•Chapter number 56•

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Sono ormai le 3 di notte e non c'è più niente in televisione, per lo meno, non c'è niente che mi interessi veramente, quindi mi alzo dal divano e mi avvicino alla grande libreria posta intorno alla televisione, iniziando a leggere le varie trame dei diversi libri che occupano gli scaffali. Molti libri si evolvono in epoche antiche, ad esempio il Medioevo o il Rinascimento e credo che Niall non ci abbia niente a che fare con questi ma bensì siano di sua nonna Elizabeth. Da quanto tempo non vado a trovarla.
La mia attenzione cade su una piccola agenda rivestita in cuoio marrone, usurato sugli angoli e strappato in altri punti, ha l'aria di essere qualcosa che si usa spesso e da tanto tempo. Lo rigiro tra le mani in cerca di qualche scritta che mi faccia capire di cosa si tratta, magari soltanto di un libro di ricette della nonna o magari di un diario personale.
Niall possiede un diario personale?
Non credo.
Non trovando nessun indizio, decido di prenderlo e portarlo con me sul divano, così da leggerlo tranquillamente e passare un po' il tempo. Lo apro, iniziando a leggere la prima pagina ma con qualche difficoltà, dato che la scrittura assomiglia molto a quella di un bambino dell'elementari.

"Caro papà,
la nonna ieri mi ha detto che non venite più qui da me perché avete trovato un bellissimo lavoro in Italia, è bella? Da grande voglio venire da voi così giriamo per la città insieme e mi insegnate l'italiano perché lo so che lo parlate molto bene. Mi ha detto anche che non potete chiamarmi perché le ore di differenza tra di noi sono tante e quando io dormo voi lavorate, quando voi lavorate io dormo, allora ho deciso di scrivere su questo diario, anche se non credo che è la stessa cosa, già mi mancate.
Salutami la mamma e dille che le voglio tanto bene.
Il tuo cantante preferito, Niall"

Finisco di leggere la prima pagina, sento il naso pizzicarmi e gli occhi inumidirsi, è la cosa più dolce che abbia mai letto scritta da un bambino piccolo, non sapevo che Niall potesse avere un diario segreto.
Vado più avanti con le pagine, arrivando più o meno a metà dell'agenda, sorpassando così la moltitudine di disegni che rappresentano lui e i suoi genitori insieme, mano nella mano. Insomma, i soliti disegni che si fanno da piccoli.
Mi soffermo su una pagina notando immediatamente la scrittura differente.

"Caro papà,
sono quasi tre anni che non ci sentiamo e proprio ieri ho compiuto 9 anni, ma voi non mi avete chiamato. So che il fuso orario è tanto e che è difficile sentirci, ma sono già tre anni che non mi chiamate per farmi gli auguri.
Mi mancate così tanto, sia te che la mamma, quando tornate? A Natale la vostra assenza si sente davvero tanto e mi manca dormire nel letto con voi la notte della Vigilia così da svegliarmi al vostro fianco il mattino di Natale e scendere giù ad aprire i regali che mi ha portato Babbo Natale.
Salutami la mamma e dalle tanti baci anche da parte mia.
Il tuo cantante preferito, Niall"

Sfoglio ancora le pagine, sorpassando la metà e accorgendomi che scrive sempre più con meno frequenza.

"Caro papà,
oggi sono rientrato a casa dopo la lezione di canto e ho sentito la nonna piangere in camera sua. Ho bussato per sapere come stesse e per sapere perché stesse piangendo, ma la conosci, ha fatto finta di niente e ha risposto che si era appena svegliata ed era per quello che aveva gli occhi lucidi. Sai che non sono stupido così l'ho convinta a dirmi la verità. Pensavo stesse piangendo perché le mancasse il nonno, in quest'ultimo periodo lo fa spesso, ma papà, non era proprio quello che mi aspettavo.
Ho scoperto che oggi sono già 9 anni dalla vostra morte e che la storia del lavoro in Italia è tutta una grandissima cazzata. Mi avete nascosto tutto questo sin dall'inizio e fa male scoprirlo soltanto 9 anni dopo a 15 anni.
Ho pianto tutto il giorno e sono anche scappato in motorino, lasciando il telefono a casa così che nonna non mi potesse trovare, sono venuto nel posto in cui io e te andavamo sempre, papà. Ho preso la decisione che non andrò più a lezione di canto e non tenterò di fare nessun talent show come ti avevo promesso tanti anni fa.
Mi mancate ancor di più adesso.
Salutami la mamma e trattala bene.
Tuo figlio, Niall"

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora