1•capitolo -solo per una notte-

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Qualche mese prima:

Tamara al solito non è voluta uscire, così ho deciso di farmi un giro per i fatti miei, e per compagnia mi sono portata una mia compagna di corso Matilde. Questa ragazza è insopportabile, non fa che parlare a raffica e francamente vorrei chiuderle quella bocca, ma non sapevo con chi altro uscire. Vado molto d'accordo con le mie compagne di corso, ma in realtà, sono la classica ragazza che ho tante amiche ma nessuna vera. O almeno, tranne una: Tamara. Lei è l'unica che considero una amica preziosa, lei c'è stata nel momento più difficile e io ci sono e ci sarò sempre per lei.

Arriviamo al locale, uno in cui mi ha portato Matilde e ovviamente io, ho accettato.
Ci sono due buttafuori, uno più grosso dell'altro e altissimi almeno il doppio di me. Uno di loro mi sta sorridendo, io però non ci presto attenzione. Non mi piacciono i tipi troppo palestrati, ma solo al punto giusto. Ma, solo in quel momento, capisco perché Matilde è voluta venire qui: il secondo buttafuori la sta divorando con lo sguardo.

"Ehi ciao, Nick!", gli dice lei, ammiccando nella sua direzione. Lui, senza darle il tempo di fiatare, L'afferra per il fianco, l'avvicina a lui e le infila la lingua in bocca come se io non fossi davanti a loro. Rimango ferma e immobile a guardare questa scena che mi disgusta, e non perché fanno questo davanti a me, ma più perchè questa ragazza a scuola sembra la classica casa e chiesa. E qui si capisce ciò che ho sempre pensato: l'apparenza molto spesso inganna. Basta guardare me per capirlo. Sono una ragazza cresciuta in una famiglia benestante, non mi è mai mancato nulla. Eppure, io sono diversa dalle persone del mio mondo. Ho dei vestiti griffati, eppure non la penso come loro.

Nel frattempo che penso a tutto questo, mi accorgo che ancora Matilde è intenta a limonarsi il buttafuori senza ritegno.

"Matilde, senti... dentro ci sono i bagni, se ne hai voglia nessuno ti impedisce di chiudertici dentro con questo...", lo guardo un attimo, poi faccio una smorfia di disgusto. "Splendido ragazzo...", ridacchio prendendomi un po' gioco di lui. "Ma adesso, per piacere, ti muovi a convincerlo a farci entrare o devo aspettare che te lo fai davanti a me?", le dico chiaramente, senza considerare il fatto che lui è davanti e sta ascoltando tutto quello che sto dicendo. Penso che mi arriverà una brutta risposta da parte del buttafuori, ma invece lo sento ridere sommessamente divertito da ciò che ho detto.

"Ti diverto?", chiedo guardandolo male.

"Sei forte!", esclama lui, guardandomi in un modo che non mi piace per niente.

"Si, molto. Però non te la do, quindi continua a limonarti la mia amica!" Gli dico sfacciata, formando nelle mie labbra un sorriso laterale.

Matilde continua ad osservarmi, ma non sembra disturbata da questa scena o da ciò che dico, anzi sembra che non gliene importi niente del fatto che questo ragazzo ci stia provando anche con me davanti ai suoi occhi.

Poi si volta verso di lui, che annuisce e ci fa entrare dentro. Una volta approdati in questa discoteca in cui non ero nemmeno mai entrata, la mia amica mi fa voltare verso di lei e mi sorride.

"Guarda che se vuoi, scopa bene!", sorride Matilde, con un espressione maliziosa.

"No, grazie, Matilde... preferisco trovare altro, piuttosto che i tuoi scarti!" Ma mi viene da ridere mentre lo dico, perché mi rendo conto quanto poco sapevo di questa ragazza che nella mia testa sto pure definendo amica, ma che potrei catalogare più come conoscente.

Io e Matilde passiamo qualche minuto a parlare, e nel frattempo decidiamo di andare a prendere qualcosa da bere. Ma, mentre lei mi dice qualcosa che onestamente non sto nemmeno ascoltando per quanto farnetica, i miei occhi vengono magnetizzati di fronte a me: due occhi scuri come il cielo di notte mi stanno fissando. Uno di quegli sguardi che ti mettono ko e ti fanno mancare il fiato, e io sono incapace di smettere di guardare, anzi, questo gioco di sguardi mi piace.
Lui mi sorride, io però, decido di distogliere lo sguardo dato che Matilde mi sta ancora parlando e nel frattempo bevo un sorso del liquido verde che ho preso poco prima, ma quando li rialzo noto che il ragazzo che mi stava osservando sta parlando con un altro ragazzo. Osservo la scena da lontano e, poco dopo, Matilde mi liquida nel mio posto e si allontana con il buttafuori, facendomi segno con la testa. Mi volto nel lato bar, dove prendo un altro cocktail e quando mi giro, mi ritrovo davanti degli occhi azzurri e delle labbra che mi stanno sorridendo da pervertito.

White or Black #2 (Completa)Where stories live. Discover now