Problems||Niall Horan

By liamsmyescape

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Ci innamoriamo di chi è in grado di tenerci testa, di chi non cede, di chi ci sfida, di chi è misteriosamente... More

Hi!
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HEEY VOI GENTE MORTALEE
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By liamsmyescape

MARGAUX'S POV
Siamo venuti tutti a casa di Niall così da riscaldarci un po' e cambiarci i vestiti tutti fradici. All'inizio pensavo davvero che ci fosse soltanto Elizabeth, ma quando ho visto Niall, Zayn e Louis, mi sono vergognata di me stessa, sono scappata senza dire niente a nessuno e mi hanno trovata in un cimitero a piangere davanti a un pezzo di marmo.
Ridicolo, davvero.

'Ora riposati un po''

Mormora Niall lasciandomi un bacio sulla fronte e coprendomi ancora un po' con la coperta di lana che ha tirato fuori dall'armadio apposta per me, dato che stavo tremando eccessivamente per il troppo freddo e umidità che ho preso prima. Sento la porta della camera chiudersi e mi rigiro a pancia in giù sospirando e sbuffando rumorosamente, consapevole del fatto che non chiuderò occhio nemmeno oggi, eppure questa mattina mi sono svegliata presto.
Avrei preferito rimanere un po' più di tempo insieme a papà, ma pioveva, avevo freddo e in più il mal di testa non aiutava affatto, il troppo piangere non mi fa mai granché bene.
Mi rigiro verso il comodino di Niall e guardo l'ora, è appena l'una del pomeriggio, non riesco a dormire, ho mal di testa, non ho fame e oggi è una giornata assolutamente no.
L'unica soluzione è andare giù dagli altri dato che non mi va di stare da sola e di lasciarli da soli, ma allo stesso tempo voglio stare da sola, lontana da tutti. Sbuffo un'altra volta scostandomi le coperte di dosso e sentendo immediatamente freddo, una sensazione che non sopporto, mi alzo forse un po' troppo velocemente dato che inizia a girarmi la testa, e con la coperta avvolta sulle mie spalle, mi dirigo giù in soggiorno dagli altri. I pantaloni di tuta che mi ha prestato Niall sono estremamente lunghi e devo fare attenzione a non inciampare. Li ritrovo tutti e quattro sdraiati sul grande divano, con lo sguardo fisso alla televisione sincronizzata su un canale che sta trasmettendo qualche specie di programma di macchine o di moto, povera Elizabeth. Con passo svelto e cercando di non farmi sentire da nessuno mi avvicino al divano, andandomi a sdraiare di fianco a Niall.

'Non dormi?'

Mi chiede stringendomi a lui e lasciandomi un bacio sulla testa, nego con il capo e incomincio a guardare anche io il programma che stanno trasmettendo in televisione, ma trovandolo subito noioso, dato che tratta di argomenti a me sconosciuti e che non m'interessano affatto. Afferro il telecomando appoggiato sul tavolino di fronte al divano e cambio canale, facendo protestare così i tre ragazzi che sembravano piuttosto interessati.

'Grazie Margaux, ti amo'

Esclama a voce alta Elizabeth, facendomi così ridere e aumentando le proteste dei ragazzi. Con un gesto veloce, Niall mi prende il telecomando e ritorna allo stesso canale di prima, accontentando gli altri due mentre io ed Elizabeth ci lamentiamo.

'Gira canale'

Ordino a Niall girandomi verso di lui, che però non mi calcola minimamente, continua a guardare la televisione.
Sbuffo rumorosamente così da farmi sentire da tutti e appoggio la testa sul suo petto, chiudendo gli occhi e provando la rilassarmi, ma addormentandomi pochi minuti dopo.

'Margaux dobbiamo andare o faremo tardi'

Mi avvisa mia madre a voce estremamente bassa, come se non volesse farsi sentire da nessuno, come se volesse rimanere in silenzio fino alla fine dei suoi giorni, proprio come vorrei io.
I suoi occhi verde smeraldo sono molto più scuri del solito, proprio come i miei azzurri, in fondo abbiamo sempre avuto questa particolarità che papà amava profondamente, diceva che riusciva a leggere le nostre emozioni soltanto guardandoci negli occhi, conosceva ogni singola sfumatura delle nostre pupille, ci conosceva davvero troppo bene.

'Non abbiamo nient'altro da perdere ormai'

Tutto quello che di più importante avevo, l'ho perso, quindi a cosa serve arrivare tardi al suo funerale?
Saliamo in macchina e partiamo verso la grande chiesa in centro, è lì dove celebreremo il funerale di mio padre.
Sono vestita interamente di nero, come tutti gli altri giorni d'altronde e ho portato con me un paio di occhiali da sole, sicuramente le mie lacrime non si risparmieranno questa volta.
Arriviamo in chiesa e notiamo che è abbastanza piena, mio padre era conosciuto da tutti qui in città ma anche in periferia, aiutava quando poteva, collaborava con la squadra di calcio e allenava sia grandi che piccoli appena il lavoro glielo permetteva, era un uomo gentile e simpatico con tutti, il sorriso sempre impresso sulle sue labbra e non perdeva facilmente le staffe, quindi non si arrabbiava mai con nessuno anche se ce ne sarebbe stato il motivo. Diciamo che mio padre era perfetto, ecco si, perfetto è l'aggettivo che meglio lo descrive.
Ci sediamo in prima fila ma io non saluto nessuno, né nonni, né zii, né cugini, nessun parente a me strettamente collegato.
La celebrazione va avanti con i vari discorsi dei parenti ed io sono l'ultima, parlo anche per mia madre dato che lei non ne sarebbe stata capace, avrebbe iniziato a piangere sin da subito e non avremmo capito niente.

'Papà..'

Incomincio a parlare appena arrivo sull'altare di fianco a mio padre, ma mi fermo perché sento già la gola stringersi e il respiro farsi sempre più corto.

'Mi hai donato tanto nella vita, ti ho sempre ripetuto che con te ho passato i momenti migliori della mia vita, ti ho dedicato sin da piccola ogni testo o tema in cui si dovesse parlare di una persona importante per me, e ho scelto sempre te, ti ho dedicato ogni frase che parlasse di noi o che mi facesse ritornare in mente qualche momento passato insieme, ti ho dedicato canzoni dove si raccontava persino di storie d'amore perché credo che la nostra sia stata la più bella e la più duratura, ma non voglio che tu creda che sia tutto finito perché non lo è.
Ci ho impiegato un'intero pomeriggio a farmi venire in mente qualche parola da dirti, qualche frase di senso compiuto per ringraziarti per quello che hai fatto per me e per la mamma in tutti questi anni, ma non mi è uscito assolutamente nulla, quello che sto dicendo non è stato scritto su nessun foglio, nessun quaderno o nessun cellulare, lo sto inventando adesso e non credo sia uno dei miglior discorsi che qualcuno possa dedicare alla persona più importante della propria vita, ma papà, ho sempre voluto dirti una sola cosa che credo riesca a riunire tutto quello che ho da dirti adesso, vorrei dirti grazie perché ci sei sempre stato, grazie perché sei stato il mio eroe più forte, grazie per avermi difesa quando qualcuno mi offendeva o mi faceva del male ed altre volte per rimproverarmi perché sapevi che avevo torto e ti chiedo scusa se non ho capito prima i miei sbagli, scusa se li ho commessi di nuovo, scusa se li commetterò in futuro e scusa se non son riuscita a salvarti come avrei voluto fare.
Ti amo papà, ci rivediamo presto'

Apro gli occhi velocemente e mi metto seduta, cercando di capire dove mi trovo e cercando anche di calmarmi dato che ho il fiatone.

'Margaux, tutto bene?'

Mi chiede preoccupato Niall, mentre sento lo sguardo di tutti addosso, il che mi irrita altamente, ho sempre odiato essere al centro dell'attenzione quando sono insieme a tante persone, in un momento così critico, se vogliamo aggiungere.

'Si, tutto bene'

Rispondo cercando di convincerli e mettendo su un piccolo sorriso assolutamente falso, ma credo lo abbiano capito tutti, d'altronde non sono mai stata brava a mascherare completamente le mie emozioni.
Ancora con lo sguardo di tutti addosso, mi metto seduta sul divano iniziando a guardare la televisione e sperando che non facciano nessun'altra domanda.

'Io e Margaux andiamo un po' giù in piscina, voi rimanete qui dato che vi interessa tanto questa specie di programma'

Senza che potessi dire niente o contrappormi, mi afferra per il braccio e mi fa scendere dal divano, dirigendosi verso il bagno.

'Ti devi cambiare i pantaloni, non puoi venire giù con quelli, sembri obesa'

Gentile.

'Non ho altri pantaloni, i miei sono ancora ad asciugare'

'Cerchiamo nell'armadio del tuo ragazzo, semplice no?'

Esclama uscendo di fretta dal bagno ed entrando nella camera di Niall iniziando a frugare tra i suoi vestiti nell'armadio.

'Elizabeth nessuno ti ha dato il consenso di mettere le mani li dentro'

Bisbiglio con tono serio così da non farmi sentire da Niall, non credo sia molto contento che qualcun altro tocchi le sue cose private.

'Suvvia, cosa vuoi che sia?'

'Elizabeth smettila, ora'

M'ignora totalmente, continuando a cercare dei pantaloncini, anche se credo li abbia già trovati ma voglia continuare a farsi i cazzi degli altri.

'Margaux guarda qui'

Esclama scoppiando a ridere.
Mi avvicino a lei vedendo che tiene in mano una scatola, ma dato che la muove non riesco a capire di cosa si tratta.

'Preservativi'

Dice continuando a ridere mentre mi mette la scatola tra le mani e inizia di nuovo a frugare.

'Che taglia sono?'

Chiede ridacchiando mentre sento le mie guance andarmi letteralmente a fuoco e scommetto che sono bordeaux in questo momento.

'Smettila Elizabeth, prendo questi pantaloncini e metti questi dove li hai trovati'

Le ordino prendendo un paio di pantaloncini neri e porgendole la scatola che rimette a posto soltanto dopo aver letto qualcosa che c'era scritto sulla scatola e ridendo di nuovo, insopportabile.

'Sono pronta, andiamo'

La prendo per il braccio e la trascino giù in soggiorno, fortunatamente nessuno dei tre si è spostato dal divano.

'Noi andiamo giù'

Li avviso continuando a trascinare Elizabeth verso la porta, e fortunatamente non fa qualche commento stupido mentre usciamo dall'appartamento.

'Certo che i cazzi tuoi a volte potresti anche farteli'

La rimprovero appena entriamo in ascensore.

'Ho sentito dire che quelli sono i migliori e i più duraturi'

'Te ne intendi?'

'No, semplicemente li usa anche Louis, è lui che me l'ha detto'

Afferma come se fosse un qualcosa di normale e ovvio. Socchiudo leggermente la bocca guardandola sorpresa, non sapevo che un giorno potesse parlare di queste cose insieme al suo ragazzo.

'Stai tranquilla, è soltanto Louis, mi conosci'

Non ha tutti i torti, è il suo fidanzato e questo dovrebbe essere una cosa normale, si conoscono da tanto e la loro relazione è stabile, quindi si, ha ragione.
Arrivate a piano terra, salutiamo il guardiano e ci dirigiamo verso la piscina, andando a sederci al bordo e immergendo le gambe. La giornata si è aggiustata e le temperature si sono alzate, fa abbastanza caldo.

'Avete già fatto l'amore te e Niall?'

'Questo non ti dovrebbe interessare'

Rispondo forse un po' troppo acidamente, ma sorpresa per questa domanda.

'Margaux, sono cose normali, ci conosciamo da tanto tempo e lo sai che non lo direi a nessuno'

Anche su questo ha ragione.

'Una volta, voi?'

'Anche noi'

'Io ho paura, insomma sai cosa può capitare e con tutto quello che mi sta succedendo in quest'ultimo periodo, non saprei come affrontare la cosa'

'Ma non c'è bisogno di aver paura, esiste la pillola per quello'

'E se invece ti dicessi che ho paura che Niall mi lasciasse?'

'Secondo te Niall ti lascia? Ma smettila'

'Che ne sai, magari un giorno si stanca del mio comportamento e decide di lasciarmi, è per questo che non gli voglio dare troppo, perché si porterebbe via troppe cose di me'

'Niall ti ha amata dal primo momento in cui ti ha vista, sa cosa vuol dire stare insieme a te, e se non se n'è già andato stai tranquilla che non lo farà in futuro'

Non credo che quello che ha detto Elizabeth sia del tutto vero, perché all'inizio quando sei innamorato, accetti tutto, i suoi difetti, il suo carattere, le sue scelte sbagliate, i suoi comportamenti, tutti i suoi lati negativi, non ci fai molta importanza, ma con il passare del tempo diventano sempre più pesanti, inizi a non sopportarli più, e allora molli tutto, ti allontani.

'Si, hai ragione'

Non voglio aprire nessun discorso di questo genere, quindi le do ragione e finisce qui la storia.

'Come mai prima ti sei svegliata di scatto?'

'Puoi immaginare cos'abbia sognato, è da quando sei entrata in coma che faccio questi sogni'

'Potresti farti aiutare da uno psicologo'

'Cosa? Psicologo? Non se ne parla nemmeno, non ho bisogno di uno strizza cervelli, non sono malata'

Non ho bisogno di aiuto, posso cavarmela benissimo da sola, di sicuro non vado a buttare soldi soltanto perché mentre dormo sogno eventi che sono collegati alla morte di mio padre.

'Magari è solo perché oggi..oggi è giorno un po' diverso?'

'Può essere'

Peccato che gli altri giorni non erano un po' diversi eppure l'ho sognato comunque.
Trascorriamo più o meno un'ora in piscina mentre parliamo di argomenti senza senso, poi ritorniamo su dagli altri, anche perché sia io che Elizabeth abbiamo fame e non abbiamo mangiato niente per pranzo. Appena entriamo in casa, notiamo che la televisione è accesa, ma inutilmente dato che i tre stanno dormendo sul divano da chissà quanto tempo.

'Svegliamoli'

Propone Elizabeth tenendo il tono della voce basso.

'No, prenotiamo le pizze per noi e non diciamo niente a loro'

'Okay, si così è meglio'

Telefoniamo alla pizzeria più vicina a noi e prenotiamo le nostre pizze.

'Sicura di non voler prendere niente a loro?'

Mi verrebbero sicuramente i sensi di colpa se si svegliassero e vedessero che abbiamo mangiato la pizza senza prendere niente a loro.
Sbuffo per poi richiamare e ordinare altre tre pizze uguali alle nostre.
Aspettiamo più o meno una mezz'ora prima che arrivino.

'Li svegliamo? Sennò si raffreddano'

'Ma tutta questa pietà verso di loro da dove ti è venuta fuori?'

Di solito non è così, credo che Louis l'abbia cambiata oppure è cambiata da sola stando con Louis.
La convinco a non svegliarli dato che sembra che stiano dormendo così tranquillamente mentre noi iniziamo a mangiare ma dopo qualche minuto vediamo Niall dirigersi in cucina e i suoi occhi illuminarsi alla vista della pizza.
Nemmeno a me guarda con quegli occhi.

'Potevate avvisarci che c'erano delle pizze'

'Già tanto se le abbiamo ordinate anche a voi'

Rispondo acidamente continuando a mangiare la mia pizza, mentre Niall mi guarda male. Siamo costrette a svegliare anche gli altri, sarebbe da maleducati non chiamarli a mangiare con noi, così passiamo qualche ora insieme per poi salutarci dato che Louis ed Elizabeth devono ritornare in ospedale mentre Zayn da sua madre.

'Tutto bene?'

Chiede sorridendomi Niall mentre si avvicina a me dopo aver chiuso la porta dell'appartamento e mi accarezza una guancia appena mi raggiunge.

'Certo'

Fingo un altro sorriso, sto mentendo.

--
#spazioautrice
Okay ce l'ho fatta a scrivere un capitolo intero, solo che in questi giorni sono troppo impegnata ad aiutare i miei per l'apertura dell'attività e ad organizzare il viaggio per l'Italia.
Voglio anche dirvi che quando sarò in Italia non avrò internet, soltanto wifi ma mi ci collegherò poco dato che sarò sempre al mare, quindi cercherò di finire la storia entro venerdì🌸

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