Ti Scatterò Una Foto | Shawn...

By xsiriaa

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"Non basta più il ricordo Ora voglio il tuo ritorno" -Tiziano Ferro La vera amicizia non svanisce dopo an... More

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GRAZIE

Ventotto

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By xsiriaa

Beth ha cercato di dissuadermi dalla mia idea ma non ho ceduto. Intendo cambiare aspetto, perché non sono più la Kimberly di una volta. È passato un mese dal mio ritorno in Canada, eppure non ho parlato a Shawn. Non trovo il coraggio e tutto ciò che mi rimane è il tempo con Beth o mia madre. Loro non capiscono ciò che sento, nonostante abbia cercato di spiegarlo con parole sempre più semplici da intendere. Al contrario, mi stressano e non mi lasciano un minuto da sola. Shawn non gioca più in giardino con Aaliyah, non mi viene a trovare, non cerca nemmeno di parlarmi. Io - lo giuro - ci ho provato ma nessun mio buon proposito è giunto alla fine. Sono arrivata davanti alla sua porta, per poi tornare indietro più indecisa di prima. Questa "distanza ravvicinata" non aiuta affatto, sto sempre peggio.

«Non farlo, Kim» mi prega Beth, corrucciando la fronte. Io scuoto la testa e sospiro; forse ha ragione lei, non dovrei tagliare i capelli. Inoltre, crescono così lentamente che non li rivedrò mai più lunghi come lo sono ora. Tuttavia, l'idea di cambiare aria e aspetto mi incuriosisce.

«Lo voglio fare, smettila di lamentarti» borbotto, ridacchiando. Ormai è giunto il momento e ci troviamo nel luminoso salone della parrucchiera. Mi sta riempiendo di shampoo, ho così paura che mi finisca negli occhi, perciò li chiudo più forte possibile. Odio il bruciore che causa la schiuma.

«C'è ancora tempo per cambiare idea» dice la mia amica, coprendosi il viso con le mani. «Hai dei capelli così lunghi e naturali, puoi almeno pensarci un altro giorno?»

«No, Beth» rispondo, con un tono serio. Sono stufa di impiegare oltre mezz'ora per asciugarli, dalla cute alle punte e non intendo sprecare altro tempo prezioso per qualcosa di troppo estetico come i capelli. Con la coda o la crocchia non sto affatto bene, perciò tanto vale darci un taglio, nel vero senso della parola. La parrucchiera mi rivolge un sorriso d'obbligo e utilizza il pettine per togliere i nodi formati dopo lo shampoo. Le ricordo di tagliare il più possibile, non vorrei però rimanere senza. Preferirei un taglio sopra le spalle, in modo da poterli comunque legare il minimo indispensabile.

«Non lamentarti poi, se ti penti della tua decisione» brontola, alzando gli occhi al cielo. Annuisco e ridacchio, notando quanto Beth sia arrabbiata con me per qualcosa di talmente irrilevante. Noto le ciocche a terra che, in poco tempo, riempiono il pavimento e circondano la mia sedia. Non voglio guardarmi allo specchio, ho tanta paura di voler tornare come prima. Ormai il danno è fatto e non esiste nessuna pozione capace di far crescere i capelli in un periodo che non sia di quattro anni.

La parrucchiera è molto indaffarata: tira, pettina, taglia e, in men che non si dica, mi ritrovo con la metà dei miei capelli. Un cambio radicale, direi. Sono diversa, non come mi sarei dipinta. Il mio viso sembra leggermente più magro con questo taglio, i capelli sono lisci e corti - ma non troppo - e Beth sta quasi per piangere.

«Stai bene, davvero» ammette poi, accennando un sorriso. La ringrazio e pago alla cassa, un prezzo troppo alto per così poco. Mi sento più fresca con il collo quasi scoperto e diversa, forse più leggera. I capelli lunghi hanno occupato una parte troppo ampia della mia vita; ogni giorno era sempre la stessa storia: spazzola in mano, elastici ovunque, balsamo per capelli, specchio a portata di mano.

«Chissà cosa penserà Shawn...» bisbiglia, sospirando. Le lancio un'occhiataccia, alzando gli occhi al cielo. Ormai sa ciò che penso in merito alla faccenda, a Shawn, a tutto. Beth abbassa lo sguardo, annuendo leggermente, poi, come se le si fosse accesa una lampadina sopra la testa, compare l'accenno di un sorrisetto malizioso che, sicuramente, non porta a nulla di buono.

«Non dire una-» La mia frase rimane a metà, interrotta dalla forte e decisa voce della mia amica, che copre la mia in modo presuntuoso, senza nemmeno lasciarmi il tempo di finire ciò che avevo iniziato.

«Seguimi!» Mi trascina fuori dal negozio, con una velocità impressionante, afferrando la mia borse e, di conseguenza, anche il mio braccio. Le corro dietro, lamentandomi per la sorpresa.

«Sono sicura di una cosa, Kim. Lui è ancora legato a te, è evidente. Tu, invece, non puoi scappare ogni volta che ne hai l'occasione, è da codardi. Devi affrontare la situazione.» dice, tutto d'un fiato. Mi piace la sua sincerità, anche se non sono completamente d'accordo con ciò che ha appena detto. Ammetto di essere spaventata dalla reazione di Shawn, spaventata da ogni cosa. Non so in che modo comportarmi, nemmeno che cosa dovrei dire quando sarò di fronte a lui. probabilmente le parole non usciranno neanche dalla mia bocca, perciò, oltre alla paura si aggiungerà l'imbarazzo causato dalla mia agitazione.

«Shawn non vuole vedermi o parlarmi, è questo il problema, Beth. Come pretendi che lui voglia ancora avere una come me al suo fianco? Non faccio altro che mentire a lui e a me stessa, nonostante abbia bisogno del mio migliore amico più di ogni altra cosa» confesso, sospirando. Mi sono liberata di un peso che nascondevo dentro di me, qualcosa che non voleva uscire e farsi vedere. Eppure, il bisogno di parlare con qualcuno di questa situazione e di ciò che penso era necessario, tanto che sarei scoppiata a piangere se fossi rimasta zitta. Beth avvolge le sue braccia attorno al mio corpo, stringendomi forte a sé. Mi piace questo calore che emette, come se fosse un grande fuoco che riscalda i cuori.

«Riuscirete a risolvere ogni cosa, la vostra amicizia non è una cosa di tutti i giorni» bisbiglia al mio orecchio, mentre io sorrido in risposta. Mi piace il rapporto che abbiamo ricreato, quasi non fossero esistiti tutti quegli anni di distanza. Eppure, mi piace pensare che nulla sia cambiato e nulla sia riuscito a separarci. Lei ha comunque le sue amicizie qui, non invaderò di certo il suo mondo, tuttavia Beth è l'unica con cui sono rimasta in contatto, escludendo Shawn che, ormai, dimentica di conoscermi.


Entrando nell'imponente edificio, noto decine di bottiglie vuote a terra e parecchie ragazze quasi completamente nude. Non è proprio il mio genere di festa, nonostante sia una ragazza che si diverte con poco. Di certo non amo ubriacarmi fino a vomitare l'anima e non ricordare più nulla della sera precedente. Beth, al contrario, sembra abituata al volume alto della musica, ai ragazzi fuori di sé, alla presenza di alcol in ogni angolo della casa. Mi sento pesante rispetto alle ragazze presenti, anche se indosso una semplice maglietta e un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia. Forse, a causa della vita alta, sembro più snella e leggera, eppure queste ragazze somigliano alle modelle di Victoria's Secret, con gonne troppo corte e magliette troppo aderenti. Anche Beth non ha scherzato con l'abbigliamento, perché di certo il suo vestito rosa fluorescente si nota in lontananza. Tuttavia, lo concedo alla mia amica, poiché le calza alla perfezione. Le sue curve sono perfettamente avvolte dal tessuto abbagliante e i tacchi la rendono più alta del normale.

«Bevi qualcosa, dolcezza?» chiede una voce e impiego un momento per comprendere che la sua domanda è rivolta proprio alla sottoscritta. Non me lo sarei mai aspettato, siccome le ragazze attraenti e svestite qui dentro sono una trentina, perciò la mia presenza è alquanto invisibile.

Il ragazzo di fronte a me è carino, malgrado la sigaretta in mano. Mi sta offrendo da bere e, sebbene non dovrei accettare, afferro il bicchiere e finisco il contenuto in un tempo a dir poco sorprendente. Lui sorride e annuisce, come se avesse capito il mio bisogno di divertirmi.

«Aspettami qui, dolcezza, ne prendo un altro» Strizza un occhio e scompare tra la folla. Nel frattempo Beth, senza essersi accorta di nulla, mi trascina nel bel mezzo della pista da ballo, dimenandosi tra i ragazzi sudati e puzzolenti. Sono soltanto le undici e tutti sembrano fuori di testa. Nemmeno Beth controlla le sue azioni e le sue parole, infatti la vedo afferrare un ragazzo al collo, avvicinarlo a sé e stampargli un bel bacio sulle labbra. Poco soddisfatto, osservo lo sconosciuto avventarsi sulla mia amica con fretta e ampliare il bacio. Disgustata e poco a mio agio, riesco ad uscire dal macello all'interno di questa casa, spingendo e facendomi spazio tra l'ammasso di gente nel centro della stanza. Raggiungo il giardino, illuminato da piccoli lampioni che segnano un sentiero da percorrere in caso qualcuno si stesse annoiando ad una festa come questa. Ma non è l'unica attrazione qui fuori; infatti, una grande piscina ricopre la metà del prato, rendendo il giardino il luogo perfetto in cui rilassarsi.

«Tu sei Kimberly, non è vero?» chiede la stessa voce di prima dietro le mie spalle. Mi volto di scatto, incontrando un viso dolce e sorridente. Non riesco a riconoscere questo ragazzo, nonostante lui conosca il mio nome. Non credo di averlo mai visto, in realtà. È alto, magro, con una carnagione scura, quasi fosse appena tornato da una vacanza ai Caraibi.

«Sono Zac, non ti ricordi di me?»

A/N
Nuovo capitolo! Spero vi piaccia veramente, anche se Shawn non compare...
Baciii❤️

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