•Chapter number 52•

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MARGAUX'S POV
Vedo Louis uscire di fretta dalla stanza, senza nemmeno chiudere la porta dietro alle sue spalle.
Come posso trattarlo così?
Come posso parlargli così, dopo tutto quello che abbiamo passato tutti e tre insieme?
Insomma, non eravamo grandi amici, ma eravamo pur sempre amici, ci conosceva e ci salutava ogni volta che lo incontravamo, non ci ha mai mancato di rispetto oppure non ha mai cercato di evitarci.
Come posso, ora, trattarlo così?

'Devo andare da Louis'

Annuncio, sorpassando Niall e dirigendomi verso la porta.

'Aspetta, Margaux'

Mi afferra per un braccio quando sono a pochi centimetri da lui, così da farmi girare e far scontrare i nostri sguardi.
Lo sto trascurando davvero tantissimo in questi giorni.

'Che ne dici di dormire un po'?'

Mi chiede con voce leggermente frustata. È da più o meno due settimane che non dormo, e anche se Niall sta facendo di tutto per farmi chiudere almeno per un paio d'ore gli occhi, non ci riesco, è più forte di me.
Scuoto leggermente la testa, abbassando lo sguardo e sospirando silenziosamente.

'Scusami'

Mormoro per poi trovarmi circondata dalle sue braccia. È da tanto tempo che non mi abbraccia così.

'So che è difficile tutto questo, e non ti dico che ti posso capire perché ti mentirei, ma ti chiedo soltanto di non scappare anche questo volta, di non lasciarmi andare'

'Questo te lo sto chiedendo io'

'Sai che non lo farei'

'Il problema è che ti stai rendendo conto di quanto difficile sono'

Dico staccandomi da lui e infilando le mie mani nelle tasche posteriori dei miei pantaloncini, con lo sguardo che vaga per la stanza, cercando di non incontrare il suo.
So che sono una ragazza difficile, testarda, che non ascolta mai, che fa il contrario di quello che dovrebbe fare, ma io non ci posso fare nulla, di sicuro non posso cambiare.

'Si, lo ammetto, sei una ragazza abbastanza difficile, testarda, non ascolti quel che ti si dice, anche se è per il tuo bene, fai le cose al contrario, non mi ascolti come voglio che tu facessi e sai che questo mi fa incazzare e non poco'

Appunto.

Esclama con tono serio, mentre gesticola nervosamente, l'ha sempre fatto, quando parla di qualcosa che non gli sta bene o che al solo pensiero lo fa incazzare.

'Beh, mi dispiace'

'Cosa vorresti fare, adesso?'

'Qualche minuto fa avrei risposto scappare, andare lontano, dove nessuno mi conosce, costruirmi una nuova vita perché la mia fa davvero schifo e la colpevole di questo sono solo io.
Ma adesso ti rispondo che voglio rimanere, qui davanti a te, a ripeterti che cambierò se soltanto tu mi restassi accanto, ti ascolterò, come vuoi tu, così non ti farò più incazzare, farò le cose giuste, e sarò meno testarda'

Rimaniamo qualche manciata di secondi fermi a guardarci negli occhi, poi lo vedo sorridere e immediatamente le sue braccia si legano intorno al mio busto, così da sollevarmi da terra facendomi arrivare alla sua altezza.

'Le parole di prima le penso davvero, ma di sicuro non voglio che cambi'

'Deciditi allora'

Dico ironicamente sbuffando e alzando gli occhi al cielo, provocando in lui una piccola risata, e ritrovandomelo attaccato alle labbra.

'Dai, ora fammi andare da Louis'

Esclamo staccandomi e scendendo da lui.

'Cosa devi fare?'

Problems||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora