White or Black #2 (Completa)

39•capitolo -Juan o Lorenzo?-

Serena:

"E quindi dopo tutto ciò che mi hai raccontato, esattamente, cosa hai deciso di fare?"

Come sempre ho raccontato tutto a Matilde, dato che, non appena mi ha visto stamattina, ha voluto sapere ogni particolare di ciò che era successo con Lorenzo.

Sono confusa, la giornata insieme a lui mi ha destabilizzato e neanche poco. Sto cercando di capire cosa si cela dietro i miei sbalzi d'umore, anche perché, ciò che non voglio è fare del male a Lorenzo. Il problema è che, nonostante tutte le volte che gli ho detto che non ci sarebbe stato nulla, il suo impuntarsi non fa altro che avvicinarmi maggiormente a lui.

Juan mi sta dando ciò che ho sempre voluto da lui, ovvero vivere con lui. Lorenzo mi da unopportunità di vedere la vita diversamente da come l'avevo progettata. Non faccio che balzare dall'uno all'altro nella convinzione di amare ancora Juan, ma quando Lorenzo si avvicina a me, è impossibile per me allontanarlo. Lo dico a Matilde, continuo a raccontarle che quello che voglio è allontanare Lorenzo, ma non sono più convinta che sia esattamente ciò che voglio. Da quando Juan mi ha lasciata, ha creato un vortice dentro di me e ha fatto sì che io innalzassi un muro per proteggermi da chiunque altro si sarebbe avvicinato. Mi sono mostrata diffidente verso gli esseri umani maschili, ho dato il mio corpo, ma nessuno di loro ha mai ricevuto me. Lorenzo invece, senza neanche far rumore, è riuscito a farmi aprire anche se ho cercato di vietare l'accesso anche a lui. E ora sono ad un bivio, e so che, qualsiasi cosa farò, perderò qualcuno di importante.

Sento il bisogno di avere Juan vicino, di sentire il profumo, un suo abbraccio, di perdermi nel suo sorriso.

Però non è così facile, perché quando mi volto dal lato destro del letto, cerco sempre il corpo nudo di Lorenzo che era capace di scaldarmi e farmi aprire ad una nuova emozione, che pensavo di non poter più provare.

Ma, nonostante tutti questi pensieri, so bene che Juan è l'amore della mia vita e la delusione non ha cambiato ciò che provo. Mentre per l'altro ragazzo, non sono arrivata ad amarlo, perché non mi sono aperta abbastanza da permettergli di conoscermi davvero.

"Io non lo so davvero", ammetto in un sospiro alla mia amica, che mi guarda con le mani conserte e per la prima volta anche comprensiva. Non mi biasima, mi capisce, glielo leggo nello sguardo. So solo che stasera c'è la festa di fine anno di mia sorella, e non so nemmeno se Lorenzo si presenterà, dato come mi sono comportata con lui

Dopo l'ultima volta, non ho più avuto il coraggio di cercarlo. Non sapevo esattamente che dirgli dato che, ho continuato a vedere Juan anche se in maniera sporadica.

"Ma tu vuoi che venga?" ovviamente mi chiede lei.

"Io..."

Ho paura anche ad ammetterlo quanto vorrei vederlo, quanto la sua presenza mi aiuterebbe a sopportare una situazione di disagio con i miei genitori. Solo lui riesce a tranquillizzarmi quando ci sono loro. Ma dall'altra parte, non saprei cosa dirgli, come giustificare la mia assenza. L'ho tenuto lontano perché avevo bisogno di comprendere meglio cosa mi legasse a lui e, anche se mi è mancato, non ho ancora chiaro cosa voglio. Juan sempre di più mi dimostra che vuole recuperare, ma se non so se è quello che voglio, non posso fare quel passo in più.

Ho trovato una scusa per non rispondere a Matilde oggi, e ora, mi sto preparando per andare alla festa di mia sorella. Ormai mi sembra abbastanza chiaro che dovrò sorbirmi i miei genitori senza l'aiuto di Lorenzo, e ben mi sta visto come mi sono comportata.

Prendo al volo la borsetta e mi do un'occhiata allo specchio prima di scendere. Tiro un sospiro e vado verso la macchina, ma quando ho aperto lo sportello, viene immediatamente chiuso da una presenza dietro di me. Mi immobilizzo e il respiro mi viene a mancare. Dentro di me i peggior scenari si presentano. Il respiro della persona dietro di me, soffia tra i miei capelli, perciò decido di voltarmi e quando lo faccio, rimango ferma, immobile, a guardare due occhi scuri che si perdono nella profondità della notte.