•Chapter number 47•

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MARGAUX'S POV
Sono le sette e mezza di sera, e stiamo mangiando una pizza sull'isolotto della cucina. Fra mezz'ora dobbiamo partire, ha detto che mi deve far vedere un posto ma nient'altro di più.

'Mi dici dove mi devi portare?'

'Margaux, smettila'

'Devo vestirmi elegante?'

'No, puoi venire così'

'Ci sarà tanta gente?'

'A te cosa importa?'

'Saremo solo noi due?'

'Margaux, chiudi quella bocca'

Esclama sbuffando e alzando gli occhi al cielo, mentre si pulisce le mani sporche di pomodoro con un fazzoletto.
Lo guardo male per poi prendere il mio cellulare e scrivere a Zayn che stasera sono fuori e di non preoccuparsi perché dormo da Niall.
Anche se il messaggio è inviato, continuo comunque ad ignorare Niall, la bocca da chiudere è la sua, non la mia.

'Margaux'

Mi richiama lui appoggiando i gomiti sul tavolo e avvicinandosi a me, ma continuo ad ignorarlo.

'Margaux'

'Cosa cazzo vuoi?'

Gli ringhio contro alzando lo sguardo su di lui, poggiandolo poi di nuovo sul mio cellulare.

'Fai sul serio?'

Sbuffa alzando le mani al cielo in segno di incredulità.

'Mi devi dire..cosa?'

'Volevo chiederti se volevi partire adesso, ma dato che sei incazzata, anche stasera resteremo a casa'

Ricattatore.

'Okay, andiamo'

Gli dico con voce innocente mentre gli prendo un braccio così da fermarlo, dato che stava andando verso il divano.
Mi lascia un bacio a stampo, e mi prende la mano, trascinandomi fuori dall'appartamento. Lo chiudiamo e prenotiamo l'ascensore, che arriva dopo qualche secondo.

'Spero soltanto che ti piaccia'

'Qualunque posto in cui mi porti, mi piace'

'Si ma..diciamo che è un po'..diverso?'

Dice come se fosse più una domanda che un'affermazione.
Diverso in quale senso?
A me piacciono le cose diverse, ma sembra che lui non la pensi come me, credo abbia paura che io possa reagire male, e questo inizia a mettermi un po' di timore.

'Cosa intendi dire?'

'Lo scoprirai fra qualche minuto'

Rimango a guardarlo incerta per qualche secondo, poi dato che l'ascensore è arrivato al piano terra, usciamo.
Salutiamo il guardiano come sempre, e ci dirigiamo verso la macchina.

'Margaux'

Mi richiama appena ci siamo sistemati nella macchina.
Mi giro verso di lui per poi incitarlo a parlare.

'Resta sempre vicino a me e se vedi che qualcosa va storto, raggiungimi, va bene?'

Okay, questo mi inquieta troppo.

'Niall, dove mi stai portando?'

Chiedo, ma venendo ignorata spudoratamente. Mette in moto e questa volta non accende la radio, quindi le uniche cose che sentiamo, sono il rumore del motore e delle ruote sull'asfalto.
Il suo sguardo non si distoglie nemmeno per qualche secondo dalla strada, e il suo viso è leggermente imbronciato, perplesso.
Tolgo lo sguardo da lui e mi giro verso la strada.
Riconosco i grandi palazzi popolari della parte nord-est della città. Questo posto lo chiamano la 'zup', perché qui ci abitano praticamente la maggior parte degli stranieri, diciamo che è una zona "dedicata" a loro, la quale a volte può essere davvero troppo pericolosa, e di cui non si sentono voci molto positive su di essa.
Ci sono venuta al massimo due volte da quando abito qui, cioè da sempre, e venirci di sera fa ancor più paura.

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora