prova per un altro ragazzo.
C'è sempre la sua ombra tra noi, fin dal primo giorno, dal primo bacio, dalla prima volta che abbiamo fatto l'amore, dal primo momento in cui ho sentito un emozione scivolarmi addosso. È stato adrenalinico sentirla, ma nello stesso tempo angosciante perché ho percepito un inquietudine che ci avrebbe accompagnato per il resto del tempo.

Prende il telefono, vedo ancora il suo umore cambiare, studio il suo sguardo concentrato nella lettura del messaggio e so che è lui.

Voglio chiederlo, ma ancora quella paura di sbagliare e di esagerare, mi assilla.

"Cosa vuole lui da te?" Probabilmente sbaglio nel chiederlo, ma il fatto è che mi sono stancato di assecondare le sue paure su quel qualcosa che io so che sta nascendo tra noi, anche se lei cerca di negarlo e sminuirlo. Ma è così, lo sento e non voglio scappare da questa sensazione che ho addosso ogni volta che la stringo. Mi fa stare bene quello che provo, e vorrei che anche lei provasse la voglia di rifugiarsi tra le mie braccia, anziché fingere che tutto quello che c'è tra noi si limita ad un rapporto fisico, a soddisfare dell'esigenze umane. Vorrei strappargliele di dosso le ansietà che la limitano a viversi davvero me, prenderle e buttarle via, così da averla tutta per me.

"Lorenzo..." adesso tremo, e se lo faccio è perché so che potrebbe mandarmi via, anche adesso.
Mi sento un oggetto, e lo so che tutto questo dipende anche dalla mia poca sincerità nell'ammetterle di volerla con tutto me stesso nella mia vita.

White or Black #2 (Completa)Where stories live. Discover now