17•capitolo -Ho bisogno del tuo aiuto-

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"Daniel, tu... tu che ci fai qui?"

Sono sbalordita nel vedere il biondo davanti a me, non me l'aspettavo che si sarebbe fatto vedere dopo i precedenti. Ma dai suoi occhi, noto che le cose non sono cambiate come credevo. E lo capisco da come i suoi occhi sono arrossati da un pianto, le sue labbra che continua a torturarsi e il suo sguardo che continua a guardare dietro di me come se aspettasse un incontro da un momento all'altro.

"Sere, io... io... ho bisogno del tuo aiuto!" Dice tutto d'un fiato e tortura le sue labbra ancora una volta.

In quel momento, sento un palmo unirsi al mio ed è quello di Lorenzo, che forse mi sta chiedendo con questo gesto, tacitamente chi è la persona davanti a me.

"Di cosa hai bisogno?" Ma anche se faccio questa domanda, so bene quello che verrà dopo, cosa mi chiederà.

E infatti, dopo aver visto il suo sguardo rivolgersi al cielo e il suo sospiro frustrato uscire dalle sue labbra con prepotenza, i suoi occhi tornano a me e le sue gambe accorciano le distanze tra noi.

"Devo vedere Gianni!"

Lo guardo negli occhi, non dico una parola. Osservo solo la tristezza e la malinconia che si sente anche dal tono di voce. Abbasso lo sguardo e rifletto, so che è una cosa che probabilmente i miei genitori non accetterebbero mai. D'altra parte, è lo stesso pensiero che ha Gianni?

"Non so se è una buona idea!" Obietto io, con gli occhi incastrati ai suoi.

"Sapevo che avresti risposto così, ma, sere, tu sei l'unica che può aiutarmi. Tu lo sai quello che c'è tra noi, o che c'era!" Si morsica il labbro e la sua voce trema all'ultima affermazione.

"Lui è fidanzato, Daniel, forse i suoi gusti da allora sono cambiati!"

Dico, rammentando il momento in cui li colsi intenti ad effusioni affettuose. Le stesse che Gianni mi intimò di non rivelare mai a nessuno e che, lui, avrebbe smesso di vederlo. Ovviamente quella fu un ulteriore discussione tra noi, perché, come sempre, lui non si è mai imposto con i miei genitori e ha sempre mostrato quello che non è, a costo di rinunciare al suo vero io e quindi alla sua felicità.

"Sei sicura?" Ancora un ulteriore passo nella mia direzione. "Non mi sembrava quando la scorsa settimana mi ha chiamato dicendomi che gli mancavo. Il fatto è che..." si inumidisce le labbra ed emette un ulteriore sospiro. "Io l'ho rifiutato!"

"Se lo hai rifiutato, perché sei qui, adesso?" A quel punto domando, perché mi sa che qualche tassello mi manca.

"Perché il pensiero che stavo per perderlo per orgoglio, mi sta torturando. Perché lo amo, Serena, io lo amo. E non voglio continuare questa lotta tra di noi, voglio che ci viviamo alla luce del sole. Non voglio nascondere ciò che sono, e so che lui è l'unico che ho sempre voluto. Ero ancora deluso, amareggiato per come mi aveva mollato qualche anno fa e si era messo con la sua attuale 'fidanzata'..." virgoletta l'ultima frase, "... ma... ma... io lo so che lui ha fatto tutto questo per la tua famiglia, per quello che penserebbero di lui, e... io voglio provarci a darcela un'altra possibilità"

Il tono della sua voce mi mette i brividi. Il suo amore è così forte e profondo nei confronti di mio fratello, che mi chiedo come puoi amare così incondizionatamente qualcuno che ti ha buttato solo per essere accettato dalla propria famiglia. Io mio fratello non lo capirò mai, ne capisco come fa questo ragazzo ad amarlo così tanto anche se lui si è comportato così. Ma una cosa io la so: non posso permettere a mio fratello di perdere la persona che ama per orgoglio. Forse per la prima volta mostrerà ciò che veramente è, il fratello che era un tempo, quello con cui riuscivo ad averci un bel rapporto, ma che poi è cambiato.

White or Black #2 (Completa)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum