Ti Scatterò Una Foto | Shawn...

De xsiriaa

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"Non basta più il ricordo Ora voglio il tuo ritorno" -Tiziano Ferro La vera amicizia non svanisce dopo an... Mais

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De xsiriaa


Ivy è tornata a casa una buona mezz'ora fa, dopo aver dormito tutta la notte, senza svegliarsi per vomitare. Shawn, invece, è uscito dalla porta d'entrata un minuto fa e già mi manca. Dopo il piccolo bacio d'addio, abbiamo deciso che una notte insieme non ci avrebbe fatto male. Siamo rimasti abbracciati per tanto tempo, non volevo lasciarlo andare. Eppure l'ho fatto. Ci siamo separati e mi sono sentita come se una parte di me non mi appartenesse più. Quella parte, infatti, spetta a Shawn ora. Lo guardo allontanarsi ma, d'un tratto, un altro ragazzo corre verso la mia casa. Spintona Shawn e grida il mio nome. Il mio migliore amico si volta verso di me, con un'espressione confusa in volto. L'altro ragazzo è Jasper. Oh, no.

Come sa il mio indirizzo? Io non ho mai invitato lui qui e, men che meno, gli ho detto dove abito. Qualcuno deve averlo fatto e quella persona non è stata simpatica. Jasper ha il viso contratto dalla rabbia, gli occhi rossi e i capelli spettinati quando si avvicina a me. Lo guardo sorpresa e impaurita.

«Jasper, ciao.» sussurro, chiudendo la porta d'entrata dietro di me. Le chiavi stanno incidendo la mia pelle, formando lo stampo del metallo. Le mani sudano, nonostante sia freddo fuori. Shawn ha avvertito la mia paura, perché si avvicina lentamente, rimanendo nascosto.

«So quello che hai fatto, sai? È sempre così, no? Vai a baciare qualcun altro quando io non ci sono. Ma chi credi di essere, puttanella?» urla, afferrandomi il polso. Non capisco di cosa stia parlando, io non l'ho mai tradito. Poi, ricordo Shawn. Qualcuno deve averci visto mentre ci stavamo baciando e ha avuto la brillante idea di riferirlo a Jasper. Complimenti!

«No, Jasper. Devi esserti sbagliato. Probabilmente sei tu, quello che mi tradisce.» grido, stringendo le mani e divincolandomi dalla sua presa. Ma lui stringe ancora i miei polsi, trattenendomi al muro della casa. Shawn si avvicina, ma io scuoto la testa, implorandolo di restare lì dov'è. Ti prego Shawn, non reagire.

«Oh, ma certo! Tu sei così ingenua e piccola...» Accarezza la mia guancia con le mani gelide, causando brividi di freddo in tutto il corpo. Punta gli occhi nei miei e capisco che ha bevuto. Sono iniettati di sangue. Mi bacia con forza, toccando il mio corpo, mentre io inizio a piangere. Non posso più andare avanti con lui, semplicemente non posso. Le sue mani continuano a vagare sul mio corpo immobile.

«Non toccarla!» grida Shawn, avvicinandosi a noi due. Jasper si ritira immediatamente e si volta verso il mio migliore amico. Ha i pugni serrati e respira velocemente. È arrabbiato e vuole proteggermi. Jasper, invece, ride, scuotendo la testa. «Chi è questo ragazzino? Scommetto che sei tu lo stronzo che ha baciato la mia ragazza!» urla in risposta Jasper, camminando ad ampie falcate verso Shawn. Ho paura per lui, non voglio che si faccia male. È tutta colpa mia se Shawn è in questa situazione. Sempre colpa mia.

«Non sono più la tua ragazza.» dico sottovoce, ma abbastanza forte perché Jasper si volta e mi raggiunge, più arrabbiato di prima. Alza la mano e mi tira uno schiaffo in pieno volto. Mi accascio a terra, premendo la mano contro la guancia. Brucia contro il freddo.

«Kim!» esclama Shawn, correndo verso di noi. Jasper è più veloce e si piazza di fronte al mio amico.

«Lascialo in pace, Jasper.» lo prego, alzandomi in piedi e afferrandogli la spalla. I polsi mi fanno ancora male e così anche la guancia. È come se milioni di formiche stessero camminando in fila indiana sulla mia faccia.

«Sta' zitta!» grida, colpendo Shawn in viso. Inizio a piangere ancora di più, mentre Shawn cade a terra, il sangue che cola dal suo naso. Jasper si volta e colpisce anche me. Non mi aspettavo una reazione del genere, Jasper è un tipo geloso. Gli piace avere mille ragazze, ma nessuna deve tradirlo. Mai. In caso contrario, lui si arrabbia ed è questo che accade. Sono già successi avvenimenti come questi in passato e Jasper è comunque riuscito ad imprigionarmi nella sua ragnatela.
Shawn urla il mio nome e dà un pugno allo stomaco a Jasper. Non riesco a vedere bene, la mia vista si è annebbiata. Non sono mai stata picchiata, Jasper mi ha colpita in pieno volto, sul naso. Penso sia rotto, perché il sangue non smette di uscire e fa un male cane.

«Jasper, smettila. Ti prego!» riesco a dire, sbattendo più volte le palpebre. Ma Jasper è a terra e guarda entrambi con i suoi occhi rossi. «Sei solo una puttana!» esclama, gattonando verso di me. Ma il mio eroe lo colpisce al fianco con un piede e Jasper cade a terra. Shawn accorre verso di me, stesa a terra e mi abbraccia forte, ripetendo scuse e scuse. Mi bacia il viso, mentre le lacrime rigano le sue guance. Jasper di alza, stranito e ancora ubriaco. Continua a ripetermi che non la passerò liscia e gli mostro il dito medio. Con altri gesti e parolacce, se ne torna da dove era venuto e Shawn ridacchia. «Non credevo riuscissi a fare questi gesti.» Cerco di sorridere, ma tutto fa così male. Le sue braccia muscolose avvolgono il mio corpo, mi solleva ed entra in casa. Mi adagia sul divano e corre in bagno, prendendo disinfettanti e cerotti. Ora, lui è l'infermiere, i ruoli si sono invertiti. A tre anni, era stato il mio paziente.

«Shawn, anche tu sanguini.» sussurro, indicando il taglio sul suo labbro, dal quale cola il sangue rosso scuro. Lui scuote leggermente la testa, tamponando il mio naso. Mi lamento, strizzando gli occhi e gemendo dal dolore. Il disinfettante brucia a contatto con le ferite sul mio viso. Forse uno degli anelli di Jasper mi ha colpito, ma non ricordo quando. So solo che i tagli sulla mia faccia non sono tanto profondi.

«Tu sei più importante, KimKim.» sussurra dolcemente. «E il naso non è rotto, tranquilla.» Sono sollevata, un problema in meno. Non dovrò andare all'ospedale e i miei non si preoccuperanno. Però Shawn è nei guai, doveva essere dai suoi nonni venti minuti fa.

«Shawn, devi tornare in Canada!» esclamo, ricordando la sua famiglia. E in quel momento, il suo cellulare vibra e suona nella sua tasca. «Arrivo subito.» dice, andando verso la cucina. Parla del volo, di Toronto e di qualcosa che non riesco a sentire. Cado in un sonno profondo, abitato da Jasper e i suoi pugni. Nella mia mente si rincorrono immagini piacevoli e terribili: io e Shawn durante questi giorni, noi da bambini, Jasper che assesta un pugno in faccia al mio migliore amico. Non riuscirò mai a perdonarmelo, è stata colpa mia. Non avrei dovuto invitarlo a dormire qui, lui non mi avrebbe baciata perché tra di noi non ci sarebbe stata tutta questa intimità e saremmo i due migliori amici di prima.

«Kim, svegliati. Sono arrivati i tuoi genitori.» Mancavano solo loro, mi rimprovereranno e chissà come reagiranno per questa "rissa". Appena mi vedono, corrono al divano. Mamma inizia a piangere, mentre papà chiude gli occhi e scuote la testa, camminando avanti e indietro davanti al mare. Mamma continua a maledire Jasper e la sua arroganza, Shawn mi tiene la mano. Il suo labbro è gonfio, ma non perde più sangue. Sorrido al mio migliore amico, che si prende così tanta cura di me, quando anche lui sta male.

«Parto tra due giorni, KimKim!» sussurra, con un grande e contagioso sorriso in volto. Mi piace vederlo felice, nonostante ciò che è appena accaduto. Lo abbraccio e sorrido.

«È fantastico, Shawn!»

«Non sembri felice.» si rabbuia, abbassando lo sguardo e lasciando la mia mano. A volte si comporta da bambino, proprio come ora. Sta facendo il labbruccio, è così tenero e vulnerabile in questo momento!

«Non riesce bene il mio sorriso, non è vero?» ridacchio, attirando l'attenzione di mamma e papà. Penso siano sollevati, perché se sto ridendo, significa che non fa poi così male. Shawn scuote la testa, ridendo. È proprio strano come la sua espressione possa mutare da triste a felice. Sul suo viso è comparso un sorriso bellissimo, che sostituisce quell'aria triste.


Ivy è rimasta a bocca aperta quando le ho raccontato ciò che è successo poche ore fa. Nemmeno lei credeva che Jasper potesse arrivare a questo punto. Ha oltrepassato il limite, non ne posso più. Sono sicura che domani ricorderà qualcosa, ma non tutto ciò è successo. Mi chiamerà per scusarsi, non accetterò nulla. La sua giustificazione sarà sempre la solita: Kim, ero ubriaco. Tu mi hai tradito. La colpa è tua, come sempre. Ed io lo caccerò di casa, non volendo sentire altre scuse. Eppure, agisco sempre diversamente. Prima immagino come potrebbe andare, poi mi lascio trasportare dalle parole dolci e dal labbruccio di Jasper e torniamo insieme, come se niente fosse mai accaduto. È già successo molteplici volte. Non so proprio cosa fare.

Ripensandoci, voglio dimenticare la faccenda di Jasper e vivere al massimo questi due giorni con Shawn. Non importano i lividi e i ricordi di questa brutta mattina, l'importante è rimanere insieme. Non voglio vederlo andare con le lacrime agli occhi a causa mia. Lui non deve pensare che io sia in pericolo. Non lo sono, credo.

«Ti fa ancora male, Kim?» chiede Ivy, indicando il naso o la faccia in generale. Scuoto la testa leggermente, sorridendo a malapena. Non perdo più sangue ormai, ma ora la testa sembra esplodere.

«E Shawn, stai bene?» Ivy sorride, la famiglia di Shawn si spaventerà quando lo vedrà. Il suo occhi sinistro è nero, il taglio sul labbro sembra doloroso ed è ancora rosso scuro. Mi fa male solo a vederlo.

«Sì, tranquilla.» Passa la lingua sulle labbra ed io non riesco a smettere di guardarlo. Shawn mi ha baciato due volte con quelle labbra e non posso far altro che pensarci, perché sembra impossibile. Insomma, bacia la sua migliore amica sulle labbra. Il problema è uno solo: mi è piaciuto. Non so proprio come comportarmi di fronte a lui, che cosa dire. È come se qualcosa mi impedisse di vederlo solo come un amico, nella mia mente viene proiettata l'immagine delle sue labbra sulle mie, delle sue dita intrecciate alle mie, della sua mano che accarezza i miei capelli e le mie guance. C'è qualcosa in me di differente, di nuovo. Non voglio sapere di che cosa si tratta, potrebbe rovinare tutto ciò che abbiamo ricreato in questi giorni. Tutti i nostri sforzi per non considerarci sconosciuti, per riallacciare il nostro rapporto. Andrebbe tutto all'aria se solo provassi qualcosa per lui e non posso permetterlo, desidero troppo che la nostra relazione torni alla normalità. Ciò che m'importa davvero è la nostra amicizia, l'amore rovinerebbe le cose e basta.

A/N
Nuovo capitolo!
Se volete seguirmi su twitter sono @/mendestinyx 💘
Buon weekend💞

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